Nanocoloranti: una rivoluzione nel mondo della stampa su materiali

I nanocoloranti hanno rivoluzionato nel vero senso della parola il mondo della stampa su materiali, rendendo possibile ottenere risultati esteticamente perfetti su un gran numero di supporti – come il legno, il vetro, la ceramica, eccetera – tradizionalmente considerati ostici per la stampa. Sul sito muchcolors.com è possibile approfondire argomento, oltre che trovare le migliori soluzioni professionali di stampa con nano-coloranti. Qui di seguito proveremo a capire meglio insieme di che tipo di coloranti si tratta, in cosa sono diversi dagli inchiostri più classici e che vantaggi hanno.

Cosa sono, come funzionano e che vantaggi hanno i nano-coloranti

Come suggerisce lo stesso nome, nei nanocoloranti il pigmento colorato è macinato tramite appositi mulini in dimensioni molto piccole e tali da poter penetrare in qualsiasi tipo di superficie. Per poter essere utilizzato per la stampa, una volta ridotto in particelle nanoscopiche, il pigmento viene mischiato in soluzioni con particolari solventi e resine: i primi fungono da veicolo e, cioè, assicurano che il pigmento giunga sulla superficie da stampare; le seconde, invece, garantiscono l’aderenza del pigmento colorato sulla superficie di stampa. Da quanto appena detto dovrebbe essere semplice intuire che i nanocoloranti per la stampa professionale si presentano in forma liquida e che sono da utilizzare solo su stampanti apposite.

Per andare ai principali vantaggi dei nanocoloranti, questi consistono

  • nella maggiore facilità con cui le particelle di piccole dimensioni penetrano in qualsiasi tipo di materiale, inclusi i già citati legno, ceramica, vetro che hanno una struttura per così dire più compatta;
  • nel fatto che non alterano la composizione chimica del supporto su cui sono applicati
  • e nella maggiore permeabilità che si traduce in una migliore resistenza.

È difficile cioè, volendo semplificare, che le stampe effettuate con nanocoloranti sbiadiscano o si rovinino: è per questo che una delle loro principali applicazioni è nel home decor e cioè per la realizzazione di decorazioni digitali su mobili e complementi d’arredo che sono continuamente esposti a usura. Si possono utilizzare i nanocoloranti in altre parole per la decorazione a stampa di porte, separé, pareti decorate, pavimenti, certi che il motivo – o i motivi – scelti avranno la massima resa estetica e la massima durata nel tempo. È proprio per l’ottima resa estetica che i nanocoloranti sono impiegati sempre più spesso per la stampa su vetro, un materiale su cui non sempre le tecniche di stampa decorativa più tradizionali garantiscono buoni risultati e una qualità impeccabile. Le applicazioni di questa tecnica di stampa sono promettenti anche per la riproduzione in serie e con un’accuratezza che non ha niente da invidiare a quella artigianale di piastrelle e maioliche, sempre più di tendenza nell’arredamento di bagni e cucine anche in città. Se c’è una ragione per cui si tende a sfruttare i nanocoloranti su superfici nobili, come la ceramica appunto o il legno, è però perché, come in parte si accennava, a differenza di altre sostanze non alterano la composizione chimica della superficie di stampa e, anzi, in molti casi la valorizzano: è più facile enfatizzare la porosità della ceramica o le venature di un legno di pregio decorandoli a stampa con i nanocoloranti.