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A Torino spunta un cartello razzista: “lager per negri”

E’ comparso nella notte, senza che nessuno se ne accorgesse, il cartello razzista che appare più una provocazione che qualcosa di serio. Una provocazione di fronte alla quale però non si può rimanere indifferenti, specialmente in questo periodo storico che fa sempre più preoccupare. Il cartello stradale, uguale in tutto e per tutto a quelli turistici di color marrone, è comparso proprio nel centro di Torino e a notarlo è stato un passante che fortunatamente non ha tardato a fare denuncia alle Forze dell’Ordine. Immediatamente rimosso, il cartello riportava la scritta: “Lager per negri” con tanto di disegno stilizzato di un campo simile a quello di Auschwitz.  Leggi tutto

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Torino dice “No Tav” ma le proteste sono molte

E’ passato ieri in Consiglio Comunale di Torino l’ordine del giorno del Movimento 5 Stelle, che chiedeva di fermare i lavori della Tav. Il testo è stato approvato in aula con 23 voti favorevoli e solamente 2 contrari, ma le assenze sono state diverse e alcuni membri della minoranza sono stati espulsi prima della votazione. Si è trattato quindi di una decisione pentastellata, che però ha portato con sé critiche e proteste da parte non solo del centrosinistra. Mentre in aula si discutevano le ragioni del Movimenti 5 Stelle, un nutrito gruppo di manifestanti ha fatto sentire la propria voce, scontrandosi con coloro che invece erano contrari alla Tav. Leggi tutto

Caso di Claviere: la nota francese smentisce le accuse di Salvini

Un comunicato francese smentisce che dei migranti minorenni siano stati respinti, come invece aveva denunciato via social il ministro degli Interni Matteo Salvini. Tutti i minorenni non accompagnati sono consegnati, invece, alle strutture di accoglienza.

La nota della prefettura fa riferimento al caso di due minorenni che sembrano siano stati respinti tra il confine franco-italiano, ma da oltra l’alpe fanno sapere che le procedure sono state seguite correttamente dai gendarmi. Un altro caso che è stato chiarito è quello dello sconfinamento di alcuni agenti francesi nel territorio italiano, sempre ri-postato dal leader leghista. Salvini aveva postato un video, diventano poi caso – polemica, nel quale tre migranti sono scaricati a Claviere dai gendarmi francesi. Il rappresentante francese fa sapere che anche questa volta sono stati rispettati i regolamentiche polizia italiana e francese hanno sottoscritto, in piena osservanza delle regole comunitarie ed europee.

Ogni giorno arrivano delle liste al confine francese di per segnalare chi non ammesso, però la polizia italiana non riesce a prendere in carico queste persone. Le forze francesi allora riportano queste persone in un posto sicuro nella prossimità del confine, proprio come si deve nel video, assicurandosi che i migranti prendano la giusta strada verso il punto di accoglienza.

Il caso torna in prima pagina dopo l’intervista di Salvini che chiede immediate spiegazioni allo stato francese, accusato di fare il moralista ma poi respingere i migranti. Tra le persone respinte c’erano minorenni e anche donne e non è chiaro perché siano stati rimandati indietro.

Salvini conferma di aver inviato delle pattuglie sul confine per verificare che cosa sita accadendo nei pressi di Claviere e non solo, infatti poco tempo fa si parlava di una situazione simili anche del confine a Ventimiglia. Il vicepremier attende anche che qualche giudice prenda in mano la situazione per indagare meglio, ma forse è l’ennesima frecciatina ai giudici per vai delle sue personali vicende giudiziarie.

In merito alla questione sul tavolo, arrivano anche le dichiarazioni del sindaco di Claviere, Franco Capra. Il primo cittadino del comune italiano vicino al confine francese dice che la polizia sta facendo il suo lavoro. In caso di migranti respinti, questi sono accolti oppure redistribuiti in tutta Italia. Per i migranti non regolari, la polizia avvia le procedure di riconoscimento e altri protocolli da definire in base al caso. Insomma, il sindaco del paese di Claviere, prettamente a vocazione turistica, conferma che le forze dell’ordine stiano facendo il loro lavoro nel modo migliore.

Ben diverse le dichiarazioni del primo cittadino di Claviere,rispetto ai toni da stadio che invece Salvini utilizza in ogni sua uscita. Fare chiarezza è un imperativo dato che i gendarmi francesi pare stiano seguendo le regole comunitarie sull’accoglienza. Il controllo delle frontiere è una materia di competenza del ministero dell’Interno che ha anche rivendicato la diminuzione degli sbarchi, ma ha evidentemente ancora molti problemi con la gestione dei migranti sul territorio. Il futuro di queste persone è piuttosto incerto anche per via della sospensione dello Sprar.

La sindaca Appendino: no alla revisione dei poteri del Presidente della Repubblica, ma resta la piena stima per Grillo, garante del M5S

Dopo la manifestazione a Roma del Movimento 5 Stelle, ancora pesano le parole, del fondatore Beppe Grillo che dal palco ha lanciato un allarme sui poteri del Presidente della Repubblica.  A suo dire, sarebbero infatti troppi e servirebbe una riforma in tale merito. Tutti gli esponenti pentastellati si sbrigano a dissentire dalle dichiarazioni dell’ex comico, compresa la sindaca di Torino, Chiara Appendino.

La sindaca di Torino era ospitata ad Agorà inonda su Rai 3 e conferma l’importanza del ruolo del Presidente della Repubblica, come garante della Costituzione delle Democrazia. La sindaca dice che personalmente non interverrebbe sui poteri del PdR, confermando che nel contratto di governo con i leghisti non c’è nessun tipo di riforma in tal senso. Dopo el invettive lanciata da Sergio Mattarella dal palco M5S, l’Appendino conferma di avere la massima fiducia nel capo dello Stato che ha anche incontrato in alcune occasioni istituzionali. Il Movimento nino ha alcuna intenzione di riformare il ruolo del PdR perciò la questione è già chiusa. Sono altre le priorità del governo lega – 5 Stelle che hanno intenzione di cambiare la vita degli italiani, anche se non si è ancora capito bene come.

La sindaca di Torino difende Mattarella dagli attacchi del fondatore dei movimento, che l’ha sempre sostenuta. È infatti di poche settimane fa l’apparizione a sorpresa di Beppe Grillo al Salone del Gusto di Torino per sostenere la “fantastica Chiara”, come l’ha definita l’ex comico. Dopo le difficoltà con la mancata candidatura di Torino alle Olimpiadi Invernali 2026, Grillo ha parlato in suo favore, ricordano che ha già fatto due mandati nel consiglio comunale di Torino, prima come consigliera e poi come primo cittadino segno del suo impegno.

Torino è una città forte perché dietro c’è un’amministrazione seria, che si distingue per la continuità del suo progetto politico. È evidente che Grillo ci tiene tanto all’amministrazione comunale di Torino che è una delle vincenti, segno che il cambiamento è possibile, dal basso con una squadra forte e motivata. In merito alla figura a al ruolo che Beppe Grillo oggi ha nel Movimento, l’Appendino dice che ormai il partito è cambiato e si è evoluto, assumendo posizioni importanti di governo. Grillo, come suo fondatore, resta una figura di garanzia e di controllo. La sindaca rispetta molto Grillo che è stato vicino nei momenti difficili del movimento.

Quello che però Grillo mette in evidenza è una sfiducia generale verso le istituzioni e chi riveste ruoli istituzionali. Il lavoro che si deve fare è ristabilire la fiducia tra i governanti e il popolo, perché torni ad avere fiducia nella politica, interessandosene nuovamente. Il legame tra i cittadini e chi rappresenta lo Stato, a tutti i livelli, va rinsaldato con il cambiamento della politica, punto per cui il M5S si batte da sempre. Un dibattito sui poteri si può avviare, ma non per rinformali ma per capire le ragioni di tale sfiducia da parte dei cittadini, che si sentono lontani dalla politica e difatti i dati dell’astensione lo dimostrano.

Perché preferire un ncc: tutti i vantaggi che lo contraddistinguono

Sono davvero moltissime le persone che ogni giorno si affidano al servizio di noleggio con conducente per ogni genere di spostamento in città e fuori anche. Le ragioni sono davvero molte, come spiegato di seguito.

La grande comodità

Quando si parla di ncc Roma si pensa subito alle automobili. Il parco mezzi comprende solo ed esclusivamente veicoli delle migliori case automobilistiche, questo significa che chiunque scelga il servizio di autonoleggio con autista privato avrà un veicolo di lusso, comodo e con stile. Chi desidera viaggiare con un mezzo full optional, non deve far altro che preferire questa modalità. Grazie a questa possibilità davvero vantaggiosa. Si può dire per sempre basta ai viaggi in piedi, su sedili scomodi, in macchine sporche e datate.

La massima puntualità

Il servizio di ncc Roma è da preferire a moltissime altre modalità di spostamento per la città perché garantisce i risultati migliori. Uno dei motivi per cui sempre più persone oggi richiedono questo tipo di servizio è legato al fatto che gli orari pattuiti sono sempre rispettati. Questo è un aspetto davvero molto importante e fondamentale che assicura di arrivare sempre puntuali e mai in ritardo ai diversi appuntamenti che si possono avere. Soprattutto chi deve prendere un volo, fa affidamento su questo tipo di servizio perché c’è la certezza di non arrivare mai tardi.

La massima professionalità dell’autista

Una delle principali caratteristiche che differenzia questo servizio da tanti altri, è la professionalità ed esperienza dell’autista. Alla guida si trova sempre un autista serio e che conosce alla perfezione le strade della città dato che ci ha passato così tanto tempo. In tale maniera è possibile evitare il traffico e le strade intasate nelle ore di punta, riuscendo a non restare imbottigliati. Grazie auna grande conoscenza dei percorsi, l’autista sa alla perfezione quale preferire per arrivare sempre in orario e puntuale, senza il rischio di far fare brutte figure o restare a terra perché il volo è già partito.

Carroattrezzi e soccorsi stradali: perché e quando chiamare

Perché

Ci sono molti motivi che possono portare a dover chiamare i l carroattrezzi Roma ce è il mezzo migliore per pestare soccorso stradale. Anzitutto, si chiama il carro attrezzi nel momento in cui si è coinvolti in un incidente stradale, di qualsia tipologia si tratti. Se l’automobile deve esser rimorchiata per essere condotta presso l’officina meccanica più vicina, allora si deve far riferimento al carroattrezzi che presta tutto l’aiuto e il supporto professionale che serve. Il carroattrezzi Roma interviene anche nel caso in cui un’automobile finisce fuori strada oppure non riparte più per un qualsiasi guasto al motore o altro, l’automobile può non partire più e il problema si risolve davvero in un batter d’occhio grazie al soccorso stradale.

Quando

Non ci sono limiti di orario per chiamare il soccorro stradale prestato dal carroattrezzi. Purtroppo, non è possibile saper se e quando ci sarà un incidente o un guasto al mezzo e per tale motivo l’assistenza stradale è fornita no stop. Il carroattrezzi Roma arriva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, compresi perciò anche i festivi il weekend. Questo significa che è possibile chiamare a qualsiasi ora del girono e della notte e trovare qualcuno sempre pronto a fornire il supporto che serve anche oltre il normale orario giornaliero.

Quanto costa

Ancora diverse persone hanno timore ad affidarsi al carroattrezzi Roma perché pensano sia troppo costoso. Non è affatto così perché i prezzi di questo utilissimo e puntualissimo servizio sono contenuti, alla portata di tutte le tasche. Va ricordato che ci sono moti automobilisti che hanno questo servizio del tutto gratis, magari senza nemmeno saperlo. Vale per i soci Aci ma anche per chi ha preso un’automobile arate con l’intenzione di restituirla dopo qualche anno per prendere il modello nuovo. Nella rata mensile per il pagamento dell’automobile, viene incluso anche i controlli dal meccanico e l’assistenza stradale così da non dover pagare nulla, nessun tipo di extra per far rimorchiare il mezzo dal carro attrezzi.

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Arriva a Torino la Japan Week: dal 19 al 25 ottobre 2018

La Japan Week, l’evento internazionale organizzato da IFF (International Friendship Foundation) e giunto ormai alla sua 43a edizione, si terrà quest’anno a Torino e si tratta di una delle kermesse più attese nel capoluogo torinese! Vietato mancare, quindi, perchè il programma è ricco di eventi ed iniziative imperdibili, che si svolgeranno in diversi punti della città dal 19 al 25 ottobre 2018. La Japan Week ha l’obiettivo di far conoscere la cultura giapponese e saranno moltissime le occasioni per farlo. Quest’anno è un privilegio poterla accogliere in Italia, dopo l’ultima edizione che ha visto Praga come teatro. Ormai manca pochissimo ma sembra che sia tutto pronto: vediamo quali sono gli eventi in programma da non perdere e perchè vale la pena partecipare a questa kermesse in territorio torinese.  Leggi tutto

Allarme mal tempo in tutta la penisola: disagi anche a Torino

È allerta meteo un po’in tutta Italia che vede arrivare piogge intense da nord a sud. Anche il Piemonte ha passato una nottata bagnata e al mattino tocca fare i conti dei danni.

Il grave incidente sull’A5

È proprio il mal tempo ad essere il responsabile diretto dell’incidente sull’autostrada A5 Torino-Aosta. Dopo lo svincolo di Ivrea, l’arteria è bloccata e perciò tutti i veicoli sono costretti ad uscire a Ivrea. Intorno alle 9 del mattino, un camion è andato sbattere contro le grandi barriere di cemento che costeggiano il viadotto di Quincinetto. La velocità e la mole del mezzo hanno fatto sì che le barriere fossero addirittura abbattute, creando detriti che sono volati giù dal viadotto.

Attimi di panico che facevano tornare alla mente altre tragedie sulla strada come il crollo del ponte Morandi o l’esplosione del camion sulla A13 dopo Bologna. Per fortuna, in quel momento non c’erano veicoli in transito, evitando così di dover contare anche i feriti e i deceduti. La matrice di questo mezzo pensate si  ribaltata e si è messa di traverso sulla carreggiata. Nel pomeriggio l’autostrada in direzione Aosta è stata riaperta e la provinciale sottostante è già stata liberata dai pezzi delle barriere di cemento che erano cadute di sotto.

I corsi d’acqua: osservati speciali

A causa della consistenti piogge, tutti i corsi d’acqua registrano un innalzamento del livello, tanto che nel torinese il ponte della Bertagna è stato chiuso per motivi precauzionali. Tutti i fiumi e i torrenti della regione sono sotto stretta sorveglianza per evitare che straripino causando disagi anche alla circolazione dei veicoli e dei mezzi. Infatti, in alcune zone, come nella bassa Valsusa, alcune strade sono state chiuse perché allagate.

La situazione nel resto della regione

Si contano disagi alla circolazione anche nel cunese, dove due mezzi pesanti sono finiti fuori strada, sempre per colpa delle forti piogge che hanno colpito tutto il nord ovest. Disagi anche nelle stazioni ferroviarie dove i pendolari raccontano di sottopassaggi allagati e infiltrazioni di acqua anche dalle pensiline dei binari.

La zona dove è caduta più pioggia è quella dell’Infernotto; nel giro di sole 12 ore sono caduti 170 millimetri di pioggia. Non solo pioggia, ma sui valichi alpini oltre i 3 mila metri ha fatto la sua comparsa la neve, che comunque non ha fatto chiudere i valichi. Nel torinese invece sono caduti in 24 ore 277 millimetri di pioggia, mentre in val Bormida si è registrato il picco per la caduta di pioggia in un’ora, cioè 28 millimetri.

La situazione meteo nelle prossime ore

L’instabilità che ha colpito il Piemonte e le altre regioni italiane pare non cesserà a breve. Le temperature previste nella giornata di domani in diminuzione, sia per quanto riguarda le minime che le massime. Sono attesi forti temporali nei settori sud occidentali, tanto che l’Arpa ma deciso di emettere un’allerta gialla. Si segnalano forti raffiche di vento in montagna, inoltre.

Il Piemonte finanzia la prima ricerca sugli effetti terapeutici della cannabis medica

Ben 90 pazienti testeranno la cannabis medica per uno studio coordinato dal Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell’Università. L’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta commenta lo studio come positivo. È la prima volta in Italia che si attiva un test clinico serio e con criteri certi. Molte volte si è sentito parlare degli effetti benefici della sostanza, a cui viene tolta la parte psicoattiva. La canapa medica dovrebbe avere degli effetti positivi sul dolore anche su altre patologie, aiutando chi soffre di disturbi come insonnia, mal di testa e simili. I dati che però fino ad ora supportano questa tesi sono stranieri, perciò attuati con coretti diversi da quelli che vigono nel nostro Paese. Finalmente, uno studio serio e con dati precisi secondi i più alti standard servirà per fare maggiore chiarezza sull’argomento, molto controverso.

Lo studio clinico dell’Università di Torino ha lo scopo di testare a livello clinico l’efficacia e la sicurezza dei trattamenti terapeutici con la cannabis medica. La ricerca ottiene il sostegno economico della Regione. È inoltre promossa dall’azienda ospedaliero – universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino. Ad annunciare il via di questo trial clinico su 90 pazienti è stato l’assessore Saitta che è intervenuto durante la seduta della quarta commissione del Consiglio regionale per spiegare lo studio, gli obiettivi e la grande valenza del progetto, primo in Italia.

Per la prima volta in Italia, verranno testati i benefici e l’efficacia della marijuana medica, senza tralasciare l’aspetto della sicurezza. Una delle ragioni che ha portato all’avvio di questa ricerca è l’aumento del consumo di cannabis medica, la cui vendita è diventata legale in Italia. Inoltre, l’argomento è al centro di un vivace dibattito scientifico anche e avere dati certi e inconfutabili servirà a fare luce. Nelle prossime settimane la giunta regionale delibererà quindi a favore del progetto che avrà così il via libera. Le risorse con cui verrà finanziato sono quelle previste dalla legge regionale che regolamenta l’uso terapeutico della marijuana terapeutica.

Il trial clinico prevede una durata di due anni ed è stato già approvato dal Comitato etico della Città della Salute. In seguito all’approvazione della giunta piemontese, lo studio dovrebbe partire entro la fine del 2018.  Il metodo per testare i benefici medici della cannabis terapeutica è di tipo standard. Le capsule con olio di cannabis saranno somministrate a 90 pazienti per tre mesi. Sulla base dei risultati raccolti, il campione a cui sarà fornita la sostanza si allargherà.

Il test prevede di verificare l’efficacia del trattamento, tenendo conto di tutti gli aspetti sulla qualità della vita. Infatti, i pazienti saranno seguiti per capire il loro benessere fisico, emotivo, funzionale e anche socio – famigliare. Il rapporto rischi – benefici legati all’uso della marijuana terapeutica sarà al centro dello studio.

L’assessore vorrebbe che anche altre regioni iniziassero un percorso di questo tipo al fine di avere più dati da confrontare e avviare così in dibattito serio e sostenuto da dati veritieri sull’argomento, ancora molto controverso e spesso al centro di discussioni anche politiche.

 

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Blocchi Auto a Torino: si parte il 15 ottobre, ma ci sono nuove deroghe

Sono arrivate nella serata di ieri le notizie ufficiali in merito alla questione del blocco antismog a Torino, che sarebbe dovuto scattare con il 1° ottobre ma che di fatto non è ancora attivo. Come avevamo visto qualche giorno fa, il divieto di circolazione per i mezzi più inquinanti, che da quest’anno include anche le auto Diesel Euro 3, ha suscitato non poche lamentele da parte dei cittadini. A rimanere bloccati sarebbero in moltissimi, visto che il 20% del parco mezzi appartiene proprio a questa nuova classe, che fino all’anno scorso poteva ancora circolare senza limitazioni particolari. Leggi tutto