Calcolo rata del mutuo: come farlo in modo rapido e preciso
Il tasso fisso non è mai stato così basso. Eppure nel 2019 crescono le richieste di tassi variabili, precisamente del 17,1%. Studi di settore affermano che dopo un 2018 in crollo, il nuovo anno ha portato buone notizie per il settore dei mutui che hanno iniziato a riprendere fiato, anche se le ragioni non sono ancora così chiare.
Del resto, nonostante i requisiti che richiede e altri dettagli burocratici, il mutuo è spesso l’unico modo e sicuramente il migliore, per accedere alla possibilità di acquistare un immobile e di realizzare il sogno di una vita che difficilmente si potrebbe concretizzare in altro modo.
La cosa utile da fare prima della scelta dell’opzione definitiva da richiedere è quella di fare un calcolo della rata del mutuo che dipenderà da vari fattori.
Precisamente si tratta di: valore dell’immobile, finalità del mutuo, durata del finanziamento, importo del mutuo, numero di rate che si vogliono pagare annualmente (se sono mensili, trimestrali o semestrali), tasso d’interesse.
Per il calcolo della rata del mutuo, è possibile utilizzare Excel o un modo più rapido e semplice, oltre che preciso, che è quello proposto dalla rete attraverso calcolatori. Se si opta per il comparatore online, è indispensabile controllare che si utilizzi il piano di ammortamento alla francese, cioè il sistema che utilizzano le banche in Italia e gli istituti di credito che erogano i mutui.
Cosa incide sulla rata del mutuo
Oltre a tutti i vari fattori, ci sono anche alcune variabili che incidono sulla rata del mutuo. Le più importanti sono il valore dell’immobile e la finalità del mutuo. Precisamente questi possono incidere sugli interessi da pagare.
Prima di stipulare un muto è necessario conoscere qualche elemento e, soprattutto, calcolare la rata del mutuo per capire se l’esborso potrebbe essere alla nostra portata. È importante sapere, infatti, che la rata mensile non deve essere maggiore di un terzo dello stipendio.
Elementi a cui fare molta attenzione sono: lo spread e il tasso di interesse. Per spread s’intende il margine di guadagno dell’istituto di credito sull’operazione che va ad aggiungersi al tasso d’interesse. Lo spread di un mutuo una volta stabilito da contratto resta invariabile, costante fino al termine del piano di rimborso.
Il tasso di interesse, invece, è il costo del finanziamento. Rappresenta un indice in percentuale della misura del compenso che spetta all’intermediario per l’erogazione del prestito. Si divide in fisso e variabile.
Tasso di interesse
Come abbiamo già detto, il tasso di interesse è un indice in percentuale della misura del compenso che spetta all’intermediario per l’erogazione del prestito. Può essere fisso, cioè resta quello fissato dal contratto per tutta la durata del mutuo. Il valore della rata non cambia nel tempo.
Il tasso variabile, come si intuisce dal nome, può variare a scadenze prestabilite secondo le oscillazioni di un parametro di riferimento. In questo modo la rata può variare (aumentare o diminuire) in base all’andamento del mercato finanziario.
Prima di decidere per una soluzione di mutuo, è necessario tenere presente tutti questi elementi per capire se può rappresentare la giusta soluzione per le nostre esigenze.