La situazione economica nella regione Piemonte: che cosa dicono i dati? Quali sono i possibili sviluppi futuri?
Sono usciti gli ultimi studi che fotografano la situazione economica nella regione Piemonte. I dati emessi dalla Banca d’Italia, sono positivi in quanto la buona salute dell’economia della regione pare consolidata anche se persistono delle criticità, come confermato oggi nella conferenza che presenta lo studio oggi a Torino.
La ripresa che si è vista in tutta la penisola, è stata raggiunta anche qui in Piemonte e uno dei dati più positivi riguarda l’occupazione che è salita dello +0,5%. Oltre a questo dato positivo, vanno però evidenziate le criticità che rappresentano un’occasione per migliorare ulteriormente la situazione e avere una crescita stabile. Lo sviluppo dell’economia del Piemonte è frenato da quella che viene chiamata come la produttività del lavoro peggiore. Significa che ci sono delle debolezze nel terziario e nel capitale umano soprattutto. Lo studio ha evidenziato che è diminuita da parte delle imprese qui presenti la richiesta di lavoratori laureati, rispetto alla media delle altre ragioni del nord Italia. Altro fattore da tenere presente è l’invecchiamento della popolazione e degli impiegati, evidenziando un problema che si riscontra a livello nazionale: occupati molto in là con l’età e pochi invece i giovani impiegati che restano tra le file di chi cerca un’occupazione.
Per quanto riguarda il settore manifatturiero, la produzione cresce del +3,5% in tuti i settori, tranne nei trasporti. Bene le esportazioni, trainate ovviamente dai classici settori dell’alimentare e vitivinicolo. Per pubbliche in calo, come tutto il settore delle costruzioni. Il turismo si conferma un settore trainante per l’economia piemontese e infatti registra una crescita.
Il caso Comital
Rischi per la tenuta dell’economia piemontese arrivano anche dal fallimento della Comital. A poche ore dalla diffusone dell’ultimo studio che fotografa la situazione economica in regione, il tribunale di Ivrea dichiara la Comital di Volpiano fallita definitivamente. Sono la Fiom e la Cgil a rendere nota questa notizia che risulta tragica per tutti i lavoratori che speravano nell’arrivo di un’offerta che potesse risollevare le sorti dell’azienda. 110 sono i dipendenti che erano occupati presso la Comital che opera nel settore della lavorazione dell’alluminio.
La Fiom fa sapere che i giudici di Ivrea hanno rigettato l’idea della continuità produttiva, unica soluzione in grado di mantenere l’azienda attiva, seppur solo in parte. I vertici Fiom sono molto armeggiati della decisone dei giudici che hanno condannato 110 ex dipendenti a diventare disoccupati; forza lavoro che si ritrova in una situazione drammatica che sono stati tutelati dalla cassa integrazione fino al mese di novembre, momento in cui la situazione è precipitata del tutto. In un periodo in cui tra i temi principali c’è il lavoro e il sostegno alla crescita economica nonché la situazione dei lavoratori, pare assurdo che i giudici prendano questa decisione, che i vertici dei sindacati spingeranno a riconsiderare.
Come evolve l’economia del Piemonte dopo l’ennesima chiusura di grandi fabbriche che potevano invece ancora avere un futuro, lo vedremo dei prossimi studi che verranno emessi nei prossimi mesi.