Il migliore Caffè per il tuo bar: la guida definitiva

Quando ci si trova davanti alla necessità di accontentare il gusto di tante persone diverse, riuscire a capire quale sia la scelta più adatta, spesso, può risultare piuttosto difficile.
Ogni cliente ha un palato differente da quello di un altro, e riuscire a mettere tutti d’accordo può essere un’impresa particolarmente difficile!

Quello che per qualcuno è un caffè gustoso, dal carattere forte, per un altro può avere un sentore acido.

Alcuni possono amarne le sfumature più amare e robuste, altri preferire miscele più dolci e dalle note fruttate.

Ciò che è certo, è che ogni bar manager deve essere in grado di rispondere con puntualità alle diverse richieste dei propri clienti, garantendo un’ampia scelta, che possa soddisfare qualunque tipo di richiesta.

D’altra parte si sa, per noi italiani il caffè non è solo una semplice bevanda, ma un vero e proprio rito prezioso per affrontare al meglio ogni giornata.

Il caffè è un piacevole momento di convivialità con amici e parenti, una pausa dallo stress del lavoro, da soli o in compagnia dei propri colleghi del cuore, o anche solo una coccola mattutina da gustare in solitudine e durante la quale poter raccogliere i propri pensieri prima di iniziare a districarsi tra i tanti impegni quotidiani.

Insomma, un buon caffè al bar è davvero fondamentale!

Come scegliere il caffè migliore?

In commercio esistono principalmente due tipologie di caffè, dalle caratteristiche e peculiarità molto diverse tra loro: arabica e robusta.

La specie più amata e diffusa sul mercato è l’arabica, un tipo di caffè la cui percentuale di produzione è la più importante al mondo.

Un caffè che si caratterizza per una miscela 100% arabica è particolarmente pregiato e, di conseguenza, anche il più costoso.
A differenza della robusta, la miscela arabica si contraddistingue per le sue amabili note dolci e profumate, con un leggero retrogusto fruttato o di cioccolato, che rendono questo caffè un prodotto di facile consumo, grazie anche alla sua cremosità.
Sicuramente questa qualità di caffè è la più apprezzata dalla maggior parte della clientela e rappresenta una scelta sicura per la tua attività.

La provenienza del caffè

Le migliori miscele arabiche provengono dalle zone del Centro e del Sud America e dall’Africa, in particolare da Paesi come Brasile, Guatemala e Etiopia.

Ad oggi la produzione di caffè si sta diffondendo anche in altre zone del mondo, come la Cina, dove però viene preferita la specie robusta o, in termini tecnici, la coffea canefora.

La produzione di questa qualità è più recente rispetto a quella arabica, ed è stata introdotta solo dalla fine del XIX secolo nei territori della Repubblica Democratica del Congo.
La coffea arabica può essere coltivata ad altitudini più basse e presenta una maggiore resistenza alle malattie rispetto alla pianta arabica, molto più fragile e con costi di coltivazione più elevati.
D’altra parte proprio il suo nome rappresenta la sua più importante caratteristica: è una specie particolarmente resistente e il cui prodotto finale si contraddistingue per il suo gusto intenso e corposo.

Rispetto all’arabica, la miscela robusta si presenta in tazzina con un colore più scuro e note più marcate, come di legno o gomma bruciata.
Un caffè dalle caratteristiche più dure, che non sempre riesce ad essere apprezzato da tutti, ma che è riuscito comunque a guadagnarsi un’ottima posizione nel mercato per le sue peculiarità.

Un altro aspetto da considerare durante la scelta del miglior caffè per il tuo bar, non è solo la provenienza o la qualità del caffè, ma anche la sua tostatura.

La tostatura del caffè

A seconda del tipo di estrazione a cui sono sottoposti i chicchi di caffè si raggiunge un grado di tostatura differente.
La scelta, quindi, deve essere guidata dal tipo di prodotto che si desidera presentare in tazzina.
La tostatura prescelta sarà più o meno intensa a seconda dell’utilizzo che si desidera fare del caffè, che si tratti di un espresso, piuttosto che di un caffè da fare con la moka o in filtro.

Più il caffè è tostato, infatti, maggiore sarà la parte estraibile.
Ad esempio, il caffè il grani per le macchine da espresso presenta chicchi più scuri, proprio per la sua maggiore possibilità estrattiva.

I diversi modi per degustare il caffè

Come ormai avrai avuto modo di capire, non esiste un caffè che sia in assoluto il migliore per tutti, infatti il migliore caffè per il tuo bar è semplicemente quello che il cliente non vedrà l’ora di bere un’altra volta.
Ogni persona può avere due differenti modalità di approccio al caffè: tecnico o edonistico.

Chi si avvicina al caffè con un atteggiamento tecnico, è in grado di giudicare il caffè proprio come fanno i sommelier, individuando le sue caratteristiche speciali in base al gusto e alla resa in tazzina.

Chi, al contrario, degusta il caffè con un approccio edonistico (la modalità più diffusa tra i clienti), giudica il caffè in base alle sensazioni in grado di suscitare con il suo profumo e con il suo gusto.
Un buon caffè, infatti, può evocare piacevoli ricordi e donare un vero e proprio momento di benessere.

Se da un lato non esiste, quindi, un caffè che possa essere definito il migliore in assoluto, esiste però una regola che è fondamentale rispettare, la cosiddetta “regola delle 5 M”:

  • Miscela: ogni manager bar dovrebbe scegliere il caffè migliore per i propri clienti, offrendo solo prodotti di qualità, come quelli proposti ad esempio dalla torrefazione Mokabar di Torino;
  • Mano degli operatori: il personale del locale dovrebbe essere competente. Il servizio e la professionalità sono due aspetti fondamentali per un caffè indimenticabile;
  • Macinatura: il caffè può essere macinato in tanti modi differenti a seconda del tipo di utilizzo che si desidera farne;
  • Macchina da caffè espresso: come per ogni lavoro, avere a disposizione i giusti strumenti è fondamentale per garantire un risultato eccellente;
  • Manutenzione: pulizia e costante attenzione ai dettagli sono due aspetti centrali per differenziarsi dai tanti competitor.

Come scegliere un buon fornitore di caffè?

Al momento è possibile scegliere tra tanti fornitori di caffè, ma come individuare quello più adatto alle tue esigenze?
Per evitare spiacevoli sorprese dovresti tenere conto di cinque punti fondamentali:

  • qualità del prodotto;
  • serietà e professionalità;
  • offerta di accessori e macchinari;
  • manutenzione delle attrezzature;
  • assistenza tempestiva.

Come preparare il migliore caffè al bar?

Preparare un caffè al bar così buono da fare perdere la testa ai tuoi clienti richiede una preparazione attenta e curata in ogni dettaglio.
Per riuscire a ottenere un piccolo tesoro in tazzina, segui questi passaggi e il risultato sarà a dir poco eccellente:

  • individua la tua miscela preferita, tra arabica e robusta, macinando se possibile i chicchi poco prima dell’utilizzo per garantire il massimo della freschezza e proteggere le note aromatiche;
  • usa una macchina per il caffè di qualità e verifica che sia sempre in condizioni perfette e ben pulita;
  • segui le indicazioni del produttore per dosare in modo corretto il caffè per ogni tazzina;
  • usa acqua filtrata, infatti anche la qualità dell’acqua influisce in modo sostanziale sul gusto finale.

Come servire il caffè al bar

Una volta che avrai tra le tue mani la tazzina del caffè perfetto, non ti resta altro da fare che servirla con attenzione così da regalare ai tuoi clienti la migliore esperienza possibile.
Ecco alcuni consigli per fidelizzare la tua clientela grazie a un caffè da sogno:

  • ricorda di accogliere sempre i tuoi clienti con un sorriso e sii sempre gentile e professionale;
  • offri una buona varietà di opzioni di caffè tra cui scegliere (espresso, cappuccino, macchiato,…);
  • segui le indicazioni del paragrafo precedente per realizzare un caffè eccezionale;
  • proponi il caffè in una tazzina calda e ben pulita;
  • non dimenticare di accompagnare il caffè ad un buon bicchiere d’acqua e offrire un biscottino o un cioccolatino;
  • cura l’aspetto del caffè: anche l’occhio vuole la sua parte, potresti decorare la tazzina con una spolverata di cacao o di cannella, a seconda dei desideri del tuo cliente;
  • fai sentire sempre i tuoi clienti come a casa, ben accolti e coccolati.

Ogni manager bar dovrebbe sapere che servire il caffè è una vera e propria arte riservata per pochi.

Con questi semplici consigli potrai offrire ai tuoi clienti il miglior caffè al bar, per un’esperienza indimenticabile.
Scegli il miglior caffè per il tuo bar per un gusto unico e profumato, solo così potrai dimostrare di essere un vero professionista del settore.

Quando si usa una pompa per liquami?

Esistono molte situazioni in cui potrebbe essere necessario utilizzare una potente e efficiente pompa per liquami. Si tratta di macchinari che sono stati progettati e realizzati per riuscire a lavorare con liquidi di vario tipo, che spesso hanno come caratteristica la presenza di solidi sospesi. Un valido esempio è il fango, la cui presenza in grande quantità richiede di solito l’uso di attrezzature di questo genere.

Le applicazioni sono molteplici, dal mondo dei privati a quello delle industrie e delle imprese agricole.

Quali sono le caratteristiche delle pompe per liquami?

Prima di elencare quali sono le principali applicazioni delle pompe per liquami è utile conoscere quali sono le caratteristiche che non dovrebbero essere sottovalutate.

La prima è senza alcun dubbio la robustezza. Una pompa per liquami deve essere molto resistente e in grado di lavorare in ogni situazione. Per questo di solito per la produzione di questi macchinari si usano materie prime molto robuste, come ad esempio l’acciaio inossidabile.

Un altro elemento che va valutato con attenzione è l’efficienza energetica. Questi macchinari è possibile che vengano usati per un tempo abbastanza prolungato, anche di diverse ore. Per questo dovrebbero avere una buona efficienza energetica, così da ridurre il più possibile i consumi.

Dal punto di vista pratico le pompe per liquami dovrebbero essere in grado di gestire solidi di varie dimensioni, senza il rischio di bloccarsi o intasarsi.

L’utilizzo industriale

Le pompe per liquami sono essenziali nel settore industriale. Tra le principali applicazioni troviamo senza alcun dubbio il trattamento delle acque reflue. Molte imprese in questo ambito hanno dei veri e propri bacini in cui vanno a confluire le acque reflue, che devono poi essere trattate in maniera opportuna per evitare ogni possibile forma di inquinamento.

Ci sono anche esempi più specifici, come nel caso delle industrie che producono carta. Per ottenere della carta si affronta un processo di produzione che rilascia fanghi e rifiuti liquidi in quantità, i quali devono poi essere gestiti e smaltiti con appositi macchinari.

Nel settore agricolo

Le pompe per liquami sono tra le attrezzature più utilizzate in ambito agricolo. Chi ha del bestiame deve evitare che il letame liquido finisca per diventare un elemento inquinante. Con le pompe per liquami è possibile trattare il letame, trasferendolo a seconda delle esigenze in appositi siti per lo stoccaggio o anche direttamente nei campi, così da poterlo usare come fertilizzante.

In più questi macchinari possono rivelarsi davvero utili nello spostamento dei rifiuti organici ai digestori anaerobici, i quali hanno come scopo la trasformazione di questi rifiuti in fertilizzante o biogas.

Le principali applicazioni domestiche

Le pompe per liquami non sono molto diffuse in ambito domestico, ma esistono specifiche situazioni in cui il loro uso potrebbe essere fondamentale. Basta pensare alle emergenze: in caso di allagamento si possono utilizzare questi macchinari per contenere un possibile allagamento.

Sono essenziali per coloro che hanno un sistema di fognatura autonomo. Chi vive lontano dai grandi centri potrebbe non avere un collegamento diretto alla rete fognaria. Ciò significa che i rifiuti devono essere smaltiti in maniera alternativa: di solito si ha a disposizione una fossa settica, che con le pompe per liquami può essere svuotata periodicamente.