Vendere all’estero: dall’e-commerce ai venditori professionisti, tre soluzioni per cominciare a farlo

Fin qui ti sei limitato a vendere solo in Italia ma ora vuoi espandere il tuo business anche all’estero? La buona notizia è che le opportunità non mancano, considerato che i mercati sono ormai sempre più internazionali e né i consumatori finali né i rivenditori si fanno remore a trattare con soggetti stranieri e che per settori alcuni settori soprattutto – il manufatturiero in primis – essere un’azienda italiana comporta un vantaggio non indifferente in termini di buona nomea. Ecco, allora, tre consigli per cominciare a vendere all’estero.

Come cominciare a vendere all’estero: tre consigli

Affidati all’online e, cioè, apri un e-commerce o sfrutta grandi marketplace come eBay o Amazon (per citare i più generalisti, ma ogni settore ne ha di verticali e che più facilmente ti aiutano a trovare un tuo pubblico anche all’estero). Può sembrare superfluo da sottolineare, infatti, ma i negozi virtuali hanno il vantaggio di rivolgersi indistintamente a un pubblico interno e a un pubblico esterno e di farlo con un costo, almeno iniziale, notevolmente ridotto. Chi compra online a propria volta lo fa perché è più facile trovare in Rete un maggiore assortimento dei prodotti a cui è interessato, specie se si tratta di prodotti di nicchia, e farlo a prezzi competitivi: il fatto che a venderli siano merchant stranieri non è certo un problema e a volte è anzi una garanzia. Per farti trovare online anche da un pubblico straniero, certo, dovrai investire nel creare un sito multilingua o tradurre le schede prodotto destinate ai marketplace, usando tra l’altro strategie ad hoc per piazzarti tra i primissimi risultati di ricerca.

L’altra opzione che hai per cominciare a vendere all’estero – e non è detto che sia necessariamente un’alternativa all’e-commerce, ma potresti ottenere più risultati e più velocemente combinando le diverse soluzioni – è rivolgerti a un venditore professionista che segua i mercati esteri. Soprattutto in questo caso potresti iniziare sondando pochi mercati, quelli che consideri più strategici per il tuo business o a seconda di come si sono già mossi i tuoi competitor: la spesa per un agente di commercio che segua le vendite all’estero è, infatti, una spesa che si moltiplica per tanti mercati quanti sono quelli in cui vuoi espanderti (o quasi), essendo questi professionisti in genere specializzati in pochi paesi in modo da assicurare buoni risultati ai propri clienti. Se ti stai chiedendo come trovare agenti di commercio per l’estero, la risposta è in portali come AgentScout.it dove trovi un database sempre aggiornato di professionisti delle vendite e puoi selezionare solo i profili più in linea con i tuoi obiettivi di business, guardo in questo caso a esperienze pregresse presso grandi gruppi internazionali del singolo venditore o a buoni risultati ottenuti con l’internazionalizzazione di altre PMI italiane.

Terza e ultima alternativa è affidarti a un distributore estero: è una soluzione che, forse, faresti meglio a lasciare per ultima, quando il tuo brand e i suoi prodotti godano già di una certa riconoscibilità e – soprattutto – di una certa base clienti anche all’estero. È vero infatti che poter contare su una distribuzione estera rende più facilmente reperibili i tuoi prodotti e abbatte una serie di spese che altrimenti andrebbero sostenute in prima persona, ma è vero anche che specie all’inizio e per garantirsi un buon margine di guadagno il distributore potrebbe applicare condizioni non particolarmente vantaggiose, almeno economicamente parlando.

Rivolgersi a un’agenzia SEO? Ecco quando serve (e conviene)

Sono numerosi e specializzati nei campi più diversi i professionisti digitali che faresti bene a trasformare negli alleati perfetti del tuo business, non solo se è un business nativo digitale ma anche se è un’attività più tradizionale e che per anni ha vissuto fuori dalla Rete e nel mondo fisico. Qui di seguito ci soffermeremo in particolar modo sulle agenzie digitali, provando a capire quando e perché rivolgersi a un’agenzia SEO.

Perché e quando rivolgersi a un’agenzia SEO

La prima circostanza a venire in mente, e a ragione, è la creazione di un nuovo sito web o la necessità di rinnovarne uno già esistente. I professionisti di un’agenzia digitale saranno in grado, dopo aver svolto delle analisi preliminari che tengono conto del settore di riferimento e di come si stanno muovendo al suo interno tuoi competitor, di guidarti nel prendere decisioni tecniche come quelle che riguardano il design del sito web e delle sue singole pagine, come organizzare la navigazione al suo interno e renderlo più accessibile e più in generale come far in modo che la user experience sia soddisfacente. Soprattutto se il tuo è un business che opera anche all’estero, i professionisti dell’agenzia digitale a cui ti sei rivolto dovrebbero aiutarti anche nel capire se è meglio realizzare un sito multilingua o localizzare il sito in base a da dove provengono gli accessi. Ciascuna di queste ragioni perché rivolgersi a un’agenzia SEO vale uguale anche nel caso in cui si voglia procedere con un restyling del vecchio sito.

Cosa succede, invece, se si ha già un sito web funzionante ma che non riesce a generare lead e un ritorno concreato? In questo caso un’agenzia SEO marketing opererà per quello che è fondamentalmente il suo core business e, cioè, ti aiuterà a individuare le strategie SEO (on-site, off-site, eccetera) più performati a seconda delle tue esigenze, non prima di aver realizzato ancora un’analisi SEO sia del sito e delle sue pagine e sia dell’ambiente in cui andrà a competere (individuando le keyword, eccetera).

Molte agenzie SEO sono in grado di seguirti comunque nella definizione di una strategia digitale più a tutto tondo e che preveda anche, per esempio, degli investimenti in SEA o in pubblicità sui motori di ricerca. La maggior parte delle agenzie SEO sono, cioè, a tutti gli effetti agenzie digitali che seguono i propri clienti, ancora, anche nella definizione di una strategia di social media marketing e più in generale nella gestione della propria presenza digitale: per questo il primo contatto con un’agenzia SEO è in genere un colloquio finalizzato a individuare che obiettivi intendi ottenere e in quanto tempo dalla tua strategia digitale, più che solo a definire le singole voci di un preventivo.

Tieni conto, per altro, che se già vendi online o intendi cominciare a farlo, un’agenzia SEO potrà aiutarti nella realizzazione dell’eCommerce e nella sua ottimizzazione sotto molti punti di vista diversi (anche perché sia a norma, per esempio). Gli esperti dell’agenzia digitale a cui ti sei rivolto, però, potrebbero essere anche i perfetti alleati del rebranding della tua azienda o, meglio ancora, per tutte quelle volte il cui hai bisogno di ritrovare o rivedere il tuo posizionamento di brand nel mercato di riferimento.

Raccogliere e differenziare la carta: ecco come si fa correttamente

La raccolta della carta è essenziale per far sì che diventi nuovamente una materia prima riutilizzabile per ogni genere di scopo. L’importanza della raccolta differenziata è sotto agli occhi di tutti, essenziale per portare avanti stili di vita sostenibili per il pianeta. Tuttavia, non è così facile fare la differenziata e alcune persone ancora oggi commettono errori grossolani. Meglio quindi approfondire meglio l’argomento e dare qualche indicazioni utile in più.

Togliere quello che non è carta

Per un corretto smaltimento rifiuti a Roma, prima di mettere la carta nel bidone bisogna eliminare quello che carta non è. Per esempio, si tolgono i punti metallici, il nastro adesivo e altri parti estranee. Nella carta ci deve finire solo carta e cartone altrimenti il processo di riciclaggio viene compromesso.

Ridurre l’ingombro

È necessario appiattire gli scatoloni, le scatole e le confezione in carta prima di metterle nel bidone per ridurne al massimo l’ingombro.

Fazzoletti, tetrapak e altri prodotti dubbi

È facile che quando si fa la raccolta differenziata sorgano alcuni dubbi. Per esempio, molti non sanno che il tetrapak e contenitori simili per gli alimenti oggi sono riciclabili e possono esser conferiti assieme a carta e cartone. Tuttavia, meglio assicurarsene prima leggendo quanto scritto sulla confezione.

Per quanto riguarda tovaglioli, asciuga tutto e fazzolettini è meglio assicurarsi che siano di carta 100%. Spesso infatti al loro interno hanno altri materiali per renderli antistrappo; in questo caso, si mettono nell’indifferenziato. Se sono sporchi di residuo di cibo e in carta al 100%, invece, vanno nell’umido.

Attenzione agli scontrini, carta da forno, oleata etc.

Tanti sono convinti di far bene quando gettano gli scontrini nella raccolta della carta e cartone. Attenzione però che non è così: per un corretto smaltimento rifiuti a Roma è bene saper che gli scontrini vanno nel secco. Non sono fatti di carta ma è una speciale carta termica che non si può riciclare. Lo stesso discorso vale anche per altri prodotti come la carta da forno oppure la carta oleata che avvolge salumi, affettati, formaggi.

Olio cbd: dove acquistarlo e come assumerlo

Per assumere olio cbd si deve prima di tutto considerare il motivo per cui si è scelto di acquistarlo. Lo stesso prodotto infatti può essere utilizzato per ridurre problematiche differenti. Tra queste ad esempio quelle collegate alla mancanza di sonno e di un riposo regolare, ma anche altre riguardanti ansia e stress. Per il suo acquisto invece sarà meglio optare solo per venditori autorizzati e soprattutto certificati.

Olio cbd: che cos’è e dove comprarlo

Spesso si legge su alcuni siti “olio cbd disponibile online con spedizione gratuita” e in effetti tale prodotto può essere acquistato sia online, sia presso rivenditori che abbiano una sede fisica. Prima di approfondire il discorso riguardo l’acquisto però è bene indicare cosa sia l’olio in questione.

Si tratta di un elemento ricavato dal CBD, ovvero cannabidiolo, che è una componente della Cannabis ed è molto usato per combattere insonnia, ma anche problemi legati allo stress, come per esempio ansia e in alcuni casi persino per la depressione. L’olio che si ricava da questa sostanza è consigliato per ridurre tutti questi disturbi e in più presenta tra i suoi ingredienti anche l’olio di semi di canapa, nonché fitocannabinoidi e terpeni. Tutti questi consentono di renderlo un ottimo rimedio contro le infiammazioni, ma anche un perfetto aiuto per ostacolare gli effetti dell’invecchiamento sulla pelle. In più presenta pure proprietà lenitive e tra l’altro a volte viene utilizzato come base per alcuni tipi di cosmetici.

Circa l’acquisto si deve sottolineare che si dovranno scegliere soltanto aziende sicure, come ad esempio CBD Vital, che infatti certifica tutti i suoi prodotti. Oltre a questi aspetti, è opportuno evidenziare quali siano le giuste dosi e come assumerlo, per cercare di assimilare al meglio tutti i suoi benefici.

Le giuste dosi

Il CBD oil può essere consumato tenendo qualche goccia sotto la lingua o comunque nella cavità orale, per circa mezzo minuto-un minuto, così si avrà modo di assorbire in misura maggiore le proprietà positive di cui è composto. Da aggiungere a tutto ciò una raccomandazione importante, che riguarda il fatto di non esagerare con l’assunzione del prodotto, ma di attenersi a tutte le indicazioni che sono sempre specificate sulle varie confezioni.

Per quanto riguarda invece il momento della giornata in cui è meglio assumerlo, in realtà non vi è una fascia oraria precisa, perché si può prendere sia al mattino, sia nelle ore serali, a seconda delle proprie necessità. Se poi lo si consuma per cercare di alleviare le problematiche collegate all’insonnia, allora in tal caso può essere più indicato bere le gocce di sera, così si avrà un ottimo riposo durante la notte.

Circa la sua conservazione invece basterà tenere il prodotto in ambienti freschi e asciutti e lontani da fonti di luce e calore. Se si tiene in frigorifero si avranno più possibilità che si conservi al meglio. Date le considerazioni menzionate, si può affermare che l’olio in questione sia ricco di benefici e che debba essere acquistato solo presso aziende sicure, nonché consumato secondo le dosi consigliate sulla confezione.