Olimpiadi 2026: Torino ha presentato al Coni la candidatura
La candidatura di Torino per le prossime olimpiadi invernali del 2026 è sempre più concreta: la sindaca Appendino ha infatti dichiarato di aver completato l’iter formale della procedura e aver inviato tutta la documentazione necessaria al Coni. Dopo tutte le polemiche e le spaccature interne nella giunta sulla questione Olimpiadi 2026, quindi, possiamo ormai dire che Torino non si è tirata indietro e intende fare tutto il possibile per rientrare tra le possibili città in lizza. Per la città piemontese non sarebbe certo una novità, visto che ha già ospitato le Olimpiadi Invernali ed è proprio questo punto che sottolinea la sindaca Appendino. Gli investimenti saranno tutti a carico dell’organizzazione ed il comune non dovrà sborsare nulla qualora il Coni dovesse scegliere Torino per le prossime Olimpiadi.
Olimpiadi Torino 2026: le spaccature nella giunta
Si è parlato a lungo della possibile candidatura di Torino ad ospitare le prossime Olimipadi Invernali e dobbiamo ammetterlo: non sempre i toni sono rimasti pacati. All’interno della giunta comunale la spaccatura è stata più volte sottolineata e nel corso della delibera sono stati diversi gli oppositori. Non tutti quindi sono d’accordo con la posizione presa dalla sindaca Appendino, ma alla fine la maggioranza, seppur minima, si è schierata dalla sua parte.
I documenti inviati al Coni
Ormai è fatta: la sindaca di Torino ha comunicato ufficialmente di aver inviato al Coni tutta la documentazione necessaria affinchè la città possa essere candidata ad ospitare le prossime Olimpiadi Invernali nel 2026. In particolare, la Appendino ha scritto a Giovanni Malagò (Presidente del Coni) e al segretario Mornati, inviando documenti integrativi allo studio di fattibilità. Tra questi, la lettera del presidente della Regione Chiamparino in supporto alla candidatura, la mozione approvata dalla città di Torino e tutti gli atti deliberativi di comuni e unioni montane.
Il Coordinamento No Olimpiadi 2026
Se da un lato la sindaca ha inviato l’ultima documentazione al Coni, dall’altro lato c’è il Coordinamento No Olimpiadi che ha già manifestato per chiedere l’esclusione di Torino dalla candidatura e che non ha intenzione di arrendersi. Il comitato ha infatti dichiarato ufficialmente che, se il Coni dovesse accettare riconoscere Torino come sede candidabile per le Olimpiadi Invernali, sarà promosso un referendum popolare. Il CoNo quindi ha tutte le intenzioni di non darsi per vinto e di lottare per evitare che la città possa ospitare i giochi olimpici. A questo punto non ci rimane altro da fare che attendere i prossimi sviluppi, ma va detto che a Torino sembrano essere di più i cittadini che voterebbero a favore piuttosto che contro le prossime Olimpiadi.
La spaccatura quindi non è solamente all’interno della Giunta ma tra la stessa popolazione. C’è chi vede i giochi olimpici come un’opportunità di crescita per la città e chi invece ritiene che peggiorerebbero le cose. Adesso possiamo solamente attendere i prossimi sviluppi e vedere come si evolverà la situazione, che per il momento è tutte nelle mani del Coni.
Un referendum popolare però non è ancora da escludere, perchè il CoNo sembra più deciso che mai nel portare avanti la propria linea di pensiero.