Corsi di formazione nel settore turistico: come scegliere quello giusto

Il turismo è un settore in costante crescita in ogni parte del mondo. Pertanto, rappresenta un ambito professionale in grado di offrire sempre nuovi sbocchi professionali e opportunità lavorative di grande prestigio. Allo stesso tempo, però, lavorare nel campo del turismo non è così facile, perché le competenze e le abilità richieste sono davvero numerose e trasversali. Proprio per questo motivo, chi desidera trovare una stabile occupazione nel settore del turismo dovrà assicurarsi una formazione a 360 gradi, ricca di conoscenze teoriche, ma soprattutto di una buona pratica sul campo, in grado di fornire esperienze rilevanti e di qualità, utili per il salto nel mondo del lavoro. Accanto ai numerosi corsi di laurea e master dedicati, molti sono anche i corsi di formazione in turismo, corso formazione o workshop. Si tratta di percorsi didattici e pratici che mirano a trasferire conoscenze e sviluppare abilità in chi vuole tentare la via del settore turistico come occupazione della propria vita. Ma come scegliere un buon corso di formazione nell’ambito del turismo? Infatti, sfogliando il Web o raccogliendo informazioni, si potrà notare come non manchino enti e agenzie che offrono esperienze formative in questo specifico settore professionale. Soprattutto se il corso di formazione è a pagamento, prima di procedere con l’iscrizione, sarà opportuno valutare con attenzione un numero importante di elementi, al fine di evitare scelte sbagliate. Per prima cosa sarà opportuno approfondire il profile company dell’ente che terrà il corso e verificare se sia o meno accreditato, affinché le certificazioni rilasciate al termine delle lezioni abbiano un’autentica validità. Infatti, un buon ente erogatore di un corso di formazione dovrà godere dell’accredito della Regione oppure del certificato di qualità UNI EN ISO 9001. Un buon corso di formazione sarà aperto a pochi partecipanti, dopo un’accurata selezione, in base ai titoli e alle motivazioni dei corsisti. Dunque, sarà importante prestare attenzione anche a questo elemento, diffidando da offerte formative aperte indistintamente a tutti o che non chiariscano al meglio gli obiettivi da perseguire nel corso delle lezioni. Per scegliere un buon corso di formazione nel campo del turismo sarà importante informarsi sul nome dei docenti che terranno il corso, accertandosi che si tratti di esperti del settore, che abbiano alle spalle pubblicazioni e lavorino nel comparto da molti anni. Infatti, soltanto figure altamente specializzate potranno fornire le giuste conoscenze e guidare gli aspiranti corsisti ad un’adeguata formazione prima di entrare nel mondo del lavoro. Ascoltare le opinioni e le testimonianze dei partecipanti alle precedenti edizioni potrebbe essere un ottimo aiuto per la scelta del corso da seguire. Inoltre, un’adeguata esperienza formativa dovrebbe prevedere anche esercitazioni pratiche da affiancare alla didattica in aula, tali da permettere al partecipante di vivere in modo ancora più concreto il contesto lavorativo con cui dovrà confrontarsi al termine delle lezioni teoriche. Inoltre, sarebbe da prediligere un corso di formazione che preveda uno stage al termine del percorso in aula; stage che potrebbe trasformarsi in un’assunzione per il partecipante e garantirgli, dunque, una sicura collocazione professionale. Come si può notare, nonostante si registri la presenza di un vasto ed eterogeneo numero di corsi di formazione nel settore del turismo, sarà buona norma prestare attenzione a quello da scegliere, così da evitare sprechi di tempo e di soldi e prediligere un’offerta formativa in grado di aprire buoni sbocchi occupazionali.

 

 

Guida di sopravvivenza alla vita d’ufficio: bye bye stress!

Affrontare una qualsiasi giornata di lavoro può diventare una vera impresa titanica. Dividersi tra riunioni, telefonate, appuntamenti e colloqui farebbe venire i capelli bianchi a chiunque. Se ogni sera torni a casa distrutta e non hai le forze nemmeno per toglierti scarpe, la tua qualità della vita ne risente moltissimo.

Per fortuna, abbiamo pensato proprio a te e abbiamo preparato una guida di sopravvivenza con tanti utili consigli per affrontare le situazioni più stressanti sul posto di lavoro.

Impara a gestire lo stress

Tutti possono avere giornate particolarmente stressanti al lavoro ma l’importante è imparare a gestire nel modo migliore. Ci sono piccoli trucchi che tutti dovrebbero conoscere per affrontare lo stress dell’ufficio quando arriva la fine del mese e bisogna chiudere tutti gli ordini. Per esempio, organizza la tua scrivania in modo che rispecchi il tuo carattere e la tua personalità. Aggiungi piccoli gadget e ninnoli antistress dal design originale e fuori dagli schemi da manipolare quando vorresti strozzare qualcuno. Inoltre, una fotografia che ti mette allegria non deve mai mancare. Delle frasi motivazionali, infine, possono esserti d’aiuto quando davvero non ce la fai più.

Fai squadra con colleghi

Impossibile sopravvivere all’ufficio se non fai squadra con i tuoi colleghi. Ovviamente, non puoi piacere a tutti quanti ma di sicuro troverai un paio di colleghi con cui condividere lo stress e la frustrazione. A volte è difficile parlare dei problemi di lavoro in famiglia o con gli amici di tutti giorni perché non hanno vissuto le stesse situazioni. I tuoi colleghi stanno esattamente invece di che cosa parli e scoprirai che anche loro condividono le stesse preoccupazioni. Per esempio, puoi lamentarti della polvere che c’è sotto la tua scrivania. Scopri subito i prezzi dell’aspirapolvere senza sacco silenzioso per le pulizie in ufficio così tu e i colleghi non dovete lavorare nel sudicio.

Prenditi un momento per te

Se la giornata si sta rivelando particolarmente stressante e il tuo livello di nervosismo sta toccando i massimi storici, concediti una coccola, un momento dedicato a te. Una buona idea potrebbe essere organizzare un pranzo fuori in quel posticino che ti piace tanto per uscire dall’ufficio, staccare la mente per un attimo, ricaricare le batterie e farti tornare il sorriso. Potresti anche saltare direttamente il pranzo e concederti un messaggio distensivo.

Fatti rispettare

Per sopravvivere all’ufficio ricorda di farti rispettare perché il tuo lavoro è prezioso, anche se occupi l’ultima casella dell’organigramma. Impara a non farti calpestare da nessuno convincendoti di essere una persona di valore. C’è una sottile differenza tra l’essere disponibile e venire sfruttata; non dire per sempre “sì” ma valutata con attenzione qual è la mole di lavoro che puoi fronteggiare senza finire ko. A volte, bisogna essere in grado di negare una richiesta e delegare. Se arrivi alla conclusione che l’ambiente di lavoro è davvero tossico per te e nessuno ti presta il rispetto che meriti, l’ultima spiaggia è andarsene e trovare un posto di lavoro dove poter finalmente a sbocciare e dimostrare quanto vali davvero.

Le caratteristiche base delle cuffie audio

Se anche tu sei alla ricerca di cuffie audio di buona qualità, quali sono le caratteristiche e i valori che devi ricercare.

  • Risposta in frequenza

Questo parametro indica la gamma di frequenze che la cuffia riproduce. Una cuffia di buona qualità consente di ascoltare suoni a diverse frequenze. Una buona la dovrebbe essere in grado di riprodurre tutte le frequenze udibili dall’orecchio umano dai 18 fino ai 22.000 Hz. Per esempio, se scegli una cuffia con un valore inferiore a 22.000, alcuni suoni risulteranno tagliati e l’ascolto sarà poco piacevole. Una cuffia audio che supera questo valore è pressoché inutile perché l’orecchio non riesce a captare frequenze superiori. Le cuffie audio technica hanno valori davvero ottimi perché si poiché si tratta di uno dei top brand del settore per cui possono fare al caso tuo.

  • Linearità di frequenza

Quando si parla di riproduzione audio è importante anche la linearità di frequenza. Si tratta praticamente della fedeltà rispetto allo suono originale. Quello che senti devo discostare troppo e per assicura tenere ricercare un basso valore di DB. Più questo valore è basso, migliore sarà il suono riprodotto.

  • Impedenza

Per valutare la qualità di una cuffia audio meglio valutare anche l’impedenza.  Si tratta della l’esistenza della bobina mentre è attraversata dalla corrente alternata. Uno buon prodotto ha un valore compreso tra 8 e 600 ohm. È un parametro meno importante ma pe avere un quadro completo sulla qualità della cuffia è pur sempre improntante sapere che cosa significa.

  • Sensibilità

Il parametro della sensibilità sempre colorato con attenzione durante la scelta delle cuffie poiché descrive la pressione acustica fornita. Si misura in DB e si tratta del massimo livello a cui può arrivare la cuffia senza distorsioni. Una cuffia audio con valore intorno agli 85 DB può dirsi di qualità media, mentre un prodotto con valori tra 95 e 109 DB ha sicuramente una qualità maggiore perché anche alzando molto il volume di riproduzione, il suono non verrà distorto.

 

Liceo delle scienze umane, il percorso che forma lavoratori sensibili ai bisogni del tempo

Il liceo scienze umane è la scelta perfetta per te se sei affascinato dai meccanismi di apprendimento e, più in generale, da quelli di formazione delle idee e di funzionamento della mente umana, oltre che, come evoca lo stesso aggettivo umane, da tutto ciò che riguarda le relazioni, le dinamiche affettive che si vengono a creare tra una persona e l’altra. Se la domanda è ha ancora senso scegliere di frequentare un percorso di formazione in scienze umane?, insomma, la risposta è senza dubbio .

È vero infatti che ci sono oggi delle alternative che, a un primo sguardo almeno, sembrano più allettanti dal punto di vista di sfruttabilità sul mercato del lavoro: gli istituti professionali, gli indirizzi più moderni come quello in grafica o in odontoiatria e persino i vecchi alberghieri formano, infatti, già dal gradino della scuola media superiore dei veri e propri professionisti e, molto più pragmaticamente, danno ai loro studenti un titolo e delle conoscenze che possono essere subito sfruttati nel mondo del lavoro. È altrettanto vero, però, che la materie umanistiche – e, soprattutto, una loro buona conoscenza – sono richieste oggi in praticamente qualsiasi campo e alla base di quelle soft skill che sempre più aziende valutano positive in candidati e dipendenti.

Cosa si studia al liceo scienze umane: una panoramica

Che professionisti forma, insomma, un liceo delle scienze umane? E come lo fa? Non solo il classico insegnante – questo liceo, infatti, è l’erede moderno dei vecchi istituti magistrali a cui si iscriveva chi aveva intenzione di intraprendere una carriera in campo formativo – chi ha un diploma in scienze umane opera oggi in ambiti dei più diversi: operatori sociali, assistenti sociali, mediatori e mediatori culturali, esperti in politiche assistenziali sono tra gli sbocchi tipo di un percorso di questo tipo. Percorso che si adatta bene, però, anche alla formazione universitaria: il liceo scienze umane si dimostra propedeutico a percorsi come le lauree in sociologia, in psicologia, in giornalismo, in scienze dell’educazione o in scienze della formazione e via di questo passo.

Da quanto detto fin qua, insomma, dovresti aver capito che un quinquennio in una scuola come questa ti permette di assumere conoscenze variegate e di acquisire un profilo professionale davvero poliedrico, tanto più che molti licei hanno sviluppato nel tempo anche indirizzi specifici e che vanno oltre i piani di studio canonici. Per rispondere proprio alla domanda come il liceo scienze umane forma i suoi alunni?, la cosa migliore che potresti fare è leggere i piani di studio della scuola che intendi frequentare, che sia quella vicino casa o la meglio rinomata della zona o ancora una scuola online e che ti permetta di conseguire il diploma a distanza. Da istituto a istituto possono cambiare, infatti, monte ore dedicati a una materia o a un’altra; rimane il fatto però che materie come diritto ed economia, lingue e, va da sé, scienze umane sono fondanti in un percorso di studio come questo, accompagnate ovviamente a materie di interesse più generico come italiano, matematica, storia.

Robot tagliaerba: come funziona il giardiniere automatico

Un robot tagliaerba rappresenta uno strumento davvero molto pratico per tutte quelle persone, come te, che desiderano prendersi cura dello spazio verde di casa ma non hanno il tempo necessario per farlo. Per fortuna, oggi esistono questi rasa erba automatici che si occupano della cura del prato senza che tu debba fare nulla di particolare. vediamo quindi come funzionano questi validi strumenti che sono diventati un vero must.

Come funziona un robot tagliaerba

È davvero semplicissimo e intuitivo far funzionare un robot tagliaerba. Dopo aver completato la fase di installazione, ti basta accendere questo strumento perché parta e tagli tutta l’erba. Puoi impostare la lunghezza di taglio e l’erba del tuo prato sarà perfetta come quella dei campi da golf. Tutte le zone del prato tagliate alla perfezione, anche quelle più difficili lungo il perimetro grazie uno sistema di sensori che regolano la corsa e individuano eventuali ostacoli sul percorso.

Una curiosità interessante che caratterizza la maggior parte dei modelli di rasaerba automatici è come trattano l’erba tagliata. Tutti i modelli hanno un sistema che tritura al massimo l’erba appena tagliata per ottenere due vantaggi importanti. Il primo è fertilizzare il prato stesso o anche fiori e piante mentre l’altro non avere un serbatoio da dover svuotare. Infatti, il robot distribuisce l’erba triturata sul prato che diventa un concime naturale.

Il robot non ha il filo e si muove agilmente senza alcun ingombro. La sua autonomia molto buona poiché permette di tagliare il prato una sola carica. Nel caso in cui il robot fosse scarico, torna in automatico alla stazione di ricarica. Non appena la batteria si ricarica, il Roma per completare il suo programma di taglio.

I modelli più avanzati sono addirittura controllabili da smartphone e tablet. Puoi, infatti, avviare il programma di taglio anche mentre sei al lavoro per tornare e trovare un manto erboso in perfette condizioni così sei pronto ad accogliere i tuoi ospiti direttamente in giardino senza dover far fatica e senza pagare un giardiniere.

Se desideri avere ulteriori approfondimenti e trovare anche tante recensioni, vai su www.robottagliaerbatop.it