Bing Ads: l’alternativa che non ci si aspetta per le campagne di pubblicità sui motori di ricerca
Diversi studi confermano che è Google il motore di ricerca più utilizzato nel mondo. Parlando di dati e statistiche, però, non si possono trascurare quelli secondo cui oltre un terzo degli internauti effettuerebbero ricerche anche su Bing, il motore di ricerca di casa Microsoft, su ogni mese verrebbero digitate oltre 5 miliardi e mezzo di query (secondo dati riferiti al 2020: da allora questo numero potrebbe essere aumentato, e molto, se è risultato confermato il trend che voleva il motore di ricerca in crescita del 30% ogni anno).
Chi investe in pubblicità sui motori di ricerca non dovrebbe mostrarsi indifferente, così, alle opportunità che vengono da Bing. Il motore di ricerca, per altro, attualmente è integrato di default nella maggior parte di dispositivi che utilizzano un sistema operativo Microsoft, dove ha sostituito il vecchio Explorer, ormai andato in pensione. Se è vero che la fetta maggiore di ricerche viene effettuata già oggi da dispositivi mobili e che questa stessa fetta è destinata a crescere negli anni a venire, così, non è difficile prevedere un incremento delle ricerche effettuate da Bing almeno da parte di chi possiede un dispositivo Microsoft ed è troppo pigro per passare a un altro motore di ricerca.
Campagne di Bing Ads: come funzionano e perché convengono
Avere campagne di Bing Ads già avviate può rappresentare, insomma, un vantaggio competitivo non indifferente. Facendo richiesta di una consulenza dedicata su www.wearefunnel.com si può capire meglio perché e approfondire i vantaggi specifici che può avere per la propria strategia SEA investire in pubblicità su Bing.
Qui basti dire che piazzando i propri annunci pubblicitari anche su Bing, oltre che su Google, si è sicuri di raggiungere con i propri messaggi la quasi totalità di utenti Internet (soprattutto all’estero ce ne sono che non usano affatto i motori di ricerca ma effettuano le proprie ricerche direttamente all’interno di super app come la cinese WeChat o che usano solo motori di ricerca locali). In altre parole? Le campagne Bing Ads dovrebbero essere pensate a complemento di quelle impostate su Google per raggiungere prima e più velocemente gli obiettivi della propria strategia di search engine advertising e ottenere più lead concreti come iscrizioni alle newsletter, richieste di preventivo o di contatto tramite form, acquisti, eccetera.
Qualche studio avrebbe dimostrato, del resto, che il sistema di raccolta pubblicitaria di Microsoft è più performante di quello di Google dal momento che assicura una percentuale di click sugli annunci (o CTR, com’è chiamato in gergo) maggiore, a fronte per altro di una spesa (o CPC) minore. Anche le campagne di Microsoft Ads – questo è il nuovo nome della piattaforma pubblicitaria, nonostante molti continuino ancora a chiamarla Bing Ads – sono, infatti, delle campagne pay per click e si basano su un sistema di aste in tempo reale. Semplificando molto tra quelli pertinenti alle singole keyword, a parità di altre condizioni, vengono mostrati agli utenti gli annunci per cui è stato pagato di più: essendoci, però, su Bing ancora molta meno concorrenza di quella che c’è su Google risulta attualmente più facile e vantaggioso posizionarsi per parole chiave strategiche per il proprio business.