Prima accetta e poi rimanda: lo yo-yo del ministro Toninelli sulla visita al cantiere francese della Tav

Prosegue il braccio di ferro tra governo e opposizioni sulla realizzazione della Tav. Il partito di governo 5 Stelle inizia ad analizzare in modo scrupoloso (davvero?) il progetto, come promesso, anche se all’inizio non si era ben capito il loro volere. Ma si sa, con i 5 Stelle è un po’ così: dopo un paio di dichiarazioni a titolo personale pro e contro, arriva dall’alto le linea da seguire. Fedelissimo di Di Maio, a differenza del Presidente della Camera Fico, Toninelli pare fosse in procinto di visitare i cantieri della Tav nel lato francese. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti è stato invitato ufficialmente dal comitato Transalpine, il quale è incaricato dai lavori per quanto riguarda la parte francese dell’opera.

La società che si occupa della realizzazione del tratto dell’alta velocità Torino – Lione annuncia via tweet che il ministro farà visita al cantiere, lo stesso che anche Tajani aveva visitato (presidente del Parlamento Europe, Forza Italia). Il presidente del comitato Jaques Gounon aveva invitato il ministro delle infrastrutture del governo Conte sul cantiere per vedere di persona i lavori effettuati per la linea alta velocità tra Lione e Torino.

La notizia però viene smentita dall’ufficio del Ministro, confermando che non è in agenda nessuna visita. Viene così smentito il comitato Transalpine che aveva dato la notizia della mail di conferma per la visita al cantiere. In seguito alla smentita, arriva la precisazione: la mail dice che la visita avverrà non appena gli impegni del ministro Toninelli lo consentiranno, perciò nulla di cui meravigliarsi, sostiene l’entourage del Ministro dei Trasporti.

L’ennesima rinuncia del ministro che si sottrae ai suoi impegni, sicuramente molti visto anche il crollo del ponte di Genova, scatena le opposizioni. Molto critico è Napoli (FI) che definisce il ministero come una buffonata, incapace di perseguire il suo scopo. Un ministro delle infrastrutture e trasporti che odia le infrastrutture e ne vuole il meno possibile, non è adeguato. La velocità dei trasporti non ha nessun peso per Toninelli, secondo l’azzurro Napoli, tanto da mettere in cattiva luce l’intero paese. La credibilità dell’Italia come partner internazionale viene meno a causa delle impreparazione dei 5 Stelle, continua il deputato di Forza Italia. Toninelli non ha mai visitato nessun cantiere, né quello francese ma né tanto meno quello italiano. L’unico dossier che ha consultato è quello prevenuto da parte dei No Tav. Prendere decisioni strategiche importanti senza avere analizzato la questione da ogni punto di vista, non è accettabile.

Lo sfogo del deputato azzurro segue i malumori provocati anche dal mancato incontro del MIT con il commissario di governo Paolo Foietta, il quale da mesi chiede di esser ricevuto. Lo stesso vale per il presidente della Regione Chiamparino che attende di esser ricevuto per discutere del futuro dell’opera, a lui da sempre molto cara perché di importanza strategica. Sono ben 75 i giorni  trascorsi senza nessuna replica da parte del ministro e della sua segretaria alle richieste di Chiamparino.

I più bei laghi del Trentino Alto Adige

È difficile stilare una classica dei più bei laghi del Trentino Alto Adige poiché si tratta di una regione ricca di bacini naturali, spesso di origine glaciale. Abbiamo provato a citare i più suggestivi per darti alcuni spunti.

Il lago di Resia: fermo nel tempo

Forse è il lago più conosciuto della zona per via della sua particolare origine. Non è proprio un lago naturale ma piuttosto un bacino artificiale. Il vecchio paesino è stasato inondato volontariamente e ora dalle acque del lago spunta la cima della torre campanaria. Un posto davvero affasciante, perfetto per scattare moltissime foto. Vicinissimo all’omonimo passo alpino, si trova quasi al confine con l’Austria.

Il lago di Tenno: uno specchio cristallino

A pochissimi chilometri dal più noto e affollato lago di Garda, si trova il piccolo bacino del lago di Tenno. Immerso nel borgo, è un piccolo specchio con acque cristalline. Particolarmente tranquillo, questo lago sembra venir fuori da un libro di fiabe. Noto come lago azzurro, è balenabile perciò perfetto se vuoi evitare la folla del Garda. Tramite un sentiero, si può raggiungere a piedi il borgo di Canale di Tenno, tra i più belli d’Italia. I più pigri possono andare in automobile e parcheggiare a poca distanza. Seguitissima la rievocazione storica che nel mese di Agosto riporta il borgo al Medioevo. Trova subito altri spunti per una gita nei laghi trentini e alto atesini su www.vacanzeblog.it

I laghi di Lamar: due bacini nel fitto bosco

Una volta erano collegati tra di loro, i due piccoli laghi di Lamar sono immersi nel verde e le loro acque si tingono di tutte le nuance del verde: dal turchese allo smeraldo. Dopo aver superato Monte Trelago e Vallene, si incontra prima il lago Santo e poi il lago di Lamar. Questa è la destinazione perfetta se sei alla ricerca di relax pace. Le rive sono coperte da un verdeggiante parto dove sdraiarsi.

Il lago di Braies: ad alta quota

A un’altitudine di 1496 metri, ai piedi della Corda del Becco si trova il lago di Braies. Stavolta devi andare in Alto Adige per trovare questo specchio d’acqua proprio tra le Dolomiti. È addirittura il lago più grande delle Dolomiti grazie a una superficie che supera i 30 ettari. Vale la pena arrivare fin qua anche in inverno, quando il lago è coperto dal ghiaccio. In estate l’acqua fresca riflette i colori del cielo di montagna. È una bellissima idea per un’escursione che termina con un po’ di riposo sulle rive con le montagne pallide sullo sfondo.

Il lago di Ledro: in valle dei laghi

Come si può intendere dal nome, la valle dei laghi in Trentino vede susseguirsi una serie di bacini da Trento fino a Riva del Garda. Tra i moltissimi laghi che si trovano qui, il lago di Ledro è tra i più amati e fotografati. Sito in val di Ledro, questo bacino è anch’esso immerso tra la verdeggiante fauna tipica della montagna e dell’arco alpino.

 

La sindaca Appendino schiacciata dalla setta dei 5 Stelle: le parole di Giordano, ex capo gabinetto del comune

L’ex capo gabinetto della giunta Appendino, Paolo Giordano, parla a ruota libera, affermando che il buon lavoro della sindaca è ostacolato da ogni parte dai 5 Stelle. Dopo le dimissioni, dice che il partito di maggioranza a Torino non è in grado di pensare al futuro della regione Piemonte. Dimessosi a causa della cancellazione di una multa per conto di un amico, l’ex capo gabinetto si lancia a dichiarazioni inedite.

La sindaca, secondo Giordano, è stata ostacolata e schiacciata dal Movimento 5 Stelle, definendolo una setta. L’esperienza di aver eletto un sindaco donna di una forza nata dal nulla e non dai soliti schemi partitici, doveva esser un modello da esportare all’estero ma così non è stato. Tutta colpa dei Grillini che non sono stati capaci di costruire un modello politico nuovo. Incapaci di guardare agli interessi del cittadino e di discutere le questioni politiche, il progetto dei 5 Stelle è fallito, secondo Giordano.

Convinto dell’inadeguatezza dei 5 Stelle, Giordano si apre anche alle proposte delle opposizioni. Si dice, infatti, d’accordo con Chiamparino, Pd, il quale chiede di aprire dei tavoli allargati con rappresentanti della società per avere di nuovo il contatto con la popolazione e capire quali sono i bisogni loro e di tuto il territorio.

A fare le spese dell’inesperienza del Movimento, è la sindaca Chiara Appendino, in cui Giordano ha fortemente creduto. Il dimissionario Giordano parla ora dopo 10 mesi dalla sua uscita di scena perché vede la sindaca Appendino schiacciata e incapace di reagire ai diktat del Movimento. I 5 Stelle si rivelano democristiani e Torino rischia di entrare in un blocco. Lo stesso discorso di Torino viene allargata a tutto lo Stato. I leghisti tengono sotto scasso i Grillini che non sono in grado di puntare i piedi e farsi rispettare. La sottomissione di Di Maio a Salvini e il fallimento del modello politico di Casaleggio sono un rischio enorme per l’Italia. È concreto, infatti, il rischio di vedere l’Italia sotto dittatura, confessa Giordano.

Giordano non fa parte dei 5 stelle e, lavorandoci a stretto contatto, il partito è paragonabile a una setta. Ognuno è intento a puntare il dito contro a chi è meno puro di lui. È una corsa all’epurazione per eliminare chi non si sottomette ai molti diktat dei Grillini. Purtroppo, la Appendino aveva un valido progetto ma non c’è stato modo di realizzarlo. Giordano, definisce l’attuale sindaca come una persona valida con buone capacità e voglia di imparare.

La regione Piemonte ha bisogno di un progetto a lungo temine per il futuro. Polarizzare tutte le risorse sul capoluogo Torino sembra all’ex capo gabinetto fallimentare. È invece da studiare una valorizzazione dei territori periferici. Lo scopo è quello di aumentare la qualità della vita e anche creare una rete di trasporti che possa attirare aziende ad alta tecnologia. Fibra e alta velocità devono esser punti fondamentali. Prove generali di prossima candidatura? Pare proprio di sì!

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Meteo Torino: ondata di caldo fino al 23 agosto. Da venerdì piogge e temporali

L’ondata di caldo che ha interessato Torino e molte altre città del Piemonte nelle ultime settimane ha i giorni contati. Secondo i più aggiornati bollettini meteo infatti sembra proprio che la colonnina di mercurio continuerà a registrare temperature torride solo fino a giovedì 23 agosto. A partire da venerdì infatti la situazione dovrebbe cambiare su tutto il nord e centro Italia, dove assisteremo a fenomeni temporaleschi che rinfrescheranno il clima. Leggi tutto

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Torino: sullo sgombero dell’ex MOI non si può ancora cantare vittoria

Non si può ancora cantare vittoria, sulla questione dell’ex MOI di Torino: nonostante la prima settimana di agosto si siano fatti i primi passi avanti non è ancora detto che il complesso sarà liberato completamente entro i tempi previsti. La sindaca Appennino ha già cantato vittoria, ma secondo il presidente della Circoscrizione 8 Davide Ricca è presto. bisogna vedere se effettivamente il prossimo autunno sarà possibile liberare completamente l’intero complesso, comprese le palazzine e gli scantinati che sono ad oggi ancora occupati. Leggi tutto

Come revitalizzare il rapporto di coppia in 3 mosse

Capita un po’a tutti che dopo alcuni anni insieme, il rapporto di coppia non sia così focoso come all’inizio. Molti eventi possono essere alla base di un calo del desiderio e dell’attività sessuale, come può essere il periodo post gravidanza, lo stress dal lavoro, i genitori anziani a cui badare etc. Ci sono però alcuni consigli per rimettere il rapporto di coppia sui giusti binari, alcuni anche molto facili da seguire per riscoprire il partner e il piacere di stare insieme.

Appuntamenti romantici

Quello che dopo alcuni anni può venire a mancare sono le attenzioni verso il partner, perché spesso si è inghiottiti dai molti impegni lavorativi e personali. La fase del corteggiamento fa accendere la passione anche a letto e allora un’idea potrebbe essere quella di organizzare appuntamenti romantici con cenette al lume di candela oppure degustazioni in un cocktail pub, dimenticandosi per una sera delle solite questioni che possono creare attrito e far spegnere qualsiasi desiderio. Cambiare aria per una sera può valer dire lasciarsi andare. Dare delle attenzioni esclusive al partner può aiutare chi non si sente più sicuro di sé, spesso lei, a sentirsi desiderata e ancora amata.

L’idea in più potrebbe essere quella di fare un gioco di ruolo, facendo finta di esser due perfetti sconosciuti che si danno un appuntamento al buio. È uno step in più che permette di uscire dai soliti ruoli e schemi quotidiani e riscoprirsi amanti prima ancora di partner.

Fare un’attività insieme

Moltissime coppie decidono di rivitalizzare il rapporto intraprendendo un’attività di coppia. Le possibilità sono infinite: corsi di cucina, cine forum, scrittura creativa, dipingere e molto altro ancora. Quello che però va per la maggiore per riaccendere la fiamma del desiderio è il ballo. Ci sono diversi balli di coppia ma forse il più fisico e libidinoso è il tango argentino. Sensuale e seducente , il tango è un ballo che non inizia sulla pista da ballo ma prima con un gioco di sguardi intenso. È la donna che si fa invitare a ballare, seducendo con lo sguardo l’uomo che ha scelto come partner. Anche se no si diventa bravissimi a ballare, il tango insegna a sedurre e a flirtare, riformando la coppia. Trovare momenti da trascorrere insieme fuori di casa è importante per una coppia che vuole cercare la passione di un tempo.

Sex toys e non solo

I primi periodi del rapporto di coppia sono caratterizzata dalla scoperta dell’altro anche tramite il sesso. Si può provare a rivitalizzare il rapporto portando un po’ di quella volagi di sperimentare ed esplorare anche dopo anni grazie al sexy shopy dove trovare dei giochi da usare insieme. È normale che dopo molti anni il rapporto sessuale diventi meno focosa e per riaccendere la passione anche gli esperti in sessuologia consigliano di scegliere un prodotto al sexy shopy. Non deve per forza trattarsi di un gioco, ma anche i costumi possono essere un’idea divertente per giocare insieme e riscoprire la passione.

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LumiDolls: apre a Torino Sud il primo bordello con Sex Dolls

Mancano sempre meno giorni all’apertura ufficiale, eppure il centralino di LumiDolls è letteralmente preso d’assalto dai potenziali clienti, curiosi di sapere qualcosa in più. Stiamo parlando del nuovo bordello 2.0 che aprirà a Torino Sud il prossimo 3 settembre, un’idea rivoluzionaria che in Italia rappresenta una vera e propria novità. Torino sarà la prima città ad ospitare una casa d’appuntamenti in cui saranno le bambole sexy le protagoniste e non più donne in carne ed ossa. Si tratta di una novità che naturalmente ha suscitato scalpore ma che per il momento sembra essere stata apprezzata dalla cittadinanza. Piuttosto che la prostituzione (con tutte le conseguenze che ne derivano) è sicuramente meglio puntare su un progetto di questo tipo, legale al 100% e molto più sicuro. Leggi tutto

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Sgomberato l’ex MOI di Torino: i migranti avranno una nuova casa

E’ stato sgomberato ieri, 6 agosto, l’ex MOI di Torino. Il complesso, che nel 2006 aveva ospitato il villaggio olimpico degli atleti, era occupato ormai da 5 anni da alcuni profughi e famiglie di migranti. Lo scorso novembre furono liberati solamente gli scantinati, ma ieri mattina, all’alba, è iniziato lo sgombero della palazzina marrone (quella di via Giordano Bruno) che ospitava diverse famiglie di profughi. Fortunatamente, l’operazione si è svolta con la massima tranquillità e non ci sono stati problemi di alcun tipo, nè rivolte. Coloro che vivevano nell’edificio non hanno opposto resistenza, consapevoli di essere diretti in nuove strutture d’accoglienza. Leggi tutto

Per l’aggressione all’atleta Daisy Osakue l’accusa è di lesioni senza l’aggravante del razzismo

Nella notte tra domenica e lunedì, l’atleta Italina di origini senegalesi Daisy Osakue di 22 anni è stata colpita in faccia da un uovo che le ha provocato qualche problema all’occhio ma la partecipazione ai campionati di atletica non è in pericolo. Dopo che la giovane ha denunciato l’episodio ipotizzando dei motivi razziali dietro all’accaduto, la polizia ha aperto un fascicolo contro ignoti ma senza l’aggravante dell’odio razziale.

Il fatto è avvenuto a Moncalieri, in provincia di Torino,: la ragazza stava tornando a casa con un gruppo di amici quando un’auto le si è avvicinata e le è stato tirato qualcosa. La ragazza dice di aver temuto si trattasse di acido o altre sostanze ma per fortuna era solo un uovo. Nonostante si trattasse di un semplice uovo, il guscio ha provocato dei danni che hanno richiesto delle cure oftalmiche: lesioni alla retina e liquido nel cristallino. La prognosi è questa e per fortuna non impedisce all’atleta di partecipare ai prossimi Campionati Europei di Atletica. La sua specialità è il lancio del peso e ha da poco segnato il terzo record per la sua categoria. Cascasse il mondo giovedì parto con la squadra per Berlino dove si terranno i campionati, ha dichiarato la campionessa che in un’intervista di qualche anno fa aveva confessato di avere un sogno nel cassetto: cantare l’inno di Mameli sul podio.

All’uscita dell’ospedale oftalmico al giovane campionessa ha dichiarato di temere, purtroppo, il movente razziale dietro all’aggressione. Era quasi mezzanotte e dei ragazzi a brodo di una Fiat Doblò hanno puntato proprio lei, secondo il suo racconto. L’uovo, infatti, è stato lanciato da un metro di distanza proprio per colpire la ragazza di colore, che ha ottenuto la cittadinanza solo al compimento del 18 esimo anno di età perché nata da genitori stranieri. La zona dove è avvenuta l’aggressione è nota per un giro di prostitute di colore e forse era proprio quello l’obiettivo degli aggressori. Daisy non vuole cavalcare anche la questione razziale, ma passare dagli insulti verbali ai fatti è un passaggio molto pericoloso che non va tralasciato ma denunciato e punito severamente.

Oggi arriva la notizia che la procura di Torino ha aperto un fascicolo contro ignoti per lesioni ma senza l’aggravante del razzismo. Dalle indagini è emerso che la stessa automobile era stata già segnalata alle autorità per il lancio di uova, come è avvenuta nella notte di domenica. Secondo la procura mancano gli elementi per ipotizzare un aggressione per motivi razziali. La notizia arriva in un momento estremamente delicato: si registra un aumento di episodi di intolleranza ma il ministro Salvini, leader della Lega, e altre forze della maggioranza negano che ci sia un rigurgito fascista e si dice pronto a incontrare la giovane, oltre che ansioso nel vederla gareggiare. Chi nega è complice, rilancia Martina del PD, che ha organizzato un presidio a Roma oggi alle ore 18:00 in piazza San Silvestro per dire NO ad ogni forma di intolleranza.

Come sarà la città del futuro? Ce lo spiega Renzo Piano al quartiere delle Albere

Un progetto ambizioso e innovativo

L’archi-star Renzo Piano ha dato vita a uno dei progetti più eco sostenibili dell’intera Europa proprio a Trento grazie a un’attenta progettazione. Dopo ben 5 anni di lavoro, il nuovo quartiere delle Albere comprende appartamenti, uffici, negozi, ristoranti e moltissimi altri servizi tutti a misura d’uomo, raggiungibili a piedi senza dover usare l’automobile. Benvenuti nella città del futuro dove le strutture comunicano con l’ambiente verde circostante senza prevaricarlo. Affacciandosi alla finestra di uno di questi appartamenti si vede un enorme parco di ben 5 ettari lungo l’Adige, potendosi anche collegare con la bellissima ciclabile lungo il fiume.

Le strutture moderne ed ecologiche

Non solo l’ambiente circostante ma anche le abitazioni sono state studiate per essere il top del top. Il residence Trento conta 300 appartamenti, tutti accumunati dal colore verde. Sono, infatti, tutte abitazioni green con basse emissioni e raggiunte dalla fibra ottica. Gli impianti dentro gli appartamenti sono all’avanguardia grazie a soluzioni di domotica che rendono tutto più pratico. La cura degli interni è massima con materiali pregiati come legno, marmo e ceramiche di primissima scelta. Le vetrate sono alte fino al soffitto per permettere alla luce naturale esterna di illuminare l’ambiente che diventa ancora più accogliente. L’edificio è pensato e progettato per garantire un’elevata qualità della vita con un comfort abitativo massimo. L’impatto ambientale delle abitazioni è ridotto al minimo con emissioni ridotte il più possibile. L’architettura esterna è esclusiva e innovativa, con richiami anche al giardino verticale. Ampio spazio è stato lasciato al parco, liberando il piano della strada dalle automobili che trovano posto nel parcheggio sotterraneo. Sono disponibili per residenti e i visitatori oltre 2 mila posti auto al coperto. Gli accessi controllati, la video sorveglianza e il riconoscimento della targa sono sistemi per avere una sicurezza massima. Gli alti standard di sicurezza sono una vera novità in un quartiere che è diventato un modello per progettare la città del futuro a misura d’uomo.