Bufera al Salone del Libro: i leghisti vogliono le dimissioni del direttivo e Saviano interviene contro il populismo
Il Salone del Libro di quest’anno verrà sicuramente ricordato per le forti polemiche legate alla presenza di una casa editrice di estrema destra, AltaForte. Imbarazzati gli organizzatori, esposti da parte di PD e M5S e intellettuali divisi tra andarci o pure no. I consiglieri comunali di Torino chiedano le dimissioni mentre Saviano va e parla dell’importanza di bloccare i populismi.
La lega all’attacco del Salone del Libro
Secondo gli esponenti Lega del consiglio comunale di Torino, il direttore del Salone del Libro di Torino, Nicola Lagioia, deve dimettersi e così anche l’intero direttivo. La sua colpa è, secondo i leghisti, di avere creato e promosso un clima di censura al salone di quest’anno. Non è possibile che un evento di così grande spessore culturale venga sabotato e boicottato dall’organizzatore stesso. È anche apparso un appello a non partecipare al Salone del Libro per via della presenza di Alta Forte a firma di un caro amico di Lagioia, Raimo che ha chiamato all’appello tutti i benpensanti democratici, dice il capogruppo della Lega in Comune Fabrizio Ricca.
Il Salone del libro merita democrazia, pluralità e libertà di parola; tutti mancanti in quest’edizione che ha preso una piega opposta a tali principi imprescindibili quando si parla di cultura. Il capogruppo verde accusa anche Regione e Comune, rispettivamente comandati da Chiamparino del PD e Appendino del m5s, che sono intervenuti solo per accusare e non per difendere giornalisti e autori che hanno contribuito a rendere grande il Salone, come Buttafuoco, Giuli e Giubilei.
L’intervento di Saviano contro i populismi
Nonostante l’appello a non partecipare al Salone, moltissimi intellettuali e persone di cultura hanno ugualmente preso parte alla kermesse. Michela Murgia, intellettuale femminista sempre in contrasto con Salvini, è tra queste. Saviano ha anche lui deciso che la presenza di un contrasto a posizioni di estrema destra fosse necessario in questo clima di forte tensione.
Il suo intervento si è svolto accanto alla scrittrice turca Ece Temelkuran, una delle principali oppositrici al regime totalitario di Erdogan. È stata l’occasione per fare un parallelo sulla situazioni nei due Paesi. Quello che succede oggi in Italia, dice Saviano, è già accaduto in Turchia. Il libro della scrittrice turca ritrae un quadro chiarissimo di quella che è la tipica comunicazione populista delle destre. Tutto questo accade per colpa della paura e l’aumento dei consenti si ha fomentando la paura. Il modo per liberarsi di questo giogo è liberarsi della paura e non farsi spaventare da quello che sentiamo.
La responsabilità di ognuno è quella di decifrare che cosa accede intorno a noi tutti i giorni e capire i meccanismi della comunicazione dei populisti. Viviamo in un tempo dove la banalità è deprimente, gli allarmi lanciati sono infantili e i cittadini sono ridotti a un pensiero elementare dominato solo dalle emozioni primordiali, annullando invece il pensiero critico ma anche la fiducia nell’umanità.