Appalti per le mense scolastiche a Torino: vince il piatto a 4 euro

La bufera in merito agli appalti delle mense scolastiche a Torino si arricchisce di un nuovo capitolo: oggi sono stata pubblicata la graduatoria che vede fuori dal servizio di ristorazione nelle scuole di Torino la Camst dopo oltre 10 anni. La graduatoria letta oggi presso il Comune di Torino prevede che ad occuparsi del servizio di mense scolastiche nel triennio 2018- 2021 sarà Eutourist New, la quale si aggiudica ben tre lotti, corrispondenti alle circoscrizioni 1, 2, 4, 5 e 7, un costo del pasto pari a 4 euro. Assieme alla All Foud la Eutourist New si aggiudica anche il lotto sei, che corrisponde alla circoscrizione 8, assegnando al pasto il valore di 4 euro. Chiude al graduatoria Ristoart srl, che assegna il costo di 3,99 euro al pasto delle mense scolastiche nella circoscrizione 3 e 6.

Non tardano ad arrivare le prime reazioni in merito all’occupazione da parte dei sindacati, i quali si dichiarano preoccupati per la situazione, come lo sono anche le cuoche che erano presenti al Palazzo Civico questa mattina alla lettura della graduatoria. I lavoratori delle mense scolastiche sono stati però rassicurati in quanto il capitolato assicura a tutti la piena occupazione anche se restano oscuri centri punti: dove, con chi e soprattutto per chi lavoreranno dall’inizio dell’anno scolastico a settembre.

Rincara La il consigliere Enzo Lavolta (PD) che solleva anche altri dubbi in merito alla qualità del pasto, il quale ha chiesto all’assessora Patti di riferire il prossimo 4 giugno, data prevista per il consiglio comunale. La questione non è secondaria poiché il criterio di assegnazione dell’appalto prevedeva che vincesse chi ha offerto il costo più basso, sollevando così la questione di che cosa effettivamente vada a finire nel piatto di piccoli studenti di Torino. Con parole molto dure, il consigliere spera che non ci siano ulteriori ostacoli e scuse dai parte dei consiglieri penta stellati per evitare che la sindaca Appendino dia spiegazioni esaustive in relazione a che cosa finirà nel piatto dei bambini per soli 3,99 euro. La gara di appalto avrebbe dovuto – secondo il consigliere del PD – tener conto della qualità degli alimenti e non avere invece tra i criteri il costo più basso che ha portato a una competizione e chi offre il meno possibile, fomentando il fenomeno già visto in molte scuole del panino da casa che molte famiglie sono state costrette a preparare per assicurare ai piccoli un pasto adeguata alle loro esigenze.

Decorre da oggi, giorno di apertura delle buste, il mese di tempo per poter far ricorso, possibilità che forse verrà colta dalle aziende perdenti dell’appalto come la Camst che si era occupata del servizio delle mense scolastiche e perciò ha da sempre avuto un ruolo prevalente nelle gestione delle mense della città capoluogo. Non solo Camst, ma possono fare ricorso anche le altre aziende che hanno partecipato alla gara di appalto: Eutourist New, l’Ati di Eutourist e All Food,Ladisa, Euroistorazione, Dussman, Ristorart Toscana.