ZTL Torino: il progetto di mobilità del futuro della giunta 5Stelle

Il futuro di Torino è senza auto. Questo è l’obiettivo delle giunta penta stellata che vuole realizzare una nuova ZTL con interventi soprattutto in via via Matteotti e via Nizza, nonostante le poteste dei commercianti e anche i vertici della regione.

L’assessora alla Viabilità di Torino Maria Lapietra non lascia spazio a dubbi: il futuro non è dell’auto privata e gli automobilisti dovranno rassegnarsi. Gli obbiettivi di mobilità del futuro si ottengono con una maggiore fluidità del traffico cittadino dei mezzi provati. Importanti investimenti sui mezzi pubblici devono renderli più appetibili e convenienti dell’automobile privata. Altro sistema per una mobilità più sostenibile è l’automobile condivisa, per esempio.

Il cantiere di via Nizza

I cantieri avviati in via Matteotti e via Nizza hanno scopo di rendere le strade più sicure per i pedoni. Rimanda la mittente le accuse indicano la ciclabile in via Nizza come la fonte di rallentamenti e code. Gli interventi puntavano a rendere questa arteria più sicura senza rischi per i pedoni e per i ciclisti. I passaggi pedonali e i restringimenti sono pensati per far rallentare le automobile che una volta, addirittura, superavano in modo pericolosissimo.

Lo stesso discorso vale per via Matteotti che ora è più sicura per tutti gli utenti della strada. È sbagliato pensare che una strada serva unicamente agli automobilisti quando ci sono anche pedoni e ciclisti. La viabilità è cambiata e cambierà ancora, soprattutto grazie a una maggiore sensibilità dei cittadini verso questa tematica. Se si creano le giuste condizioni, i torinesi sono ben disposti a muoversi a piedi o in biciletta, migliorando la qualità dell’aria, evitando di restare imbottigliati nel traffico e dover cercare, e poi pagare, il parcheggio.

La mobilità del futuro

Nel prossimo decennio, sarà sempre più chiaro: meno automobili di proprietà e più sistemi alternativi come bicilette e monopattini, come quelli visti a Roma e in altre grandi città. Il ruolo dei mezzi pubblici è evidente: più competitivi e pratici per gli utenti. Per questo motivo con la nuova rete Gtt è stato deciso di dare priorità semaforica ai tram.

Purtroppo, gli enti locali hanno risorse imitate per realizzare nuove infrastrutture viarie per la città e il governo, qualunque colore sia, ha puntato al trasporto rapido di massa. A Torino sono stati trovati i fondi per far proseguire i lavori da corso Grosseto fino alla bretella per l’aeroporto, ma non sempre si riesce. Intanto, al nuove rete di trasporto pubblico è stata rivoluzionata e con la sua entrata in vigore cambierà il modo di prendere il tram e la speranza è che i cittadini siano più incentivati.

Le polemiche all’orizzonte

La nuova ZTl della città di Torino però è accompagnata da una serie di polemiche che arrivano dal presidente dell’Aci Re che accusa alla giunta di non preoccuparsi degli automobilisti, dai commercianti delle vie interessate che appendono cartelli con la scritta “No ZTL” e anche dal neo presidente della regione Piemonte Alberto Cirio.