Salvini anticipa in un tweet le operazioni contro la mafia nigeriana a Torino: è scontro con il procuratore Spataro

Il ministro dell’interno Matteo Salvini ha scritto in un tweet alcuni particolari in merito all’operazione in corso contro la mafia nigeriana. Il tweet ha fatto apparecchio discutere perché era uno “spoiler”che poteva mandare in fumo mesi e mesi di indagini. Il procuratore capo di Torino Armando Spataro è stato molto critico verso Salvini che, accusandolo di avere danneggiato le indagini in corso. Dopo le dichiarazioni online, arriva un comunicato della procura nella quale si legge che per il futuro si spera che non ci siano fughe di notizie, evitando il rischio di danneggiare le indagini in corso.

Verso le 9 del mattino il vicepremier leghista dichiarava con orgoglio via Tweeter l’arresto di 49 mafiosi a Palermo, fin qui tutto bene. Ringraziando le forze dell’ordine, Salvini continua dicendo che sono stati arrestati anche altri 15 mafiosi di origine nigeriana a Torino, assieme anche ad altri 8 spacciatori a Bolzano. Il ministro sottolinea come queste persone avessero permesso di soggiorno per motivi umanitari e clandestini. Insomma, il ministro è ancora in campagna elettorale secondo molti, sempre intento a farsi pubblicità in tutti i modi, anche quando le indagini non sono concluse.

Il procuratore Spataro replica con un comunicato stampa additando certe dichiarazioni fuori luogo su indagini che erano (e sono) ancora in corso. Inoltre, le dichiarazioni di Salvini sono imprecise: i 15 nigranti non sono stati arrestati, ma si stanno eseguendo delle ordinanze di custodia cautelare. La procura ci teine anche a sottolineare che le indagini non sono svolte dalle forze dell’ordine, le quali agiscono per la procura e giudiceincaricato delle indagini preliminari. Per nessuno degli indagati è indagato per associazione mafiosa. Inoltre, gli indagati non sono 15 e sono ancora in corso le ricerche di alcuni di loro.

È proprio in merito a quest’ultimo passo che c’è stata un’anticipazione online, rischiando di avvertire proprio quelli che ancora sfuggivano alla cattura, i quali potevano allontanarsi dalla zona calda. il tweet di Salvini, dice il comunicato, viola le prassi e le direttive vigenti tra gli organi giudiziari e la polizia giudiziaria in merito alla diffusione dei dettagli delle indagini. Contenuti, modalità e tempi sono sempre concordati per evitare proprio questi fatti. Le informazioni di interesse pubblico devono esser sobrie e rispettare i diritti di chi è indagato, qualunque sia il reato contestato. È prerogativa dei titoli dell’azione penale divulgare tali notizie, solo quando esse sono concluse.

Al comunicato stampa della procura di Torino segue un video messaggio di Salvini che si difende dicendo che lui ha tweetato molto dopo gli arresti. Il numero uno del Viminale aggiunge che se Spataro è stanco, può andare in pensione e lasciare il posto ad altri, giudicando come inaccettabile tale comunicato. Non si può infatti, secondo il numero uno della Lega, dire che il ministro dell’Interno compromette arresti e indagini. Meglio pensare prima di aprire bocca, sente nel video (da che pulpito!). Il video scatena ulteriori polemiche tra i togati del Consiglio Superiore della Magistratura e non solo.