Durata pneumatici, alcuni aspetti da valutare

È arrivata la stagione “fredda”. Ed usi e abitudini di ogni singolo cittadino, quindi, mutano in base alle nuove condizioni climatiche. L’avvento dell’inverno, però impone anche il compimento di qualche azione specifica, volta a combattere l’arrivo delle rigide temperature. Tra queste, una, più d’altre, è di fondamentale importanza per ogni singola persona: il cambio delle gomme.

Questo avviene, nel caso specifico, per chi opta per le cosiddette “gomme estive” da alternare alle “gomme invernali”, azione che si deve obbligatoriamente compiere a scadenze prefissate (solitamente tra la metà di ottobre e la metà di novembre di ogni singolo anno), onde evitare di incorrere nel pagamento di sanzioni pecuniarie di importo, spesso, certamente non contenuto.

La vita delle gomme stagionali e delle 4 stagioni: quant’è la loro longevità?

Una domanda che tanti si pongono, specialmente in una regione, come la nostra, che presenta zone impervie e temperature rigide, è la seguente: quant’è la vita media di queste gomme? Ovvero, quando bisogna procedere alla loro sostituzione con un treno di gomme nuove o rivolgendosi a qualificati ed esperti professionisti nella vendita gomme usate a Torino?

Le variabili, per quanto ovvie, sono molteplici. Una persona che percorre, quotidianamente, un elevato numero di chilometri, vedrà le proprie gomme usurarsi in un periodo di tempo più breve rispetto a chi, invece, la utilizza sporadicamente o per un numero di chilometri giornalieri contenuto. Anche chi, per quanto ovvio, deve percorrere manti stradali piuttosto “duri”, dovrà, con ogni probabilità, procedere alla sostituzione delle gomme stagionali in un arco temporale più breve.

La media della sostituzione di queste gomme, varia quindi significativamente in un periodo oscillante tra i 5/10 anni. Molti automobilisti, tuttavia, preferiscono non dover ricorrere al cambio delle gomme ogni sei mesi, prediligendo le gomme 4 stagioni. La comodità del non doversi rivolgere al proprio gommista di fiducia due volte nel corso dell’anno solare, tuttavia, viene mitigata, in accezione negativa, dalla loro più frequente sostituzione.

Un carro di gomme 4 stagioni, per mantenere intatte le proprie performance, andrebbe sostituito – anche in questo caso tenendo in considerazione tutte le variabili citate per le gomme stagionali – in un arco temporale tra i 2/4 anni, evitando accuratamente di superare i 5 anni di longevità. La qualità delle gomme scelta, quindi, svolge un ruolo prioritario: meglio, in questi casi, sopportare una spesa leggermente superiore, garantendo maggiore sicurezza per sé stessi e le persone care trasportate.

Marcatura delle gomme: come saper leggere il nostro pneumatico

Quando si decide di acquistare uno pneumatico, nuovo o usato che sia, è estremamente importante saper leggere la marcatura dello stesso, compito che molti demandano al proprio gommista di fiducia. È importante, tuttavia, essere in grado di leggere la misura delle gomme, compiendo l’acquisto in maniera maggiormente consapevole. Le sezioni della marcatura delle gomme sono sei.

Le prime tre cifre rappresentano la larghezza trasversale di sezione, ovvero la distanza tra il fianco interno e quello esterno misurato in millimetri. Le due cifre successive, invece, indicano il rapporto altezza/larghezza, che viene indicato in termini percentuali: maggiore è questo valore, più elevato sarà il valore della spalla.

La terza sezione, invece, è indicata da una lettera dell’alfabeto, che equivale alla tipologia di struttura con la quale è composta la gomma: nella maggior parte dei casi troverete indicata la lettera “R”, considerato che la maggior parte degli pneumatici attualmente in commercio sono stati creati con una struttura radiale.

Immediatamente successiva alla lettera, poi, troverete la quarta sezione contraddistinta da numeri che indicano il diametro del cerchione indicato in pollici. La quinta sezione, invece, rappresenta l’indice di carico, che corrisponde al carico massimo in chilogrammi che è in grado di sopportare il pneumatico: maggiore è il valore, più elevata sarà la capacità di carico del pneumatico (indice più basso 62, maggiore 78).

L’ultima sezione, infine, rappresenta il codice di velocità, ovvero la velocità massima concessa alla guida quando si monta quel pneumatico: i valori variano dalla lettera Q alla Y, dove Q concede una velocità massima di 160 km/h e la Y fino a 300 km/h.