Maschere per terapia CPAP: scelta e cenni di manutenzione

Con l’espressione terapia CPAP si fa riferimento a un trattamento con finalità mediche che serve ad aiutare le persone che hanno difficoltà respiratorie a causa di una condizione patologica temporanea o cronica (polmonite, apnea notturna, BPCO, pneumopatie restrittive od ostruttive ecc.).

CPAP è un acronimo dei termini inglesi Continuous Positive Airway Pressure, vale a dire Pressione Positiva Continua delle Vie Aeree.

Per la somministrazione della terapia si utilizzano i ventilatori CPAP, apparecchi medicali di dimensioni piuttosto contenute costituiti da un corpo centrale (che contiene il ventilatore vero e proprio), un tubo flessibile di materiale plastico e una maschera facciale, nasale od oronasale; di norma è presente anche un umidificatore che serve a contrastare la secchezza di naso e gola, problematica tipica quando ci si sottopone alla ventilazione artificiale.

Una volta che il dispositivo CPAP viene acceso, eroga aria che passa attraverso al tubo collegato alla maschera indossata dal paziente.

Esistono varie maschere CPAP la cui scelta dipende dalla specifica situazione del paziente. Comunque sia, dal momento che si tratta della parte che sta a contatto con il soggetto, è fondamentale che essa garantisca il massimo comfort possibile, soprattutto in quei casi in cui debba essere indossata per molte ore al giorno se non addirittura di continuo; è altresì importante che il materiale di cui è costituita sia anallergico.

La scelta della maschera

La scelta della maschera giusta è di fondamentale importanza per il paziente; si deve infatti trovare la soluzione che minimizzi il più possibile l’inevitabile disagio.

Le tipologie di maschera sono essenzialmente tre: nasali, con olive nasali (nasal pilows, cuscinetti nasali) e oronasali.

La maschera CPAP più usata in assoluto è quella nasale che avvolge totalmente il naso; quella con olive nasali viene invece posizionata sopra il labbro superiore e i cuscinetti, chiudendo il naso, erogano l’aria nelle cavità nasali; quella oronasale è la più ingombrante delle tre poiché copre sia il naso che la bocca; è una soluzione più “invasiva”, ma risulta necessaria in quei casi in cui il paziente non ha un’efficiente respirazione con il naso.

È importante fare alcune prove prima di scegliere il modello di maschera; un giusto comfort è infatti molto importante, soprattutto in quei casi in cui il dispositivo debba essere indossato per la maggior parte della giornata.

Pulizia e manutenzione della maschera

La pulizia e la manutenzione della maschera sono fondamentali per la salute del paziente ed è quindi importante prestare loro massima cura. I tecnici dell’azienda che fornisce il dispositivo illustreranno le manovre necessarie per una corretta pulizia; è poi importante seguire le indicazioni riportate nel libretto di istruzioni del dispositivo.

In linea di massima, per effettuare una corretta pulizia si devono smontare le varie parti della maschera e pulirle con acqua non eccessivamente calda (30 °C circa) e un sapone neutro. Può essere d’aiuto utilizzare uno spazzolino con setole morbide per rimuovere i residui più difficili da eliminare.

L’asciugatura deve essere fatta con un panno in microfibra dopodiché i vari componenti devono essere lasciati ad arieggiare prima di rimontarli; ciò serve a eliminare i residui di umidità. Non è consigliabile effettuare l’asciugatura esponendo i componenti a fonti di calore come stufe, termosifoni ecc.

In alcuni casi, potrebbe essere necessario sostituire i componenti, per esempio se si notano ingiallimenti del materiale plastico, la presenza di crepe o una perdita di elasticità, cosa quest’ultima che potrebbe compromettere la corretta aderenza della maschera al viso.

Per quanto riguarda la sostituzione periodica dei componenti, sarà l’azienda fornitrice a dare indicazioni in proposito.

Una corretta pulizia e l’attenzione alla manutenzione garantiscono l’efficienza del dispositivo e una sua maggiore durata.

Inverno a Torino: che cosa fare e le migliori attività da svolgere

Il clima sta cambiando in tutta Italia e, con l’arrivo del freddo, finalmente per gli amanti dell’inverno si può parlare di questa stagione fredda e di tutte le caratteristiche fondamentali, che si legano inevitabilmente alla festività natalizia e che, soprattutto, permetteranno di vivere delle giornate straordinarie nonostante le basse temperature. Anche a Torino, così come in tante altre città italiane, il clima cambia totalmente l’atmosfera urbana, non soltanto per i turisti che potranno rapportarsi alle bellezze della città che cambia volto in inverno, ma anche per tutti i cittadini che vogliono trascorrere una giornata in maniera diversa. Ma che cosa fare e quali sono le migliori attività da svolgere a Torino?

Clima a Torino in inverno

Con il cambiamento del clima e l’abbassamento della temperatura, in tutto il Piemonte si vive una stagione completamente differente da un giorno all’altro, con temperature che sono scese anche di 10 gradi in alcune zone e, soprattutto, con una pressione totalmente diversa, che fa pensare ad un saluto definitivo che viene dato – finalmente – all’estate del 2023: per saperne di più a proposito del meteo del Piemonte, consulta il report degli esperti e Leggilo su Cuneodice.it.

Ma qual è il clima invernale a Torino? A proposito di basse temperature, all’interno della città si vive sicuramente il freddo che caratterizza l’intera regione del Piemonte e che fa oscillare le basse temperature tra gli 8 e i -2 gradi, in cui le precipitazioni sono piuttosto piovose e in cui capita, non di rado, anche di confrontarsi con la bellezza della neve, che farà vivere delle giornate straordinarie soprattutto per gli amanti dei pupazzi di neve. Il vento è piuttosto assente, quindi difficilmente si vivrà un freddo troppo pungente all’interno della città, dove ci si potrà godere una passeggiata in compagnia di amici, parenti o della persona che si ama.

Che cosa fare a Torino in inverno: le migliori attività da svolgere

Detto questo, dopo aver considerato quale sia il clima invernale e, soprattutto, quali siano le caratteristiche di questa stagione a Torino, è possibile consigliare anche alcune delle migliori attività da svolgere all’interno della città. Non c’è nulla di meglio di una buona cioccolata calda per affrontare il freddo della città e, per questo motivo, ci si potrà rifugiare all’interno di numerosi bar per gustare questa bevanda gustosa, che permetterà di far vivere il tepore tanto amato in inverno, specie se accompagnata da biscotti o pasticcini che regaleranno anche la giusta dolcezza nelle giornate più uggiose: i luoghi in cui bere una buona cioccolata calda non mancano, dal Bicerin alla Merenda Reale, per cui non resterà che l’imbarazzo della scelta.

Il freddo costituisce anche l’espediente su cui basare la propria visita ad un museo, non potendo sempre sostenere le basse temperature con una passeggiata. Per questo motivo, non c’è niente di meglio che rapportarsi alla storia quando non si ha la possibilità di fare altro, grazie ad alcuni dei più bei musei presenti all’interno della città, tra cui si cita sicuramente il Museo Egizio, oltre che il Palazzo Reale o, perché no?, il Museo del Cinema dove nel 2023 si potrà godere la Mostra dedicata a Tim Burton. Se il clima lo permette, si può optare anche per una passeggiata tra le strade di Torino o sotto i caratteristici portici della città: alcune delle zone più belle e caratteristiche di Torino, tra cui si citano sicuramente la Galleria Umberto I o la Galleria Subalpina, permetteranno sicuramente di venire a contatto con la bellezza della città. Grazie a queste passeggiate sarà possibile anche notare alcuni dei monumenti più importanti della città, non necessariamente visitandoli, come avviene potendo osservare la Mole Antonelliana nelle sue fattezze.

Come ottenere una pelle dall’aspetto luminoso durante la menopausa

La menopausa è un momento di transizione nella vita di una donna che comporta diversi cambiamenti nel suo corpo. Uno di questi è l’invecchiamento della pelle, che può essere un problema comune e frustrante per molte donne in menopausa. Durante questo periodo, infatti, i livelli di estrogeni diminuiscono, il che può causare un’alterazione nella composizione della pelle, rendendola meno elastica, più secca e meno luminosa. Tuttavia, esistono diversi modi per prevenire o mitigare questi effetti, mantenendo la pelle sana e radiosa. In questo articolo esploreremo i cambiamenti che avvengono nella pelle delle donne in menopausa e i metodi per prendersene cura, fornendo utili consigli e suggerimenti per ottenere una pelle luminosa e sana in questo momento della vita.

Cambiamenti nella pelle durante la menopausa

Prima di esaminare i consigli per ottenere una pelle dall’aspetto luminoso durante la menopausa, è importante comprendere i cambiamenti che avvengono nella pelle durante questo periodo. Come già accennato, la diminuzione dei livelli di estrogeni può causare una riduzione della produzione di collagene e elastina, che sono essenziali per la salute della pelle. Di conseguenza, la pelle può diventare meno elastica e più soggetta a rughe e linee sottili. Inoltre, la diminuzione dei livelli di estrogeni può causare un aumento della secchezza della pelle, che può portare a prurito, irritazione e desquamazione.

Il passare del tempo può anche influenzare la produzione di melanina, il pigmento che determina il colore della pelle. Questo può portare a un’irregolarità della pigmentazione della pelle, con la comparsa di macchie scure o iperpigmentazione.

Skincare routine per le donne in menopausa

Per prevenire o mitigare i cambiamenti della pelle durante la menopausa, è importante adottare una skincare routine mirata con prodotti giusti, come la gamma Neovadiol di Vichy. Qui di seguito vi presentiamo i passaggi chiave per una skincare routine ideale per le donne in menopausa:

Detergere

La pulizia della pelle è il primo passo fondamentale per mantenere una pelle sana e luminosa. Durante la menopausa, la pelle tende a diventare più secca e sensibile, quindi è importante utilizzare un detergente delicato che non la privi del suo naturale equilibrio idrolipidico. Optare per un detergente senza sapone, come una lozione detergente, può essere una buona scelta. Inoltre, evitare di lavare il viso con acqua troppo calda o troppo fredda, poiché può causare irritazioni e secchezza.

Esfoliare

L’esfoliazione è un passaggio importante per rimuovere le cellule morte della pelle e favorire il rinnovamento cellulare. Tuttavia, durante la menopausa, la pelle tende ad essere più sottile e delicata, quindi è importante utilizzare un esfoliante delicato, come un prodotto a base di acido glicolico o salicilico. Inoltre, non esfoliare la pelle più di due volte alla settimana per evitare irritazioni.

Tonificare la pelle

Il tonico aiuta a ripristinare il pH naturale della pelle dopo la pulizia e a prepararla per i successivi passaggi della skincare routine. Durante la menopausa, la pelle tende ad essere più disidratata, quindi è importante utilizzare un tonico delicato e privo di alcol che non la secchi e non la irriti. Optare per un tonico a base di ingredienti naturali, come la camomilla o l’aloe vera, può essere una buona scelta.

Applicare una crema idratante

L’idratazione è fondamentale per mantenere la pelle morbida e luminosa. Durante la menopausa, la pelle tende a diventare più secca, quindi è importante utilizzare una crema idratante ricca di principi attivi idratanti, come l’acido ialuronico o la vitamina E.

L’importanza del telesoccorso per garantire la tranquillità degli anziani

Il telesoccorso è un servizio di assistenza domiciliare moderno ed efficiente, che utilizza un dispositivo di controllo collegato a una centrale operativa attiva 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, durante tutto l’anno. Il dispositivo del cliente emette un segnale che viene ricevuto dalla centrale tramite la linea telefonica, ed è attivato da un telecomando che può essere facilmente portato in tasca, in borsa o appeso al collo. In questo modo, il servizio di assistenza domiciliare è facilmente accessibile in caso di emergenza. Tale servizio permette di affrontare la vita quotidiana in modo più sicuro e sereno, sapendo che c’è sempre qualcuno a disposizione per assistere i propri cari.

 

La tecnologia al servizio degli anziani

 

La teleassistenza è un servizio che si rivolge alle persone anziane o fragili che desiderano rimanere a casa propria, ma essere comunque seguite e protette. Si tratta di una forma leggera di assistenza domiciliare fornita 24 ore su 24, che può essere adattata a diverse tipologie di utenti e di fragilità. Il servizio prevede prestazioni differenziate in base alle esigenze specifiche degli utenti, tra cui il telesoccorso, la telecompagnia, la custodia delle chiavi, l’agenda dei farmaci e la consegna dei farmaci. Le persone fragili, specialmente gli anziani e i disabili, sono una preoccupazione costante per la famiglia a causa del rischio di cadute, incidenti domestici, malori improvvisi e altre problematiche di salute. Tuttavia, non è sano lasciarsi consumare dalla colpa di non poter essere vicini ai propri cari bisognosi di cure fisiche, poiché ciò può portare ad ansia, apatia e persino problemi sul lavoro. Per fortuna, esistono soluzioni che consentono di controllare, gestire e intervenire immediatamente in caso di emergenza. Questo nuovo e innovativo metodo di fornire assistenza alle persone a rischio è diventato molto popolare durante la pandemia, anche se in realtà gli anziani cercavano soluzioni simili già da alcuni anni.

 

In via generale, la teleassistenza avviene attraverso l’acquisto di dispositivi salvavita. Questi dispositivi possono essere accessori indossabili con un pulsante o comando vocale che attiva un’allarme in caso di emergenza medica. È preferibile che il dispositivo sia collegato a un’azienda specializzata nel Telesoccorso Anziani come al www.telesoccorsoanziani.it, in modo che ci sia una centrale operativa a cui rivolgersi in caso di emergenza. Quando l’allarme viene attivato, gli operatori dell’azienda di telesoccorso intervengono e, dopo aver identificato il problema del cliente, richiedono assistenza domiciliare.

Rimuovere i peli in modo definitivo? Con la depilazione laser si può

La rimozione definitiva dei peli indesiderati è l’obiettivo della tecnica di medicina estetica chiamata epilazione laser, che può essere effettuata mediante l’uso di vari tipi di laser o della luce pulsata intensa. Ecco come funziona l’epilazione laser e come va ad agire direttamente sui peli.

 

 

Peli: cosa sono e come eliminarli

 

Analizziamo innanzitutto la parte interessata alla depilazione: il pelo. I peli sono presenti su tutto il corpo e sono composti da due parti: il fusto, ovvero la parte visibile del pelo al di fuori della pelle, e la radice, all’interno del follicolo pilifero. Il follicolo ha una parte interna chiamata bulbo pilifero, che contiene la papilla dermica, un gruppo di cellule che si occupano della crescita continua dei peli. L’epilazione laser è una tecnica altamente efficace per rimuoverli in modo permanente e senza dolore.

 

Questo metodo, infatti, è semplice, poco doloroso e definitivo, che permette di dire addio a cerette, rasoi e creme depilatorie. La tecnica funziona distruggendo i peli dalle radici grazie alla lunghezza d’onda del laser che attacca direttamente il bulbo pilifero, senza danneggiare la pelle e altre parti del derma.

 

 

Come prepararsi al trattamento

 

Prima di sottoporsi a un trattamento di epilazione laser, è importante preparare bene la pelle. È consigliabile pulirla accuratamente e, se necessario, eseguire uno scrub per rimuovere le cellule morte. Inoltre, è fondamentale mantenere la pelle ben idratata per facilitare lo scorrimento del laser. Evitate di utilizzare cerette o epilatori elettrici per almeno un mese prima del trattamento e preferite invece il rasoio un paio di giorni prima, in modo che il laser possa indirizzarsi con precisione verso il bulbo pilifero. Inoltre, è importante evitare l’uso di farmaci o prodotti fotosensibilizzanti e di esporsi al sole. Per questo motivo, l’epilazione laser viene sconsigliata durante i mesi estivi. È importante valutare ogni caso singolarmente con l’aiuto di un esperto di epilazione laser a Milano e affidarsi all’uso adeguato di un macchinario affidabile. Per rimuovere i peli superflui in modo permanente, è necessario recarsi presso un centro estetico specializzato in epilazione laser, dove è presente l’apposito macchinario all’avanguardia.

 

Siero viso: come funziona e quale scegliere

Il siero viso è un prodotto che non dovrebbe mai mancare nella beauty routine di ogni donna e perché no, anche in quella degli uomini. Svolge infatti un ruolo fondamentale ed è bene precisare sin da subito che è sbagliato considerarlo un sostituto della crema. Il siero è un vero e proprio concentrato di principi attivi, che non troviamo in altri prodotti e deve essere utilizzato nel modo giusto per trarne il massimo del beneficio.

Vediamo allora come funziona, quando applicare il siero viso e soprattutto come scegliere quello adatto alle esigenze della propria pelle.

Siero viso: cos’è e come funziona

Il siero viso è un vero booster: un concentrato di principi attivi, che permette di potenziare l’efficacia dei trattamenti successivi. Per questo motivo, il prodotto viene venduto in piccole boccette e ha una texture fluida, che consente di prelevare piccole quantità. Bastano poche gocce di siero per ottenere immediatamente l’effetto desiderato dunque non stupisce affatto che in questi ultimi anni tale prodotto sia diventato fondamentale per tutti coloro che sono attenti al proprio aspetto e alla cura della propria pelle.

Come applicare il siero viso per un effetto booster

 

Come va applicato il siero viso? Semplice: l’importante è ricordare di utilizzare questo prodotto prima della classica crema. Come abbiamo detto infatti, l’alta concentrazione di principi attivi gli consente di penetrare appieno nella pelle e potenziare l’effetto dei prodotti che vengono applicati successivamente.

Bisogna ricordare di detergere sempre alla perfezione il viso prima di mettere il siero, in modo che possa penetrare in profondità senza impedimenti.

Quale siero viso scegliere?

Arriviamo dunque ad un punto cruciale ossia: quale siero viso scegliere? In commercio è possibile trovare oggi diverse tipologie di sieri, ognuno specificatamente pensato per le differenti esigenze. È dunque fondamentale trovare quello giusto per la propria pelle. Se ad esempio il viso è secco e necessita di luminosità, conviene scegliere un siero idratante, mentre se l’obiettivo principale è quello di ridurre i segni del tempo è meglio optare per un prodotto antietà, arricchito con principi attivi come l’acido ialuronico ed il collagene che hanno la funzione di rendere più elastica la pelle.

È bene precisare che spesso è consigliabile utilizzare prodotti differenti a seconda della stagione o addirittura del momento della giornata. La pelle infatti ha esigenze diverse al mattino rispetto alla sera.

Chi è indeciso sulla tipologia di siero viso da utilizzare può andare sul portale ufficiale di Clarins: è uno dei migliori brand per quanto riguarda i prodotti di bellezza e nel sito è possibile effettuare un rapido test per trovare il siero giusto per le proprie esigenze. Quel che è certo è che parliamo di un prodotto al quale non si dovrebbe mai rinunciare, perché decisamente più efficace della crema e anche molto più semplice da applicare. Grazie alla sua texture, il siero si stende velocemente, non unge e dura a lungo perché sono sufficienti pochissime gocce di prodotto per ottenere il massimo beneficio dai principi attivi, che, come abbiamo detto, sono presenti in altissime concentrazioni.

Olio cbd: dove acquistarlo e come assumerlo

Per assumere olio cbd si deve prima di tutto considerare il motivo per cui si è scelto di acquistarlo. Lo stesso prodotto infatti può essere utilizzato per ridurre problematiche differenti. Tra queste ad esempio quelle collegate alla mancanza di sonno e di un riposo regolare, ma anche altre riguardanti ansia e stress. Per il suo acquisto invece sarà meglio optare solo per venditori autorizzati e soprattutto certificati.

Olio cbd: che cos’è e dove comprarlo

Spesso si legge su alcuni siti “olio cbd disponibile online con spedizione gratuita” e in effetti tale prodotto può essere acquistato sia online, sia presso rivenditori che abbiano una sede fisica. Prima di approfondire il discorso riguardo l’acquisto però è bene indicare cosa sia l’olio in questione.

Si tratta di un elemento ricavato dal CBD, ovvero cannabidiolo, che è una componente della Cannabis ed è molto usato per combattere insonnia, ma anche problemi legati allo stress, come per esempio ansia e in alcuni casi persino per la depressione. L’olio che si ricava da questa sostanza è consigliato per ridurre tutti questi disturbi e in più presenta tra i suoi ingredienti anche l’olio di semi di canapa, nonché fitocannabinoidi e terpeni. Tutti questi consentono di renderlo un ottimo rimedio contro le infiammazioni, ma anche un perfetto aiuto per ostacolare gli effetti dell’invecchiamento sulla pelle. In più presenta pure proprietà lenitive e tra l’altro a volte viene utilizzato come base per alcuni tipi di cosmetici.

Circa l’acquisto si deve sottolineare che si dovranno scegliere soltanto aziende sicure, come ad esempio CBD Vital, che infatti certifica tutti i suoi prodotti. Oltre a questi aspetti, è opportuno evidenziare quali siano le giuste dosi e come assumerlo, per cercare di assimilare al meglio tutti i suoi benefici.

Le giuste dosi

Il CBD oil può essere consumato tenendo qualche goccia sotto la lingua o comunque nella cavità orale, per circa mezzo minuto-un minuto, così si avrà modo di assorbire in misura maggiore le proprietà positive di cui è composto. Da aggiungere a tutto ciò una raccomandazione importante, che riguarda il fatto di non esagerare con l’assunzione del prodotto, ma di attenersi a tutte le indicazioni che sono sempre specificate sulle varie confezioni.

Per quanto riguarda invece il momento della giornata in cui è meglio assumerlo, in realtà non vi è una fascia oraria precisa, perché si può prendere sia al mattino, sia nelle ore serali, a seconda delle proprie necessità. Se poi lo si consuma per cercare di alleviare le problematiche collegate all’insonnia, allora in tal caso può essere più indicato bere le gocce di sera, così si avrà un ottimo riposo durante la notte.

Circa la sua conservazione invece basterà tenere il prodotto in ambienti freschi e asciutti e lontani da fonti di luce e calore. Se si tiene in frigorifero si avranno più possibilità che si conservi al meglio. Date le considerazioni menzionate, si può affermare che l’olio in questione sia ricco di benefici e che debba essere acquistato solo presso aziende sicure, nonché consumato secondo le dosi consigliate sulla confezione.

Cuscino memory: ecco perché tutti dovrebbero averlo

Il cuscino memory è una soluzione pratica, economica e funzionale a moltissimi problemi legati alla quantità e alla qualità del sonno. Durante il sonno, mantenere una corretta postura di schiena, collo e spalle è assolutamente indispensabile per riposare bene. Il cuscino in memory foam è studiato per distribuire e bilanciare il peso della testa e del collo in modo uniforme, così da allentare sempre le tensioni e permettere un riposo rigenerante. Online, oggi, è possibile trovare moltissime offerte per acquistare diversi modelli di cuscini in memory. Tra questi, i prodotti migliori si trovano, senza dubbio, su www.emma-materasso.it un produttore di materassi, coprimaterassi, cuscini e accessori per il kit letto di qualità superiore a prezzi molto conveniente. Un punto di riferimento da prendere seriamente in considerazione quando è necessario acquistare degli articoli validi e durevoli nel tempo.

Ogni quanto cambiare il cuscino

Il cuscino è come il materasso, non ha vita eterna e prima o poi deve essere cambiato. Si tratta di una scelta necessaria per questioni igieniche, ma anche pratiche. Durante la notte, infatti, il corpo umano perde un’enorme quantità di liquidi e rifiuti (capelli, peli, unghie, cellule dell’epidermide morte, ecc…) che, immancabilmente, va a finire anche sul cuscino. Si crea uno strato di “cibo” per gli acari, che alimenta la sporcizia ed è alla base di allergie ed asma.

Inoltre, va tenuto conto che i materiali che compongono i cuscini subiscono delle notevoli variazioni strutturali con il passare del tempo. Variazione che, immancabilmente, vanno a influenzare le prestazioni in termini di resistenza, forza e sostegno. Tenendo conto di queste motivazioni, il cuscino va cambiato almeno una volta ogni 2-3 anni. Al momento del cambio, va preso seriamente in considerazione di optare per un cuscino memory. Cerchiamo di capire il perché.

Cuscino Memory: cos’è e perché tutto lo vogliono

Il memory è un materiale innovativo composto da schiuma di poliuretano alla quale sono aggiunti diversi additivi chimici per regolarne la densità strutturale. Ha la capacità di modificare la propria struttura in base alla forma e al peso del corpo che vi poggia sopra. Una peculiarità resa possibile grazie al calore corporeo che modella in maniera perfetta il memory.

La densità del memory determina la risposta in spinta verso l’alto. Un cuscino in questo materiale risulta particolarmente adatto a qualunque esigenza perché distribuisce in maniera omogenea e uniforme il peso della testa sulla superficie di appoggio, sostenendola senza alcuno sforzo.

Altra caratteristica unica di questo prodigioso materiale è la capacità di tornare alla condizione originale nel momento in cui la pressione che lo deforma, viene a mancare. In altre parole, un cuscino memory è in grado di adattarsi alla forma di qualunque testa, viso e collo, garantendo un sostegno corretto e il mantenimento di una postura impeccabile durante tutta la notte. Al mattino, nel momento del risveglio, quando la testa si solleva dal cuscino, questo riacquisterà la forma originaria senza alcuno sforzo.

Cuscino Memory Foam e cervicale

Chi soffre di cervicale può senz’altro trovare un valido aiuto al proprio problema, optando per un cuscino in memory foam. Una volta capito il problema e vagliato le opzioni a disposizione sul mercato, il memory foam si rivelerà essere sicuramente la scelta migliore a questo fastidioso e insistente problema di salute.

Una cosa molto importante alla quale prestare attenzione al momento dell’acquisto di un cuscino memory è la densità del materiale. Le persone affette da dolori alla cervicale beneficiano molto da un cuscino memory. Questo perché chi percepisce dolori al tratto della cervicale, patisce un’infiammazione locale molto dolorosa. Situazione da trattare attraverso il mantenimento di una corretta postura durante tutta l’arco della notte. È possibile raggiungere e mantenere la posizione migliore grazie all’ausilio di un cuscino memory che, a differenza di uno sagomato, si adatta meglio alle linee del collo e della testa. I cuscini in memory si adattano molto velocemente alle curve del corpo e non necessitano di lunghi periodi di assestamento.

Sostituire il cuscino per risolvere i problemi alla cervicale e favorire il sonno non è l’unica azione da compiere per risolvere il problema. Piuttosto si tratta del primo passo verso un percorso di salute e benessere generale a cui puntare come obiettivo finale e di cui un cuscino memory è parte integrante.

Quando si consiglia di ricorrere ad un personal trainer

Quando si parla di personal trainer, ci si riferisce generalmente ad un istruttore sportivo o ad un allenatore in grado di fornire un programma personalizzato e di supportare una persona nel raggiungimento di determinati obiettivi.

 

Si tratta di una figura che si è diffusa soprattutto negli ultimi anni, quando frequentare una palestra era praticamente impossibile, tuttavia può rappresentare la soluzione migliore per chi desidera ottenere risultati eccellenti e soprattutto raggiungere una situazione di maggiore benessere.

 

Un notevole vantaggio del personal trainer, ad esempio, è la possibilità di allenarsi in qualsiasi momento, in base ai propri orari e agli impegni quotidiani. Una buona opportunità per fare sport anche per chi lavora tutto il giorno e non avanza il tempo necessario per frequentare una palestra.

 

Grazie al servizio offerto da www.personaltrainer-roma.it, ognuno può disporre di un istruttore personale e praticare l’attività fisica preferita per perdere peso, per potenziare la forza o semplicemente per migliorare e raggiungere i propri obiettivi. È importante tenere conto che un personal trainer può certo aiutare a perdere peso, ma anche a riprendere a muoversi dopo un trauma, un intervento chirurgico, un lungo periodo di inattività o di convalescenza

 

Per questo è consigliato rivolgersi esclusivamente ad un professionista competente e capace, in possesso di preparazione, competenze ed esperienza e in grado di consigliare sempre la soluzione ideale, modulando e variando gli esercizi da svolgere con la massima precisione.

 

Per il proprio allenamento privato scegliere un professionista

 

Come abbiamo visto, ricorrere alla consulenza di un personal trainer non è una soluzione che riguarda unicamente gli atleti professionisti, ma chiunque desideri fare attività fisica in sicurezza e con i suggerimenti di un esperto. Un istruttore professionista è infatti in grado di offrire informazioni precise in base non solo alle richieste ma anche alla fisiologia del proprio cliente e agli obiettivi che desidera raggiungere, sia sotto l’aspetto sportivo che del benessere in generale.

 

Il personal trainer possiede infatti una notevole cultura anche per quanto riguarda l’alimentazione, i rimedi naturali e le tecniche di massaggio, ed è in grado di offrire un’assistenza completa per ritrovare equilibrio e benessere.

 

Cannabis light: un aiuto contro lo stress

La marijuana legale, o cannabis light, è una tipologia di sostanza che la legge consente di utilizzare, e che per le sue caratteristiche distintive è di fatto un elemento molto interessante a scopo curativo.

L’assunzione di questa sostanza permette di ottenere una serie di interessanti benefici, tra cui combattere lo stress, con effetti che possono essere provati sia a breve che nel lungo tempo, diventando dunque un alleato duraturo nella lotta a problematiche soprattutto psico-emotive. Sul web, in particolare su piattaforme come ad esempio canapaboom, si trova la  Cannabis light  e molte informazioni utili.

Cannabis light: gli innumerevoli benefici

Nella cannabis legale il principale componente è il cannabidiolo, che generalmente viene indicato con la sigla CBD. Costituisce circa il 40% dell’estratto totale, e risulta il principale principio attivo a cui puntano coloro che fanno uso dei prodotti ad esso collegati, come appunto la cannabis light.

A differenza della cannabis illegale, che contiene un’elevata percentuale di THC che ha forti effetti psichici, la cannabis light permette di provare sensazioni di benessere e relax.

Cannabis light per la cura di ansia e stress

Gli studi degli ultimi anni che sono stati condotti sulla cannabis light, hanno mostrato quanto la cannabis legale sia una sostanza eccellente nel trattamento dell’ansia e dello stress. Consideriamo che questi sono problemi che affliggono sempre di più la popolazione mondiale. Il primo studio è stato quello condotto dal National Institute on Drug Abuse, le cui ricerche hanno dato risultati positivi in merito al trattamento dello stato di ansia con cannabis light.

Nello studio, per cui sono state testate le sostanze sugli animali, sono stati osservati gli effetti sui sintomi che solitamente accompagnano lo stato d’ansia, come per esempio un’elevata frequenza cardiaca. I risultati sono stati più che soddisfacenti.

Un’ulteriore situazione in cui il CBD agisce in maniera positiva sul nostro organismo è quando si è di fronte ad uno stress post-traumatico, che in genere presenta come problema comune a tutti il disturbo del sonno.

La cannabis light agisce sul sistema endocannabinoide, andando quindi a migliorare molto la qualità del sonno, rendendolo più regolare e allo stesso tempo anche più profondo. In questo modo, si va prima di tutto a curare l’insonnia, e a ridurre anche l’incidenza di comparsa degli incubi.

Negli ultimi tempi è iniziato uno studio molto interessante, ovvero si cerca di stabilire se l’assunzione di cannabis light, che, come sappiamo agendo sul sistema endocannabinoide, va a incidere in parte anche sulle funzioni dell’umore, possa essere una cura importante per combattere la depressione. Sebbene siamo ancora agli albori di questa ricerca, i dati di partenza a disposizione dei ricercatori che sono certi, sembra che diano ottime speranze per intraprendere la strada giusta.

La cosa importante da segnalare, è che al momento l’utilizzo della cannabis light qualsiasi sia la problematica che si vuole andare a trattare, non presenta alcun rischio di effetti collaterali. Dunque, non vi sono limitazioni, se non ovviamente quelle legate ad una terapia ben precisa alla quale ci si deve comunque attenere.