Cosa non mettere in camera da letto
La camera da letto è la stanza della casa adibita principalmete al riposo e scegliere il suo arredo è un’operazione da pianificare con cura, certamente in linea con i propri gusti. Il mercato odierno ci propone molte soluzioni di arredo per la camera da letto e anche offerte letti matrimoniali molto vantaggiose.
Arredare la camera da letto è da fare con molta pianificazione, pensando prima e per tempo a prendere le misure corrette degli spazi, cercando soprattutto di capire come agire e quali complementi inserire quando lo spazio che abbiamo a disposizione è particolarmente esiguo.
Stili e colori seguiranno certamente il nostro gusto personale. Se amiamo il classico punteremo arredi in noce, se preferiamo il moderno sceglieremo mobili in nodato chiaro.
Anche gli accessori sono importanti. Non possono mancare gli specchi, i comodini, una o più cassettiere, eventualmente un tappeto ma certamente un armadio per contenere tutto il nostro guardaroba.
Ma c’è qualcosa che proprio non dobbiamo mettere in camera da letto: scopriamolo insieme.
Cose da evitare
La camera da letto è la stanza dedicata al nostro riposo, da cui devono essere banditi tutti i dispositivi elettronici come cellulari, tablet e computer portatili. Il motivo è che i nostri tanto amati e inseparabili dispositivi stimolano troppo il cervello e ne impediscono l’adeguato rilassamento.
In camera da letto non vanno bene oggetti dai colori troppo accesi perché non sono rilassanti ma stimolano l’aggressività della psiche. I vestiti devono sempre essere in ordine e mai lasciati per terra o ammassati su una sedia. Allo stesso modo devono essere riposti con cura nei cassetti o nell’armadio, che non devono mai essere lasciati aperti: il disordine crea stress agginuto a quello che si ha già.
Non bisogna mai mettere oggetti sotto il letto senza riporli in un contenitore come una scatola o una cassapanca: sarebbero scomposti e si rovinerebbero a causa del prendere molta polvere. In camera da letto non bisogna mai mettere oggetti da lavoro o sportivi perché consumano i nostri pensieri canalizzando le energie verso obiettivi che non hanno a che vedere con il riposo.