Primo maggio teso a Torino: scontri tra polizia e NoTav

A Torino per la festa del lavoratori del primo maggio, hanno sfilato 35 mila persone tra cui anche la sindaca Appendino e tanti altri esponenti politici, intenti a racimolare voti in vista delle prossime elezioni regionali. Di questi, 2 mila circa erano in coda al corteo erano manifestanti No Tav, esponenti di Askatasuna e anche qualche 5 Stelle, tra cui il leader del Alberto Perino e anche  il sindaco di Venaus, Nilo Durbiano. Sono questi al centro degli scontri, prima con i dem del Pd e poi anche con le forze di polizia, creando ancora oggi polemiche e commenti acidi soprattutto sui social.

Gli scontri con i democratici

Lungo tutto il tragitto fino a Piazza San Carlo, i circa 2 mila NoTav si sono scontati più volte con i democratici del Pd. Durante i tafferugli tra NoTav e servizio d’ordine del Pd ci sono stati dei feriti, tra cui anche Gianluca Guglielminotti di Sant’Antonino di Susa.

Nei giorni successivi, con un tweet, il militante del Pd Joseph Gianferrini scrive che finalmente la polizia ha usato il manganello su alcuni manifestanti. Il collaboratore di un consigliere regionale uscente, ha aperto un caso e dure sono le reazioni tra chi giudica il commento inappropriato perché i manifestanti sono bollati come violenti in anticipo, senza fare distinzioni nella folla. Alcuni infatti scrivono che Gianferrini si avvicina pericolosamente alle posizioni di Salvini. Tanti anche i commenti a sostengo del tweet: studi di vedere manifestazioni pacifiche rovinate dalle “solite “ teste calde già note alle forze dell’ordine.

 Gli scontri tra NoTav e polizia

Passano però in secondo piano le zuffe tra dem e NoTav, i quali si sono trovati più volte caricati dalle forze dell’ordine. Sono proprio questi episodi che creano ancora polemiche tra i politici e non. Si sa che non corre buon sangue tra manifestanti e poliziotti, una sorta di derby tra anarchici – rivoluzionari e neo fascisti in divisa, come dimostrato dal processo tenutosi qualche mese fa a Susa.

Che cosa è successo

I NoTav ed esponenti di Askatasuna dalla coda del corteo volevano in fretta risalire per arrivare in Piazza san Carlo prima della fine dei comizi degli esponenti sindacali. Poco dopo la partenza, un gruppo aveva tentato di bypassare i cordoni della polizia passando dai portici, ma è stato respinto provocando le reazioni dei manifestanti. Tra slogan qualsisia come via la polizia, la Digos etc. i più violenti hanno iniziato a lanciare dei fumogeni verso le forze dell’ordine che hanno quindi caricato. Nella folla però c’erano tante altre persone del tutto ignare ed estranee ai fatti. Le forze armate non dovrebbero reagire così violentemente in situazioni di questo tipo dove altre persone, oltre ai manifestanti stesse, possono subire ferite e contusioni anche gravi. Queste sono le principali accuse rivolte alle forze armate, un po’ troppo armate per l’appunto.

Ferito il consigliere comunale pentastellato Damiano Carretto. Anche la consigliera regionale M5S Francesca Frediani accusa l’accaduto come vergognoso: hanno chiuso via Roma e iniziato a picchiare senza distinzioni. Così racconta la grillina via Facebook, la quale aveva tentato, invano, di mediare pacificamente con la Digos.

Le dichiarazioni degli organi di polizia

Il segretario del sindacato degli organi di polizia commenta anche lui duramente gli scontri. “Come sempre, i soliti noti professionisti del disordine hanno rovinato una manifestazione voluta per portare in piazza i disagi dei tanti lavoratori angosciati.