A Torino spunta un cartello razzista: “lager per negri”

E’ comparso nella notte, senza che nessuno se ne accorgesse, il cartello razzista che appare più una provocazione che qualcosa di serio. Una provocazione di fronte alla quale però non si può rimanere indifferenti, specialmente in questo periodo storico che fa sempre più preoccupare. Il cartello stradale, uguale in tutto e per tutto a quelli turistici di color marrone, è comparso proprio nel centro di Torino e a notarlo è stato un passante che fortunatamente non ha tardato a fare denuncia alle Forze dell’Ordine. Immediatamente rimosso, il cartello riportava la scritta: “Lager per negri” con tanto di disegno stilizzato di un campo simile a quello di Auschwitz. 

Non è la prima volta che nel capoluogo piemontese si parla di razzismo. Basti pensare all’aggressione all’atleta Daisy Osakue che era stata colpita al volto da un uovo qualche mese fa. Un tema delicato e spesso difficile, di cui si parla sempre più spesso negli ultimi anni e che rischia di diventare un vero e proprio problema socio-culturale, oltre che politico.

Il cartello incriminato a stampo razzista

Molti parlano di provocazione, alcuni di una semplice marachella e altri ancora urlano alla rinascita pericolosa del fascismo. Senza dubbio, il cartello spuntato nel centro di Torino all’angolo tra Via Cellini e Corso Massimo d’Azeglio è un indice della situazione che si vive oggi in moltissime città italiane. Chi parla di provocazione, deve tenere in considerazione che questi sono temi sui quali non conviene scherzare. Chi sminuisce ipotizzando una marachella è ancora peggio: se fossero stati dei ragazzi, di certo questo atto non si potrebbe ritenere meno grave perchè significa che la cultura odierna sta diventando sempre più pericolosa.

Segnali come questi devono essere presi seriamente ed è per tale ragione che sono in corso le indagini per risalire al responsabile di tale “scherzetto di pessimo gusto”. Non è la prima volta che nella stessa zona compaiono cartelli stradali fake: in passato ne erano stati messi degli altri, alcuni riferiti alla prostituzione e altri invece allo spaccio. Di certo non si tratta di una zona tranquilla, ma al cartello di stampa razzista ancora non ci si era abbassati.

La nuova faccia dell’Italia

Il cartello che è comparso a Torino può essere considerato un simbolo: un segnale dei tempi che stiamo vivendo e che in futuro potrebbero evolversi in modo realmente preoccupante. Ultimamente non si fa che parlare di persone razziste, di incitamento all’odio e di persecuzioni. Gli italiani si dicono spesso indignati per la presenza di extracomunitari, ma sono i primi ad istigare e lanciare provocazioni razziste. Di certo il nuovo governo e Salvini in primis non aiutano a sedare gli animi, anzi! Tuttavia dobbiamo ricordare che a livello simbolico un cartello come questo di Torino dovrebbe davvero spaventare. Non tanto per l’atto in sè, che può essere visto come una provocazione o come uno scherzo di cattivo gusto, ma per il fatto che ormai si sta arrivando a prendere alla leggera un argomento per decenni è stato all’unanimità condannato. Fascismo e nazismo sono realtà storiche terribili, sulla quali non si dovrebbe nemmeno arrivare a scherzare.