Arriva il pre dossier per le Olimpiadi Invernali di Torino 2026 ma ci sono anche Cortina e Milano in corsa

Dopo gli ultimi dissidi in casa 5Stelle sulle Olimpiadi invernali 2026, arriva finalmente i pre dossier assieme alle candidature ufficiali anche di Milano e Cortina.

Continua il caso Olimpiadi Invernali di Torino 2026 con una dichiarazione in Consiglio comunale della sindaca Appendino, la quale afferma di non voler fare debito. Per poter raggiungere questo importante obiettivo, la giunta della città di Torino dice di voler realizzare un evento green e sostenibile, anche dal punto di vista finanziariodato che erano proprio queste alcune delle preoccupazioni portate dagli interni al partito M5S. La presentazione del pre dossier sulla fattibilità dell’evento sportivo è alle porte e sono contenute le linee guida per la città del futuro, tenendo conto di quello che non ha funzionato nel 2006.

Verrebbe da dire “sbagliando si impara” ed è questo il leitmotiv del dossier per le Olimpiadi che spesso prevedono la realizzazione di opere che poi vengono abbondate finiti i giochi. Stavolta, la sindaca vuole puntare lo sguardo a un orizzonte temporale più avanti. I lavori non sono, infatti, finalizzati alle Olimpiadi 2026 ma piuttosto a Torino 2030. Le linee di sviluppo urbano per la città non vanno in cantina per colpa dei giochi ma questi saranno un’occasione per anticipare la città del futuro, sostenibile e green. In caso di assegnazione, il villaggio olimpico sarà ospitato presso la ex Thyssen, provando a ricucire una ferita aperta per l’intera città e anche per il Paese. La sindaca ha parlato di una doppia legacy della città; da una parte la legacy materiale con strutture già a disposizione e dall’altra quella immateriale. Il riferimento è all’eredità di Torino 2006, con punti positivi e altri meno da cui imparare, potendo correggere grazie alla consapevolezza costruita negli anni.

Oltre a Torino, anche Milano presterà il suo pre dossier per le Olimpiadi Invernali 2026. L’altro sito in lizza è Cortina – Dolomiti grazie a una jointventure tra Veneto e Trentino Alto Adige che presenteranno un pre dossier al Coni martedì. A Cortina d’Ampezzo i siti sono già praticamente fatti anche perché verranno ospitati i Mondali di sci nel 2021. Per tale ragione, organizzare un Olimpiade Invernale qui richiederebbe un finanziamento davvero minore, garantendo la sostenibilità economica. A Cortina ben il 70% degli impianti sono già presenti, mentre per il restante 30% si richiedono lavori di ammodernamento con lo scopo del futuro riutilizzo. Le strutture come il viaggio olimpico e il centro della stampa sarebbero, invece, opere temporanee da poter smantellare una volta conclusi i giochi.

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò ne resta fuori dicendo che valuterà tutte le richieste per le Olimpiadi Invernali 2026. Non si spinge oltre evitando di dare indicazioni o preferenze. In merito al nodo politico della decisione, si confronterà con Giorgetti, sottosegretario con delega allo Sport. L’analisi dei pre dossier e la relativa decisione su chi ospiterà le Olimpiadi Invernali 2026 è fissata per il 10 luglio o al massimo a fine mese.