natale pernigotti
Messa di Natale al presidio Pernigotti: parole di conforto dal vescovo e arriva la proposta di acquisto da parte di Sperlari

I bancali dove gli operai sistemano i dolci da spedire diventano un altare improvvisato per la messa di Natale alla fabbrica Pernigotti di Novi Ligure. Le sedie ordinate, qualche stella di Natale e addobbi: gli addetti della Pernigotti accolgono così il vescovo di Tortona Vittorio Viola, il quale ha deciso di celebrare la messa nel cortile dell’azienda. Sono ormai un paio di mesi che gli operai presidiano il sito produttivo che i proprietari turchi vogliono chiudere.

Sono di estremo conforto le parole scelte con attenzione del vescovo Viola che sta dalla parte degli operai. Intenti a seguire l’idolo falso del denaro, i proprietari turchi tolgono la dignità dell’uomo che lavora, dice il vescovo che giudica come molto significativa la solidarietà che l’intera comunità sta dandoin questa difficile situazione. Non bisogna rassegnarsi alla vittoria del sistema senza fare nulla, continua il vescovo, che auspica in un Natale che porta la consapevolezza di una società nuova stretta e vicina agli operai.

Tutta la cittadinanza ha assistito alla messa alla Pernigotti. Nelle prime file non solo gli operai, ma si sono seduti anche i sindacati e il sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere. Commosso, il primo cittadino ha preso la parola per ringraziare il vescovodel suo grande dono per la città e anche agli addetti che sono in fabbrica da due mesi al freddo per difendere il loro posto di lavoro e il futuro del marchio nato a Novi Ligure.

I lavoratori mettono l’accento sulla differenza di questo Natale rispetto a quello degli anni precedenti: invece di esser a casa a cucinare per tutta la famiglia, quest’anno c’è l’incertezza riguardo al futuro. Quest’anno la famiglia si è allargata grazie alla grande solidarietà ricevuta dalla comunità. Ora si attende che qualcosa si muova, mentre continua il presidio della fabbrica anche durante le feste.

Intanto la proprietà turca si muove e cambiano i delegati incaricati della Pernigotti. Insomma, le manovre per decidere del futuro dell’azienda e del marchio di Novi Ligure entrano nel vivo. I fratelli Toksov vogliono vendere la fabbrica, sta a vedere a chi però.

È arrivata una proposta di acquisto da parte della Sperlari, altra industria dolciaria, che è interessata sia al marchio che allo stabilimento piemontese. La Sperlari ha promesso che manterrebbe l’attuale livello occupazionale e questo sarebbe ideale per gli operai che non sperano altro. Un’altra proposta è arrivata da un gruppo indiano, però.

La Sperlari di Cremona è controllata dal un gruppo tedesco Katjies International Gmbh e si occupa di produrre caramelle, torrone, torroncini, mostarda e simili. L’incontro tra i tedeschi e i turchi è fissato per il 4 gennaio, anche se non vi è la conferma ufficiale da parte dei proprietari turchi. Non ci sono invece ulteriori notizie in merito all’incontro con gli indiani.

piazza castello torino
La Torino che vuole andare avanti: tutti in piazza se la Tav non si fa

L’ex  sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino  è pronto a sfidare il governo sulla questione Tav, treno alta velocità che dovrebbe collegare Torino a Lione creando un nuovo corridoio strategico per lo sviluppo di tutto il nord ovest. Giachino è stato uno dei maggiori promotori alla manifestazione “Sì, Torino va avanti” dello scorso 10 novembre in piazza Castello a Torino, sostenendo l’importanza dell’opera non solo per il Piemonte, ma anche per le altre regioni italiane del nord ovest, tra cui Liguria con Genova e il suo porto.

Giachino lancia un ultimatum all’attuale ministro dei Trasporti Danilo Toninelli: se il governo dice No alla Torino – Lione, tutti scenderanno in piazza. Essendo questa un’opera doverosa per la crescita, che nell’ultimo trimestre si è frenata come dimostrano anche gli ultimi dati Istat. Se la fantomatica analisi costi – benefici, di cui ancora non si sa nulla dopo mesi e mesi, dirà No alla Tav, sono pronti a scendere in piazza, secondo Giachino, tutti quanti. L’intenzione è quella di chiedere ai sindacati di indire uno sciopero generale. Assieme a questa iniziativa, ci sarà la richiesta direttamente a Salvini, ministro dell’Interno e vicepremier bis, della crisi di governo.

Su Change.org Giachino ha lanciato la petizione Sì Tav che ha già raggiunto più di 106 mila adesioni. Inoltre, Giachino presiede anche l’assemblea Si lavoro – Si Tav, un comitato che si è di recente riunito per fare il punto dopo due anni di lavori. La manifestazione del 10 novembre ha dimostrato che non tutti sono contro la Tav, ma piuttosto che moltissimi vogliono quest’opera di vitale importanza per il futuro dell’intero Paese. Non ci si rassegna alla decrescita e il clima attorno a questa infrastruttura è cambiato moltissimo. In piazza Castello il 10 novembre c’era l’altra Italia: quella del lavoro e dello sviluppo. La Torino che cresce e genere migliaia di posti lavoro vuole la Tav e l’ha dimostrato scendendo in piazza.

L’impegno di Giachino e dei suoi è destinato a continuare fino a quando non otterranno quello che vogliono, cioè il riavvio del cantiere italiano per realizzare l’opera che collega Italia a Francia. È un’opera strategica per il rilancio dell’economia e del lavoro, continua Giachino che si dichiara anche pronto a incontrare il ministro del lavoro e sviluppo economico e vicepremier Luigi Di Maio e anche il ministro Toninelli.

Lo scopo sarebbe quello di far capire i benefici della linea Torino – Lione dato che non si sa chi sia stato chiamato a esporli nel tanto discusso documento di analisi costi – benefici. Questo documento fantasma non si sa bene da chi sia redatto, chi siano gli esperti chiamati a elencare i costi dell’opera e i benefici attesi nel futuro dato che Giachino e tutte le associazioni a favore dell’opera non sono state chiamate in causa. Il rischio che tanti temono è che si tratta di un documento di parte, redatto con lo scopo di arrivare alla finalità che i 5 Stelle vogliono, cioè non realizzare l’opera. La politica del confronto con chi ha posizioni diverse si basa sulle competenze e sui contenuti ed è la migliore arma contro il populismo.

Crowdestate.eu: opinioni, come funziona

Il sito Crowdestate.eu è innanzitutto tradotto in più lingue, tra cui ovviamente l’italiano, per facilitare gli investitori di tutto il mondo ad entrare in contatto con l’esperienza del crowdfunding real estate. La piattaforma è intuitiva e semplice da utilizzare, prevede inoltre, a seguito dell’iscrizione, una verifica dell’identità a tutela della sicurezza del proprio conto di investimento. Una volta aperto e verificato il proprio profilo si potrà iniziare a “scoprire” tutte le opportunità di investimento attivate divise per Paese; si potrà iniziare ad investire soltanto dopo aver aperto il proprio conto e depositato in esso i fondi necessari. Gli investimenti proposti sono corredati da descrizioni ed informazioni dettagliate sul ritorno di investimento garantito  e come detto in presentazione di articolo, ciascun progetto passa attraverso un processo di due-diligence molto scrupoloso e approfondito a garanzia di sicurezza per tutti gli investitori.

Parlando di due-diligence non si può non introdurre un’altra possibilità che Crowdestate mette a disposizione dei suoi utenti: la presentazione di progetti personali. Chi è dunque in cerca di una nuova fonte di capitale ed ha un buon progetto di investimento da sottoporre, può farlo attraverso un’area dedicata all’interno del sito (raggiungibile da qui); il progetto verrà valutato sempre attraverso il processo di valutazione interna e se ritenuto valido, verrà pubblicato in piattaforma.

Infine, su Crowdestate.eu, oltre a poter investire sul mercato immobiliare è possibile accedere anche ad opportunità finanziarie come azioni, obbligazioni ed altri strumenti del mercato valutario.

Opinioni positive per le campagne aperte a dicembre 2018

Per gli utenti italiani (ma ovviamente anche stranieri) è stata attivata appena qualche giorno fa una nuova campagna promossa da Weproperty riguardante il progetto di costruzione di alloggi da dedicare agli studenti di Milano. I primi alloggi messi a progetto si trovano in Via A. Meucci 25 (Milano) e hanno già raccolto quasi la metà del budget richiesto. L’investimento per coprire le fasi d’acquisto sarà finanziato al 75% dal crowdfunding per un ritorno annuo dell’11% sul capitale investito. Tutte le info su questo progetto immobiliare le trovate al seguente link: https://crowdestate.eu/it/opportunity/weproperty

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treno alta velocità torino lione
Tav, che pasticcio: meglio fare il punto della situazione

La situazione Tav Torino – Lione è praticamente fuori controllo, è arrivato il momento di fare il punto della situazione per capire a che punto è l’opera. In attesa della famosa analisi costi – benefici richiesta dal Ministro Toninelli che intanto ha bloccato tutte le grandi opere della penisola, vige una grandissima confusione.

Partendo dalle istituzioni, il governo è spaccato in merito alla Tav: la Lega si dice favorevole alle grandi opere, mentre i 5 Stelle sono contrari. Il partito ha ottenuto molti voti al nord proprio per la sua presa di posizione vicina alle popolazioni della Val di Susa contro la realizzazione della linea ad alta velocità. Il presidente della regione Piemonte, Sergio Chiamparino, è convinto che l’opera si debba fare perché ha una forte rilevanza strategica per lo sviluppo economico di tutto il nord. La sindaca di Torino, Chiara Appendino, invece è contraria, anche se è un po’ schiacciata dai più radicali del consiglio comunale che spingono per posizioni più dure.

Per quanto riguarda le associazioni, gli imprenditori sono preoccupati per i grossi ritardi nella realizzazione dell’opera che è indispensabile per entrare nel futuro. Gli agricoltori e le popolazioni sono contrari. Il loro è un problema di tipo ambientale: la linea ad alta velocità avrebbe un impatto enorme sul territorio che invece andrebbe tutelato così com’è.

Dall’altro lato, i francesi hanno già finito i lavori e attendono solo che il cantiere dal lato italiano riparta e concluda i lavori. L’Europa è ovviamente favorevole all’opera per cui ha anche già elargito fondi su fondi, che l’Italia dovrebbe restituire nel caso non completi il tunnel.

La situazione non è chiara nemmeno tra la popolazione. Da poco c’è stata una manifestazione auto organizzata da un gruppo di donne, ribattezzate madamine, che ha avuto un grandissimo successo. Infatti, moltissimi sono scesi in piazza a Torino senza simboli per dire a gran voce” Sì, Torino va avanti”. Altra storia è quella del gruppo No Tav è da anni che combatte contro la realizzazione del treno ad alta velocità, arrivando anche ad occupare i cantieri.

Insomma, una grande confusione e in tutto ciò spunta una nuova proposta del ministro dell’Interno e vicepremier Salvini: il referendum. Sarà un’altra sparata o si tratta di un’iniziativa che avrà seguito? Purtroppo, non si può dire perché questo nuovo governo del cambiamento ci ha abituati a uscite e proposte giornaliere che poi cadono nel dimenticatoio. I post, i tweet, i video, le dirette etc. sono una continua campagna elettorale di promesse che poi vengono puntualmente disattese. Questo crea una grande incertezza sulle reali intenzioni del governo che nel contratto di governo non hanno specificato la posizione ufficiale che arriverà solo dopo la famosa analisi costi – benefici. Potrebbe sembrare una buona idea, ma va detto che questa analisi è un altro punto poco chiaro: a chi stata commissionata? Quali sono i criteri per giudicare le opere?

 

 

I banchi da lavoro e poltrone retrò trovano nuova vita nella casa country chic

Il fascino del vintage è sempre una garanzia. Non è un caso che numerose abitazioni abbiano sposato questo stile e abbiano introdotto elementi dal sapore antico, trovati magari nelle case dei nonni. Il tocco vincente è quello che unisce con il giusto mix di pezzi moderni ed elementi vintage in un connubio perfetto. Il legno anticato e dal gusto retrò convive con superfici lisce e fredde. L’effetto? Assolutamente chic e originale. Nelle abitazioni si sta facendo spazio uno stile particolare e di grande impatto proprio grazie ai pezzi vintage o legati a contesti diversi che impreziosiscono le case con un tocco personale. Banchi da lavoro, lampade anni ’70, poltroncine retrò, sedie a dondolo, bauli spiccano accanto a pezzi moderni e un arredo sobrio e pulito. Un vecchio baule può trovare nuova vita diventando un tavolino da salotto originale. Nella casa country chic questi oggetti danno il meglio di loro. La casa country chic ha un sapore rustico e caldo, un luogo accogliente dove domina il legno. Chi ama questo stile dovrà essere capace di interpretare il legno in tutte le sue sfumature e accostare in modo sapiente materiali differenti, colori e decorazioni. Questo ritorno al passato rappresenta la voglia di recuperare l’autenticità e la solidità dei materiali ma anche il desiderio di attingere ai ricordi e riscoprire il gusto senza tempo della casa.

Banchi da lavoro, in cucina o all’ingresso

I banchi da lavoro possono davvero diventare dei preziosi alleati per l’arredo della casa country chic. Realizzare un angolo della casa impreziosito da un bancone è semplice. Basta un vecchio banco da falegname per creare un’area della casa dallo stile unico. I banchi da lavoro possono diventare delle soluzioni ideali per l’ingresso della propria casa. Basta scegliere il modello giusto per riempire nel modo giusto la parete e rendere il punto più interessante e con un tocco particolare. Interessante poi la scelta di inserire i banchi da lavoro al centro della cucina o del soggiorno. L’uso dei banchi da lavoro può davvero fare la differenza in un ambiente dallo stile country chic. Spesso questi modelli hanno dei ripiani o dei cassetti che possono rivelarsi utili in alcune stanze.

Poltrone anni ’70: il tocco segreto

Oltre ai banchi da lavoro, un altro elemento interessante da inserire nell’ambiente di casa è la poltrona retrò. In pelle oppure in tessuto simile alcantara, marrone cuoio o dai colori accesi, la poltrona anni ’70 rende unico e speciale ogni ambiente. Immaginatela in camera da letto in un angolo a dare colore e stile all’ambiente oppure in salotto per un effetto vintage particolare. Interessanti anche le fantasie dei tessuti che spesso proponevano motivi particolari. Inserire un elemento colorato e divertente aiuta a smorzare i toni neutri e i colori tipici della casa country chic.

Dove trovare gli arredi perfetti

Per arredare con gusto la propria casa in stile country chic si possono percorrere più strade. Se avete dei vecchi oggetti da recuperare potete affidarvi a un esperto oppure provare a sistemarli da soli. In alternativa ci sono numerosi mercatini vintage e fiere dove è possibile trovare pezzi molto rari e oggetti del passato ormai introvabili. Se cercate in uno dei tanti mercatini dell’antiquariato troverete sicuramente il pezzo giusto. Sul web si trovano numerosi siti che propongono pezzi vintage, inoltre anche sui social sono presenti numerosi gruppi dove gli utenti postano le foto degli arredi usati, trovati nelle soffitte o nelle vecchie case. Se invece volete acquistare modelli nuovi, è importante rivolgersi ad aziende specializzate in arredi per aziende e per settori specifici.

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Torna a Torino la Posta di Babbo Natale: l’iniziativa di Poste Italiane

Torna anche quest’anno a Torino la Posta di Babbo Natale: l’iniziativa di Poste Italiane che nella scorsa edizione aveva avuto un grandissimo successo. Tutti i bambini potranno scrivere la loro letterina a Babbo Natale: una vera e propria tradizione ormai, uno dei momenti più significativi di questo periodo di feste. A Torino però i più piccoli potranno anche imbucare la loro lettera nell’apposita cassetta e riceveranno anche una risposta del tutto personalizzata. La magia del Natale quindi si riaccende per tutti i bambini di Torino e provincia: si tratta di una bellissima iniziativa, che anche quest’anno è destinata a riscuotere un grandissimo successo.

Come spedire la letterina a Babbo Natale

I bimbi potranno preparare la loro letterina ma potranno anche imbucarla nella cassetta della posta di Babbo Natale. Questa si trova all’esterno dell’ufficio postale di via Alfieri, ma non è l’unico modo per far arrivare la propria missiva! Tutti gli uffici postali raccoglieranno infatti le letterine scritte dai bambini, ma attenzione perchè per ricevere la risposta è importante che vengano indicati chiaramente all’esterno della busta il nome e l’indirizzo completo del mittente.

Si tratta di un’iniziativa di Poste Italiane: sarà la società ad occuparsi della gestione delle lettere e dell’invio delle risposte personalizzate. Chi non avesse la possibilità di imbucare la letterina o chi l’avesse già scritta, potrà richiedere comunque la risposta andando sul sito web di Poste Italiane. Dovrà compilare l’apposita scheda entro il 13 dicembre, quindi non c’è da perdere altro tempo!

Una missione per tutti i bambini: aiutare la renna Matilda

Quest’anno tutti i bambini che invieranno la propria letterina a Babbo Natale saranno chiamati, direttamente da Santa Claus, ad una missione: aiutare la renna Matilda. La migliore amica di Babbo Natale infatti sta cercando di salvare tutti gli animali in via d’estinzione ed i bimbi potranno dare il loro contributo giocando. Su Google Play e Apple Store sarà possibile scaricare gratuitamente l’app dedicata appunto per questa missione.

Nella lettera di risposta di Babbo Natale saranno contenute tutte le istruzioni per aiutare la renna attraverso questo simpatico giochino. Ma non è tutto: i bimbi riceveranno anche una sorpresa ossia degli adesivi a tema ed il distintivo di “amico di Babbo Natale” da applicare sui vestiti.

Il Natale a Torino

Così, grazie anche a questa bellissima iniziativa di Poste Italiane, tutti i bambini potranno vivere la magia del Natale a Torino. Se per i più grandi i mercatini e la Mole Antonelliana illuminata a festa potrebbero essere sufficienti per entrare nel vivo di questa tradizione, per i più piccoli ci sarà la possibilità di inviare la propria letterina a Babbo Natale. Un’iniziativa che ormai anno dopo anno riscuote sempre più successo e che sicuramente anche in questo 2018 sarà accolta con grande entusiasmo soprattutto dai più piccoli.

Scrivere la letterina di Babbo Natale è un momento unico, ma ricevere anche una risposta direttamente da Santa Claus lo è ancora di più per i più piccoli, che si sentiranno in contatto diretto con il loro beniamino delle feste. Non c’è da perdere altro tempo quindi: tutti ad imbucare la letterina!

tweet salvini
Salvini anticipa in un tweet le operazioni contro la mafia nigeriana a Torino: è scontro con il procuratore Spataro

Il ministro dell’interno Matteo Salvini ha scritto in un tweet alcuni particolari in merito all’operazione in corso contro la mafia nigeriana. Il tweet ha fatto apparecchio discutere perché era uno “spoiler”che poteva mandare in fumo mesi e mesi di indagini. Il procuratore capo di Torino Armando Spataro è stato molto critico verso Salvini che, accusandolo di avere danneggiato le indagini in corso. Dopo le dichiarazioni online, arriva un comunicato della procura nella quale si legge che per il futuro si spera che non ci siano fughe di notizie, evitando il rischio di danneggiare le indagini in corso.

Verso le 9 del mattino il vicepremier leghista dichiarava con orgoglio via Tweeter l’arresto di 49 mafiosi a Palermo, fin qui tutto bene. Ringraziando le forze dell’ordine, Salvini continua dicendo che sono stati arrestati anche altri 15 mafiosi di origine nigeriana a Torino, assieme anche ad altri 8 spacciatori a Bolzano. Il ministro sottolinea come queste persone avessero permesso di soggiorno per motivi umanitari e clandestini. Insomma, il ministro è ancora in campagna elettorale secondo molti, sempre intento a farsi pubblicità in tutti i modi, anche quando le indagini non sono concluse.

Il procuratore Spataro replica con un comunicato stampa additando certe dichiarazioni fuori luogo su indagini che erano (e sono) ancora in corso. Inoltre, le dichiarazioni di Salvini sono imprecise: i 15 nigranti non sono stati arrestati, ma si stanno eseguendo delle ordinanze di custodia cautelare. La procura ci teine anche a sottolineare che le indagini non sono svolte dalle forze dell’ordine, le quali agiscono per la procura e giudiceincaricato delle indagini preliminari. Per nessuno degli indagati è indagato per associazione mafiosa. Inoltre, gli indagati non sono 15 e sono ancora in corso le ricerche di alcuni di loro.

È proprio in merito a quest’ultimo passo che c’è stata un’anticipazione online, rischiando di avvertire proprio quelli che ancora sfuggivano alla cattura, i quali potevano allontanarsi dalla zona calda. il tweet di Salvini, dice il comunicato, viola le prassi e le direttive vigenti tra gli organi giudiziari e la polizia giudiziaria in merito alla diffusione dei dettagli delle indagini. Contenuti, modalità e tempi sono sempre concordati per evitare proprio questi fatti. Le informazioni di interesse pubblico devono esser sobrie e rispettare i diritti di chi è indagato, qualunque sia il reato contestato. È prerogativa dei titoli dell’azione penale divulgare tali notizie, solo quando esse sono concluse.

Al comunicato stampa della procura di Torino segue un video messaggio di Salvini che si difende dicendo che lui ha tweetato molto dopo gli arresti. Il numero uno del Viminale aggiunge che se Spataro è stanco, può andare in pensione e lasciare il posto ad altri, giudicando come inaccettabile tale comunicato. Non si può infatti, secondo il numero uno della Lega, dire che il ministro dell’Interno compromette arresti e indagini. Meglio pensare prima di aprire bocca, sente nel video (da che pulpito!). Il video scatena ulteriori polemiche tra i togati del Consiglio Superiore della Magistratura e non solo.

 

Di cosa si occupa un avvocato civilista e perché contattarlo

L’avvocato è fondamentale in quanto il suo lavoro è quello di difendere a far valere i diritti di una o più persone coinvolte in una questione tra civili. Anche le piccole, medie e grandi aziende hanno sempre bisogno di almeno un avvocato. Nel campo del diritto potete trovare due grandi settori, quella dove prestano servizio gli avvocati penalisti (diritto penale) e l’altra dove sono gli avvocati civilisti (diritto civile).

L’avvocato civilista (che è appunto la branca di cui parliamo oggi) viene assunto per risolve numerosi problemi. I contenziosi civili possono essere molti. Ma per semplificarvi le cose vi mostriamo proprio qui sotto per cosa potete contattare tale professionista, come un avvocato civilista di Padova per esempio.

Avvocato civilista: cosa offre?

L’avvocato civilista offre una lunga serie di servizi che possono fare al caso vostro in diverse situazioni. Vediamo quali sono i principali.

Recupero crediti

Facendo alcuni esempi è più facile capire questa tipologia di servizio legale offerto dai civilisti Dovete recuperare una somma di denaro e questa persona si rifiuta o temporeggia, in modo tale da portare la questione quasi a svanire? Anche per la consulenza legale verso banche e aziende può essere richiesto il servizio di questa figura professionale.

Infortunistica stradale

In questo ambito un avvocato può aiutarvi sugli incidenti stradali in cui sono stati coinvolti veicoli. Ma anche se parliamo di danni a persone vi occorre un avvocato civilista. Infatti è presente per i danni morali, danni fisici (invalidità temporanea, permanente…), danni a cose, danni che si ripercuotono sul lavoro etc. Insomma la lista è lunga, questi sono solamente alcuni dei servizi svolti.

Diritto familiare

Il diritto familiare, anche in questo caso c’è tanto da fare per gli avvocati. Esempio, vi serve assistenza legale per un accordo pre-matrimoniale? Il coniuge non rispetta il pagamento degli assegni di mantenimento? Oppure c’è un qualunque problema che riguarda l’affidamento dei figli? Anche parlando di successioni ereditarie nella maggior parte dei casi è necessario un avvocato civilista. Inoltre sempre più frequenti i casi di stalking, vale a dire quando una persona viene presa di mira, perseguitata, intimorita se non peggio.

Diritto condominiale

In altre parole tutte le cause che riguardano un condominio. Quindi, litigi tra condomini (musica troppo alta, schiamazzi notturni e non solo), fare capire e rispettare il Regolamento Condominiale, gestione del condominio, recupero di rate condominiali perché non saldate entro la data etc. Rientrano anche la cause tra vicini, quindi non più delle stesso condominio. Esempio, vi siete rifiutati di potare la i rami dell’albero che entrano nel giardino accanto.

Lavoro

In ambito lavorativo possono nascere non pochi contenziosi legali. Per esempio straordinari non retribuiti, quindi lavorate più ore ma senza che queste siano presenti in busta paga. Oppure licenziamenti, ritardo nel ricevere lo stipendio, questi casi generalmente quando le cose vanno troppo per le lunghe.

Ma c’è molto altro da dire. Per esempio nelle cause tra società e fornitori ogni giorno vengono registrate. Magari non avete pagato il fornitore e quest’ultimo assume un avvocato, oppure si parla di liti tra soci, clienti etc.

Ristrutturare il bagno: i pavimenti più belli

Ci sono moltissime possibilità per rifare il pavimento del bagno per uno stile tutto nuovo.

Il cemento: una novità assoluta

La novità assoluta in merito ai pavimenti per il bagno e non solo è il cemento. Il classico cemento grigio per costruzioni può esse riutilizzato come pavimentazione. Basta lisciarlo e smaltarlo per rendere la superfice perfetta. Si stende in uno strato unico e non servono altre rifiniture. È indispensabile che la soletta sottostante sia perfetta e senza imperfezioni altrimenti il cemento poi si crepa. L’effetto finale è bellissimo e molto moderno.

La resina: una superfice unica

Si può usare allo stesso modo del cemento la resina. Anche questa pavimentazione sarà una superfice unica, ma ha un certo colore che dipende dai gusti. È facile da pulire, bello da vedere e non si rovina. Avere una superfice unica smette di rendere meno angusti i bagnetti più piccoli: senza divisioni create da piastrelle o listelli di finto legno, la superfice sembra più grande.

Le piastrelle: un classico

Per i pavimenti del bagno ristrutturato si possono sempre utilizzare le classiche piastrelle che sono un prodotto molto valido. Ci sono piastrelle di tutte le forme e fantasie pere trovare quelle che permettono di riprodurre sottile che si aveva in mente. Oggi le piastrelle si usano grandi e piatta ma ci sono anche bagni con piastrelle più piccole per uno stile più retro.

Il finto legno: in laminato o anche pvc

Esiste anche la possibilità di avere il legno in bagno senza alcun problema di umidità. Il trucco è scegliere dei pavimenti resistenti all’acqua. Ci sono oggi dei pavimenti in finto legno che riducono le bellissime venature per prodotto naturale realizzati però con il pvc o il laminato che è ricoperto da uno stari vinilico. Sempre plastica insomma. È un pavimento che può avere anche effetti particolari come l’anticato, lo sbiancato o anche il colorato senza costare di più, anzi si risparmia molto rispetto al parquet in legno vero.

Per avere informazioni aggiuntive, vai sul portale dedicato www.ristrutturazionebagno-roma.it

mole torino
Torino come Parigi: la Mole Antonelliana si veste a festa

Iniziano le celebrazioni per festività natalizie e del nuovo anno a Torino, con il suo monumento simbolo illuminato da una nuova tecnologia.

La Mole Antonelliana illuminata di blu

In occasione delle celebrazioni del Natale e dell’anno nuovo, la città di Torino ha voluto fare qualcosa di speciale. Ispirandosi alle coreografie di luce che accendono tutte le sere al Tour Eiffel di Parigi, Torino ha deciso di fare lo stesso con il monumento simbolo della città: la Mole Antonelliana. Per l’edificio che ospita anche il Museo del Cinema, sono servite ben 2500 lampadine stroboscopiche a ledmesse su tutta la cupola e l’appuntita guglia. Il nome di questa tecnologia si chiama Iren. La luce blu intermittente che crea giochi di luce mette in risalto l’architettura della Mole, una costruzione del 1863. Si chiama Mole perché era l’edifico più alto dell’Europa e Antonelliana in onore del suo architetto Alessandro Antonelli.

La cerimonia di accensione con la sindaca

All’accensione ufficiale era ovviamente presente la prima cittadina della capitale sabauda, Chiara Appendino. Ad assistere all’accensione della Mole con la sindaca c’era anche il presidente di Iren Paolo Peveraro. La sindaca ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti, dicendo che è stato un lavoro molto importante e di completo cambiamento rispetto all’anno precedente. La tecnologia Iren mette insieme due punti fondamentali per la giunta torinese: l’illuminazione a festa del monumento simbolo della città con la sostenibilità ambientale.

La nuova tecnologia Iren

La nuova illuminazione sviluppata da Iren ha rimpiazzato i vecchi proiettori. Le apparecchiature messe in cima alla Mole sono 43, tutte led ad alta potenza. È possibile comandare l’illuminazione del simbolo della città a distanza in remoto grazie al collegamento con la fibra ottica. L’installazione di queste lampade di ultima generazione è stato possibile solo grazie all’intervento di un team di alpinisti. Con l’aiuto di corde e altre attrezzature tecniche, gli specialisti delle installazioni ad alta quota sono riusciti a posizionare tutte le sfere luminose come previsto dal progetto. I nuovi proiettori della Mole garantiscono non solo una migliore resa luminosa, ma aiutano a risparmiare energia elettrica. Infatti, si tratta di dispositivi a risparmio energetico che funziona con il 50% in meno dell’energia utilizzata dai vecchi proiettori.

Peveraro dive che per Iren è un appuntamento importante occuparsi dell’illuminazione della Mole Antonelliana. Dopo il Natale 2017, Iren ha deciso di proporre all’amministrazione ulteriori cambiamenti per la città del futuro, prestando sempre più attenzione all’ecologia. Dopo ben 111 anni di presenza di Iren a Torino, questo è il progetto che corona una visione comune per il futuro della città.

Non solo a Natale…

Infine, un’ultima notizia: la nuova illuminazione Iren resterà attiva anche dopo le feste natalizie, per illuminare le serate torinesi, proprio come fa la Tour Eiffel a Parigi.