Spettacolo con i droni per San Giovanni a Torino: un vero successo

Novità quest’anno a Torino dove si è deciso di festeggiare la festa di San Giovanni con un tecnologico spettacolo di luci con i droni invece dei tradizionali fuochi di artificio. Pare che l’idea abbia convinto i moltissimi che si sono riversati in piazza per lo spettacolo, primo in Italia, per il quale sono state previste imponenti misure di sicurezza.

Tutti con il naso all’insù

Quest’anno niente fuochi di artificio ma per la festa di San Giovani a Torino è stato pensato uno show hi-tech con duecento droni, durato ben 12 minuti, trascorsi con il naso all’insù per le 35 mila persone in piazza Castello. Sulla musica dei torinesi Subsonica, i droni si alzano in volo e disegnano delle forme: prima delle costellazioni per poi invece stupire con forme più elaborate come un toro, l’uomo vitruviano, la mole antonelliana, la mitica Fiat 550 e altri simboli della città.

Alle ore 22 si ritrovano nella raccolta piazza Castello 30 mail persone e ne arrivano ben altre 5 mila prima delle chiusura dei varchi un quarto d’ora dopo. I posti disponibili finiscono e sono davvero in molti a restare fuori. La novità dei droni è il motivo di così tante gente che vuole assistere, molta di più rispetto a quella presenta allo show psicotecnico dell’anno precedente. Un po’ di rabbia tra chi è rimasto fuori ma i segnali che arrivano da fine serata sono due: la città di Torino vive ed è viva anche di notte con eventi pensati per i cittadini. In secondo luogo, c’è  l’interesse di Intel, colosso informatico, che ha scelto proprio Torino come primo test sul campo di questa nuova tecnologia guidata da un solo computer.

Le imponenti misure di sicurezza

Dopo gli incidenti dell’anno scorso in piazza San Carlo, dove era stato allestito un maxi schermo in occasione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, quest’anno per lo show show hi-tech sono state perviste diverse misure di sicurezza. La prima misura introdotta è stato il numero chiuso: una volta raggiunte le 35 mila persone all’interno di piazza Castello, ne è stato vietato l’accesso da parte delle forze dell’ordine. Uno dei problemi che è stato riscontrato nel caos di piazza San Carlo era l’eccessivo numero di persone presenti in piazza, la quale non ne poteva contenere così tante. I disagi, gli indicenti, i feriti e anche il decesso di una ragazza, Erika Pioletti, sono imputabili, secondo gli inquirenti, alla calca creatasi dalle troppe persone in panico che correvano via dalla piazza, dove non erano nemmeno state previste le necessarie vie di fuga.

Vietati anche i contenitori di vetro, come le bottiglie che potevano esser solo di plastica. Vietato anche l’accesso agli ambulanti che in occasione delle finale di Champions League in piazza San Carlo avevano venduto moltissime bottiglie di birra in vetro. Queste sono poi state gettate a terra creando uno strato di vetri rotti che ha causato il ferimento di oltre 1500 persone travolte dalla folla e finite per terra.

Come curare il pozzo nero: a che cosa fare attenzione

Il pozzo nero o anche la fossa biologica serve in assenza di un collegamento diretto alla rete fognaria. In moti luoghi, la rete è poso sviluppata e allora l’unica soluzione per lo scarico delle acque reflue è interrare una cisterna dove vengono fatti confluire tutti gli scarichi. Pe poter far sì che il pazzo nero funzio al meglio e non si debba chiamare spesso per un autospurgo Roma prezzi è ben seguire alcuni consigli su che cosa non introdurre nello scarico.

Come prima cosa, va detto che chi ha un pozzo nero dovrebbe evitare di buttare nel wc anche la carta igienica. Questa andrebbe raccolta in un cestino che viene messo appositamente in bagno. In alternativa, si può risolvere la questione preferendo della carta igienica solubile che si scoglie a contatto con l’acqua in modo da no creare massa all’interno del pozzo nero.

Inoltre, è importante imparare a usare bene l’acqua, evitando di usarne troppo altrimenti il pozzo si riempie troppo velocemente. È consigliabile utilizzare cicli ecologici per lavatrice e lavastoviglie, preferire la doccia al bagno e fare attenzione a non lasciare aperto inutilmente il rubinetto dell’acqua.

Per non avere problemi con il pozzo nero, è importante evitar di introdurre nel pozzo qualsiasi tipo di oggetto estraneo che va a riempire la cisterna che dovrà esser svuotata prima del previsto. Si tratta di prodotti come pannolini, dischetti per il trucco, salviette profumate, assorbenti, coton fioc, tovaglioli, spazzatura e anche mozziconi di sigaretta. Lo scarico del wc non è un cestino dove buttare le cose, soprattutto se si ha un pozzo nero che va trattato con il massimo riguardo.

Anche prodotti come il cibo avanzato non va buttato nel wc, onde evitare di avere problemi che richiedono l’intervento della ditta di autospurgo prezzi Roma per lo svuotamento. Spesso ad usare male il pozzo nero e gli scarichi ci sono problemi di risalita di cattivi odori in casa che spesso segnalano un pozzo un po’ troppo pieno.

Percorso psicologico: quando serve e come viene strutturato

Quando rivolgersi allo psicologo

Il bisogno di andare dallo psicologo deve venire da sé stessi poiché andarci obbligati può non esser molto produttivo. Ci si rivolge a uno specialista quando si affronta un periodo difficile come un lutto, un divorzio o anche per sitanti più permeanti come difficoltà sociali, disturbi alimentari, situazioni di panico e ansia, fobie, dipendenze, problemi di gestione della rabbia, difficoltà sociali, disturbi del sonno, disturbi ossessivo compulsivi etc.

Le caratteristiche del percorso

Il percorso terapeutico che lo psicologo Trento predispone ha lo scopo di creare una relazione positiva con il paziente, il quale si fida dello specialista riuscendo così ad aprirsi e a parlare dei suoi sentimenti più intimi. La persona che ha chiesto aiuto si deve sentire accettata e al sicuro per poter intraprendere una approfondita analisi dei suoi problemi. Per poter arrivare a una elaborazione del suo disagio, lo specialista pilota l’analisi e la conversazione ponendo delle specifiche domande, sempre astenendosi dal dare giudizi morali o consigli sul da farsi. Un nuovo punto di vista sugli eventi che provocano sentimenti negativi come il senso di colpa, è lo scopo della terapia che deve far ritrovare autostima, fiducia in sé stessi e serenità.

Lo psicologo Trento punta a far lasciare i pesi del passato che non consentono alla persona di vivere con serenità il presente, liberandosi finalmente di ogni genere di giudizio interno o esterno, ansie e paure, fobie e timori. Questo risultato è possibile solo con strumenti clinici, cioè senza farmaci, come l’autovalutazione e l’autosservazione che portano a una nuova immagine di sé.

La terapia psicodinamica utilizza strumenti tradizionali come il libero dialogo del paziente, l’analisi dei sogni, l’analisi delle fantasie. In questi momenti la persona può ritrovare una nuova verità, cioè avere una rilettura del suo vissuto.  Chi è alla ricerca di sé stesso, troverà questo percorso terapeutico molto valido e di grande aiuto poiché il vissuto viene visto da un altro punto, riuscendo ad evidenziare in modo diverso gli avvenimenti.

Cuffie Bluetooth per PS4 e consolle: come sceglierle

Vuoi acquistare delle (nuove) cuffie Bluetooth da utilizzare quando giochi con la tua PS4? Rispetto a qualche anno fa, per fortuna, il mercato ti offre molta più scelta e soprattutto molti più prodotti con un rapporto qualità-prezzo decisamente migliore. Se c’era uno svantaggio che i player più esigenti lamentavano rispetto a questo tipo di cuffie, fino a non molto tempo fa, era infatti una qualità del suono non paragonabile ad altre tipologie di accessori per consolle: ciò significava un’esperienza di gioco decisamente impoverita. I brand del settore, però, sembrano aver investito ora in nuovi materiali, nuovi design, nuove tecnologie soprattutto che ne rendono le performance ottimali. Per approfondire e confrontare caratteristiche tecniche dei diversi modelli che esistono in commercio, cosa molto utile se ti trovi appunto nella fase di scelta delle tue cuffie per PS4, ci sono così diversi siti dove puoi trovare anche recensioni e consigli di appassionati e di altri gamer che le abbiano già provate. Quelle che seguono sono, in ogni caso, delle considerazioni che sarebbe opportuno facessi.

Cosa c’è da sapere prima di acquistare delle cuffie per PS4

  • Il budget che hai a disposizione, prima di tutto. Comprare delle buone cuffie Bluetooth per la PS4, o le consolle più in generale, potrebbe richiedere una spesa non indifferente. Se è vero infatti che se ne trovano in giro anche di modelli che costano poche decine di euro e che approfittando di promozioni e sconti speciali si può risparmiare un po’, è vero anche che si può arrivare a spendere diverse centinaia di euro per un prodotto top gamma. La disponibilità economica, insomma, dovrebbe fare il pari con una serie di considerazioni rispetto all’uso che farai dell’accessorio: se sporadico o non essenziale per la tua esperienza di gioco (non tutti i videogame richiedono infatti di dare importanza al canale audio) puoi tranquillamente accontentarti di un prodotto buono di qualità e non esagerato nel prezzo.
  • La durata della carica e le performance delle cuffie. Come si accennava, i modelli più recenti di cuffie Bluetooth e wireless hanno risolto problemi come una carica che durava troppo poco e che rischiava di interrompere più volte la sessione di gioco o una resa sonora che era imperfetta, quando non addirittura fastidiosa. Per approfondire le caratteristiche dei modelli che ti interessano (ed evitare brutte sorprese dopo l’acquisto!), una buona idea sarebbe leggere e confrontare le schede tecniche, sempre tenendo conto del fatto che qualità e resa di gioco potrebbero innalzare il prezzo.
  • La comodità, infine. Soprattutto se sei un gamer di lungo corso, se ami giocare con le saghe o ti piacciono le sessioni collettive potresti ritrovarti a indossare le cuffie per Playstation per molte ore consecutive. Per questo è importante che siano comode, che non stringano sulla testa ma allo stesso tempo non scivolino, che si adattino perfettamente al tuo orecchio e che siano realizzate anche in materiali dei più moderni, in grado di combinare la massima resa con il più totale comfort – è importante, per esempio, che non ti facciano sudare e che siano completamente anallergiche.
La dieta per il colon irritabile: che cosa mangiare e cosa evitare

La sindrome del colon irritabile è provocata da un’alternazione del sistema nervoso che non riesce a coordinare correttamene i periodi di contrazione e rilassamento delle mucose digestive, creando problemi o di stipsi e costipazione o di diarrea e urgenza di evacuare. Agire sul sistema nervoso non è possibile e allora l’unica cosa da fare è assumere uno stile di vita regolare e fare attenzione anche a che cosa si mangia. È vero che tra le cause della sindrome del colon irritabile non ci sono direttamente i cibi consumati ma è pur sempre vero che hanno una certa correlazione con la comparsa.

Perché tenere un diario alimentare

Chi ha diversi episodi di malessere gastrointestinale nel corso dei mesi, farebbe bene a tenere un diario alimentare e segnare tutto quello che mangia per verificare se ci sono alcuni cibi che scatenano i problemi intestinali. Dopo aver fatto questo lavoro per un paio di settimane, si può riuscire a trovare alcuni cibi da mettere al bando. Il diario alimentare è anche spesso consigliato dai medici per poter trovare cause più precise oltre allo stress e all’affaticamento mentale. Purtroppo, non ci sono cibi da evitare comuni a tutti i pazienti, perciò è necessario un paziente lavoro di esclusione e inserimento degli alimenti per poter capire quale sia il reale effetto sull’intestino e sul transito intestinale. Potrebbe essere utile eseguire un test sulle intolleranze alimentari per poter escludere che sia questa la causa del malessere generalizzato a livello intestinale.

Quali sono i cibi da evitare

Le persone soffrono di questa sindrome hanno indicato come rischiosi ci sono i latticini, sia latte crudo ma anche formaggi a più lunga stagionatura. Lo yogurt invece potrebbe non esser un problema poiché i batteri che vi sono contenuti hanno già digerito il lattosio, il quale spesso è la causa i problemi digestivi. Altri alimenti a cui fare attenzione sono caffè, the e anche le spezie che pare producano movimenti intestinali involontari che possano alterare il normale transito provocando stipsi o anche diarrea. Anche la marmellata, i dolcificanti e alcuni frutti come pesce, pere e prugne possono essere nemici del colon. Pare che anche le verdure come cavoli, carciofi, spinaci, cipolla, rucola, cetrioli, sedano posano irritare la mucosa intestinale e avere conseguenze spiacevoli. Il rischio è anche indiretto perché il consumo di cibi che provano sete può far apparire i sintomi legati alla sindrome perciò meglio limitare il consumo degli insaccati, per esempio.

Quali cibi sono benvenuti

Gli alimenti che invece possono esser consumati senza problemi sono quelli ricchi di fibre alimentari che aiutano il transito intestinale. L’acqua naturale è da bere in grandi quantità, soprattutto se si è affetti da diarrea che fa perdere molti liquidi. sì a pena e cereali integrali che aiutano a distendere il colon irritato poiché rendono le feci più umide e aiutano molto in caso di stipsi e costipazione. Maggiori dettagli sulla dieta de seguire inca so di colon irritabile sono sul portale dedicato www.colon-irritabile.com .

Torino 2026: torneranno i giochi olimpici invernali?

È bufera al comune della città di Torino in merito alla candidatura ufficiale del capoluogo piemontese per i giochi olimpici invernali 2026. La maggioranza si spazza e la sindaca Appendino perde il consenso dei suoi ma trova l’appoggio del PD.

La sindaca di Torino Chiara Appendino perde il consenso di ben 5 consiglieri penta stellati che ritengono inaccettabile il suo continuo dietrofront sulla questione olimpiadi invernali previste per l’anno 2026. Nel comunicato si legge che 5 esponenti della maggioranza 5 Stelle, Daniela Albano, Viviana Ferrero, Damiano Carretto, Marina Pollicino e Maura Paoli, trovano troppo scarso il pre dossier olimpico che dovrebbe essere approfondito ulteriormente con studi di tecnici, anche critici nei confronti delle opere da realizzare. Altro punto che fomenta l’ostruzionismo dei consiglieri M5S è l’insufficiente ricerca di fondi privati per sostenere i costi della costruzione degli impianti sportivi.

Già responsabili di non aver fatto raggiugere il numero legale per far passare la prima mozione pro olimpiadi invernali Torino 2026, i cinque consiglieri questa volta non sopportano la mal organizzazione per un evento del genere. La sindaca, dopo il doppio incontro con i consiglieri di maggioranza prima e con i sindaci dei comuni coinvolti direttamente nelle olimpiadi poi, annuncia la volontà di affidare il per dossier a ad Alberto Sasso. La figura dell’archi star è stata individuata dal fondatore del Movimento Beppe Grillo ma i dissidenti del comune di Torino non ci stanno e commentano come irricevibile la proposta che arriva troppo tardi per esser pronti alla presentazione ufficiale della candidatura della città al Coni e al Cio tra un mese. Gli studi di fattibilità degli impianti sportivi e dell’intero evento olimpico richiedono, secondo i 5 consiglieri dissidenti, un maggiore approfondimento perché possano esser considerati validi ed esaustivi. Il documento preparato frettolosamente nel giro di appena un mese non sarebbe in grado di evidenziare tutte le criticità e i punti deboli, prosegue il comunicato congiunto dei penta stellati che remano contro la sindaca.

Soddisfatti i sindaci del territorio che sostengono la candidatura ma resta un nodo importante da sciogliere: i fondi per le opere. Per ora pare che la maggior parte, ben 1 miliardo di euro secondo le prime previsioni, debbano provenire da finanziamenti statali, mettendo in difficoltà il nuovo governo giallo verde, che ha già dei grossi problemi di cassa. Le difficoltà nel trovare le coperture economiche per finanziarie alcuni progetti promessi durante la campagna elettorale non sono di certo un segreto. Il rischio è che la ricerca della copertura finanziaria per le olimpiadi a Torino 2026 non rientri nelle proprietà del neo governo grillino – leghista. È proprio verso il governo centrale di Roma che i 5 dissidenti torinesi guardano nella speranza che arrivi lo stop definitivo al progetto, ribadendo che un mega progetto come le olimpiadi invernali del 2026 debba esser poggiato su basi più solide. Giorgetti, braccio destro di Salvini oltre che sottosegretario alla presidenza del Consiglio, pare però favorevole e cercare tale compromesso, mettendo sul tavolo un possibile asse Torino – Milano.

 

Oroscopo cinese: scopri qual è il tuo segno!

L’oroscopo cinese è completamente differente da quello a cui siamo abituati nella cultura occidentale, ma non per questo risulta meno interessante! Basato su 12 anni ciclici, al posto dei segni zodiacali l’oroscopo cinese contempla degli animali, che dal punto di vista simbolico costituiscono dei simboli fondamentali nella cultura cinese. Troviamo quindi il topo, la tigre, la lepre, il bue, il drago, il serpente, il cavallo, la capra, la scimmia, il gallo, il cane e il maiale. Riuscire a scoprire qual è il tuo segno nell’oroscopo cinese è davvero facilissimo: basta, infatti, che inserisci la tua data e l’anno di nascita (per calcolarlo online puoi andare su questa pagina dedicata all’oroscopo cinese).

Vediamo quali sono le caratteristiche principali di alcuni segni (o animali).

Il topo (1936, 1948, 1960, 1972, 1984, 1996, 2008)

I nati sotto il segno del topo hanno un carattere forte e intraprendente, ricco di fascino e in grado di attirare a sé amicizie importanti e partner affidabili. In gioventù amano esplorare il mondo, viaggiare e fare nuove esperienze, mentre con l’avanzare dell’età iniziano a diventare più seri e dimostrare una grande saggezza. Il topo riesce a rimanere lucido anche nei momenti più difficili e, quindi, è in grado di superare le difficoltà in modo ottimale: questo è un aspetto che lo aiuta moltissimo anche in campo lavorativo.

Il bufalo/bue (1937, 1949, 1961, 1973, 1985, 1997, 2009)

Il segno del bue (o del bufalo) è caratterizzato da un’incredibile precisione: le persone che sono nate in questi anni sono particolarmente metodiche e puntigliose, non si sbilanciano mai troppo e mantengono sempre una certa serietà. Non sopportano essere disturbati e sono decisamente prevedibili, ma la loro capacità di concentrarsi rappresenta un valore che possono sfruttare anche in campo lavorativo, riuscendo a ottenere anche posizioni di prestigio.

La tigre (1938, 1950, 1962, 1974, 1986, 1998, 2010)

I nati nel segno della tigre sono persone grintose e dotate di una grande leadership. Fortunati e intraprendenti, rischiano di prendersi troppo sul serio e di sopravvalutare le proprie capacità. Sono persone molto competitive e, per questo motivo, potrebbero risultare in alcuni casi anche antipatiche, ma quando riescono a conquistare la fiducia di qualcuno, raramente deludono le aspettative.

La lepre (1939, 1951, 1963, 1975, 1987, 1999, 2011)

Il segno della lepre è caratterizzato da un grande spirito altruistico e quindi le persone che sono nate in questi anni sono generalmente molto amate. Romantiche e idealiste, hanno un unico grande difetto: sono spesso pessimiste e questo compromette alcune delle loro scelte. I nati sotto il segno della lepre non amano allontanarsi troppo dal proprio habitat naturale e dai loro affetti: sono molto legati alla famiglia e, per stare bene, hanno bisogno di sentirsi all’interno del proprio nucleo.

Il drago (1928, 1940, 1952, 1964, 1976, 1988, 2000, 2012)

Le persone nate negli anni del drago sono molto sicure di se stesse, determinate e spesso anche un po’ ciniche. Dotate di una forte leadership, amano sentirsi al centro dell’attenzione e dare prova della loro intelligenza ma spesso rischiano di rendersi antipatiche perché non sono in grado di accettare le sconfitte.

La situazione economica nella regione Piemonte: che cosa dicono i dati? Quali sono i possibili sviluppi futuri?

Sono usciti gli ultimi studi che fotografano la situazione economica nella regione Piemonte. I dati emessi dalla Banca d’Italia, sono positivi in quanto la buona salute dell’economia della regione pare consolidata anche se persistono delle criticità, come confermato oggi nella conferenza che presenta lo studio oggi a Torino.

La ripresa che si è vista in tutta la penisola, è stata raggiunta anche qui in Piemonte e uno dei dati più positivi riguarda l’occupazione che è salita dello +0,5%. Oltre a questo dato positivo, vanno però evidenziate le criticità che rappresentano un’occasione per migliorare ulteriormente la situazione e avere una crescita stabile. Lo sviluppo dell’economia del Piemonte è frenato da quella che viene chiamata come la produttività del lavoro peggiore. Significa che ci sono delle debolezze nel terziario e nel capitale umano soprattutto. Lo studio ha evidenziato che è diminuita da parte delle imprese qui presenti la richiesta di lavoratori laureati, rispetto alla media delle altre ragioni del nord Italia. Altro fattore da tenere presente è l’invecchiamento della popolazione e degli impiegati, evidenziando un problema che si riscontra a livello nazionale: occupati molto in là con l’età e pochi invece i giovani impiegati che restano tra le file di chi cerca un’occupazione.

Per quanto riguarda il settore manifatturiero, la produzione cresce del +3,5% in tuti i settori, tranne nei trasporti. Bene le esportazioni, trainate ovviamente dai classici settori dell’alimentare e vitivinicolo. Per pubbliche in calo, come tutto il settore delle costruzioni. Il turismo si conferma un settore trainante per l’economia piemontese e infatti registra una crescita.

Il caso Comital

Rischi per la tenuta dell’economia piemontese arrivano anche dal fallimento della Comital. A poche ore dalla diffusone dell’ultimo studio che fotografa la situazione economica in regione, il tribunale di Ivrea dichiara la Comital di Volpiano fallita definitivamente. Sono la Fiom e la Cgil a rendere nota questa notizia che risulta tragica per tutti i lavoratori che speravano nell’arrivo di un’offerta che potesse risollevare le sorti dell’azienda.  110 sono i dipendenti che erano occupati presso la Comital che opera nel settore della lavorazione dell’alluminio.

La Fiom fa sapere che i giudici di Ivrea hanno rigettato l’idea della continuità produttiva, unica soluzione in grado di mantenere l’azienda attiva, seppur solo in parte. I vertici Fiom sono molto armeggiati della decisone dei giudici che hanno condannato 110 ex dipendenti a diventare disoccupati; forza lavoro che si ritrova in una situazione drammatica che sono stati tutelati dalla cassa integrazione fino al mese di novembre, momento in cui la situazione è precipitata del tutto. In un periodo in cui tra i temi principali c’è il lavoro e il sostegno alla crescita economica nonché la situazione dei lavoratori, pare assurdo che i giudici prendano questa decisione, che i vertici dei sindacati spingeranno a riconsiderare.

Come evolve l’economia del Piemonte dopo l’ennesima chiusura di grandi fabbriche che potevano invece ancora avere un futuro, lo vedremo dei prossimi studi che verranno emessi nei prossimi mesi.

 

Realizzare un biglietto da visita speciale per distinguersi

Il biglietto da visita è un prodotto necessario in ambito professionale per mantenere un’aria distinta e per mostrarsi persone serie e professionali. Appuntare numeri e nominativi su un foglietto di carta qualunque, infatti, può davvero sembrare scortese e inopportuno. Proprio per questo motivo è bene procurarsi dei biglietti da visita di qualità, curati nei dettagli e soprattutto corretti.

I biglietti da visita non sono tutti uguali, ma ce ne sono di diverso tipo. Quando si ha a che fare con tanti professionisti trovarsi con tante scartoffie fra le mani è un attimo e per questo è facile che il proprio biglietto si confonda fra la massa. Un biglietto da visita originale e particolare, invece, verrà ricordato sicuramente e rimarrà impresso alla persona a cui viene consegnato.

In un mondo dove la competizione è alta, come quello del mondo del lavoro in crisi, avere un biglietto da visita d’effetto è importante, anzi forse il più importante per un professionista che desidera spiccare sul mercato. Come ogni strumento di marketing, anche questo bigliettino deve essere realizzato tenendo conto dei parametri promozionali tradizionali, arricchendolo tuttavia con un qualcosa in più.

Com’è fatto un biglietto da visita che si distingue

Il classico biglietto da visita rettangolare bianco e nero ormai è superato e, dal momento che la maggior parte di quelli che vengono consegnati secondo le statistiche finiscono cestinati, è bene rinnovarsi e guardare al futuro. È ovvio che questo prodotto sarà diverso anche in base al tipo di professione svolta: il biglietto di un clown professionista, non sarà quello di un massaggiatore e nemmeno questo di un avvocato.

A ognuno il suo, sicuramente, ma in tutti i casi c’è sempre la possibilità di essere originali in qualcosa. Se non saranno i colori, potranno essere le forme: la forma rettangolare tradizionale non è infatti l’unica esistente. Molto di moda, per esempio, è la forma quadrata, anche se riduce le informazioni riportate. Per distinguersi è anche possibile, tuttavia tenere la forma classica, che costa anche meno, giocando su carattere e colori.

Se la vostra azienda ha dei colori particolari sarà bene riprenderli, in caso contrario potete dare sfogo alla fantasia. Attenzione tuttavia alla psicologia dei colori per cui i colori tenui freddi rilassano, quelli sgargianti mettono in allarme, quelli caldi trasmettono energia.

L’importanza di vendersi bene

Ovviamente non basta mandare in stampa biglietti da visita ben fatti e originali per avere successo, ma bisogna saperli ben presentare e, quindi, sostanzialmente vendersi e presentarsi bene. Soprattutto alla luce dell’alta percentuale di quelli che finiscono nell’oblio è bene consegnarli in modo adeguato. Chi consegna il proprio biglietto da visita è come se si stesse presentando una seconda volta e quindi l’immagine è quella che conta.

Attenzione, quindi, ad esempio dove si conservano i biglietti: se sono nel portafogli e questo è tenuto in tasca tutto il giorno può essere che vi ritroviate a sfornare un biglietto accartocciato e, per giunta, bollente! Appena volterete le spalle, il biglietto sarà cestinato, anche con un certo ribrezzo. Per evitare questa situazione imparate a prepararvi il biglietto da consegnare prima, cosicché sia in ordine e presentabile. Presentatelo con sicurezza e determinazione, magari indicando anche le informazioni presenti.

cronaca-Torino
Scontro tra Autobus e Camion a La Loggia: diversi i passeggeri feriti

Tantissima paura oggi appena fuori Torino, lungo la ex statale 20, che da La Loggia conduce a Carignano. Una strada che lo scorso maggio era stata teatro di un altro tragico incidente, ma questa volta, per fortuna, non ci sono stati morti ma solo diversi feriti. Sembra tra l’altro che le loro condizioni non siano gravi, ma attendiamo ulteriori aggiornamenti per confermare questa versione. Leggi tutto