Diritti a rischio: in bilico il patrocinio della regione per Torino Pride 2020

Il patrocinio della regione Piemonte alla manifestazione Torino Pride per l’orgoglio LGBTQ è sempre più a rischio. Per sabato prossimo tutto ok, ma per il 2020 ci sarebbero già dei ripensamenti.

Cosa è successo in consiglio regionale

Il capo gruppo della Lega Fabrizio Ricca nella sala del consiglio regionale lo dice chiaro e tondo: “Fosse stato per me, non avrei dato il patrocinio”. Durante l’audizione per il coordinamento, il capogruppo della Lega sembra già mettersi in pole position per la prossima legislatura di centro destra che parte ufficialmente lunedì dove avrà un ruolo maggiore in regione.

A scatenare le reazioni è stato un documento politico sottoscritto  da M5S e PD, il quale recita “l’attuale governo è dichiaratamente fascista e contro le libertà individuali della persona, favorendo discriminazioni delle categorie più deboli come migranti e LGBTQ”. Ricca non ci sta e tuona che si può esser di destra senza però esser fascisti!

Cosa succederà

La città di Torino, a guida 5Stelle, conferma il suo sostegno al Torino Pride di quest’anno e anche quelli futuri. A confermarlo è l’assessore alle Famiglie Marco Giusta, firmatario del documento presentato nella Sala Rossa, che garantisce il patrocinino nonché il finanziamento dell’evento.

Quello che cambia però è l’assetto in Regione, che si appresta a essere governata dal centro destra con Alberto Cirio. Il neo eletto presidente non ha ancora risposto a Torino Pride che  settimane fa ha inviato una missiva per chiedere conferme e rassicurazioni sul patrocinio. Nonostante la mancata risposta, basta la bordata di Ricca per capire dove andrà a parare la giunta.

Il sostegno alla manifestazione di quest’anno non è a rischio: il presidente della regione uscente Sergio Chiamparino e l’assessora Monica Cerutti avevano messo le mani avanti e avevano già pensato alla possibilità di un cambio di rotta. Tutto resta però da definire per il 2020 e le premesse, per ora non sono di certo incoraggianti. Purtroppo, i diritti civili di tutti i cittadini, gay o meno, sono a rischio ora.

I volantini anti Pride di Forza Nuova

Intanto, a fomentare la polemica, ci si mettono anche dei volantini del partito di estrema destra Forza Nuova. Affissi in diversi circoli PD della città di Torino, i volantini portano dei testi davvero lesivi dei diritti LGBTQ: se odi l’Italia, allora partecipa a Torino Pride, vuoi vedere il suo popolo morire definitivamente?

La manifestazione del Gay Pride viene definita come una mafia del PD. Tutti coloro che sostengono questa buffonata (partiti politici, collettivi studenteschi, sindacati, etc.) sarebbero succubi di logiche malate che abbattono i diritti sociali del popolo.

Forza Nuova continua e scrive che l’iniziativa ha ricordato ai nemici dell’Italia che il popolo no starà più a guardare mentre i diritti sociali vengono scambiati con i diritti civili, calpestando il futuro del Paese.

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