Cambio dell’olio esausto della macchina: si può fare a casa? o serve per forza l’officina?

No, fare il cambio dell’olio non è un’operazione che richiede necessariamente di recarsi in officina e qui di seguito proveremo a capire proprio come, con un po’ di manualità e gli strumenti giusti, si può cambiare l’olio della macchina in tutta semplicità anche nel garage di casa.

Come cambiare l’olio della macchina a casa: due tecniche

Partiamo dalla tecnica più comunemente utilizzata per il cambio dell’olio esausto a casa, quella a cui ricorrere quando non si abbiano a disposizione delle apposite pompe. A veicolo spento, si solleva l’auto con un crick, la si appoggia su degli appositi cavalletti – meglio se due, in modo da poter contare su più stabilità ed evitare qualsiasi sorta di incidente – e si procede a svitare il tappo che copre la coppa dell’olio in modo da far defluire il liquido esausto prima di aggiungere quello nuovo, questa volta individuando nel cofano anteriore l’apposito condotto. Va da sé che cambiare l’olio della macchina a casa in questo modo può essere rischioso, dal momento che si dovrà lavorare sotto la scocca del veicolo e ci si potrebbe sporcare, per esempio, o che, soprattutto se non si ha troppa familiarità con la materia, si potrebbe finire a danneggiare altre componenti fondamentali per il buon funzionamento del veicolo. Non tutte le automobili, soprattutto tra le più recenti, hanno tra l’altro la coppa dell’olio a vista e si potrebbe essere tentati di pensare in questo caso che il cambio dell’olio vada effettuato esclusivamente in officina.

Basta in realtà acquistare delle pompe travaso olio sul sito Ideashopadria o nei negozi specializzati, che è poi l’altra tecnica, decisamente più pratica e veloce, per una muta dell’olio della macchina casalinga. In questo caso l’unica cosa che si dovrà fare è inserire una delle due cannule di cui la pompa è dotata, quella dal diametro inferiore, nella bocchetta situata nel cofano anteriore e che viene utilizzata in genere per controllare il livello dell’olio. Attivando la pompa – che, tra l’altro, a seconda del modello può essere alimentata, tramite morsetti, direttamente dalla batteria dell’auto – si fa in modo che l’olio esausto venga aspirato e, attraverso il secondo tubo, dalle dimensioni più grandi, arrivi direttamente nella tanica della pompa. Ancora una volta, qualche modello di pompa per il cambio dell’olio ha particolari recipienti che sono d’aiuto nello smaltire correttamente il liquido esausto – che, vale la pena ricordarlo, va necessariamente portato in discarica. In questo modo, comunque, cambiare l’olio alla macchina diventa una soluzione pratica, veloce e alla portata di tutti.

Certo, per quanto permetta di risparmiare tempo e denaro, non è sempre consigliabile cambiare l’olio in casa. Quello a cui in genere non ci si dedica quando lo si fa, infatti, è la pulizia o la sostituzione del filtro dell’olio, per esempio, o la manutenzione del circuito idraulico attraverso cui circola l’olio. Il che significa in entrambi i casi che, anche quando si abbia appena sostituito l’olio della macchina, una piccola quantità di olio vecchio, olio esausto continua a circolare nel motore e a lungo andare, se non si procede la volta successiva a far cambiare l’olio in officina, potrebbe creare danni allo stesso e più in generale al veicolo.

Vendere online senza aprire un e-commerce? Come gestire acquisti e pagamenti

Si può vendere online senza aprire un e-commerce? Basta fare una ricerca su Google per accorgersi che di modi per dare la possibilità ai propri clienti di acquistare direttamente da casa e senza passare da nessun negozio – né fisico, né virtuale – ce ne sono tanti, diversi e pensati per le necessità dei diversi business. Alcuni metodi sono, in realtà, molto più datati di quanto si immagina: si può vendere online senza aprire un e-commerce, per esempio, sfruttando delle mail commerciali o, ancora più a un livello zero, acquisendo gli ordini tramite messaggio (su WhatsApp, eccetera). Va da sé, però, che soluzioni come queste sono soluzioni arrangiate, provvisorie, adatte a chi non abbia da gestire un discreto volume di vendite online. Esistono, invece, metodi decisamente più strutturati per vendere online senza aprire un negozio virtuale e qui di seguito proveremo a elencare i principali. Fermo restando, certo, che aprire un e-commerce, specie se si prevede di gestire ogni giorno molti ordini in entrata, può essere la soluzione più pratica a livello di gestione burocratica o dei pagamenti.

Dai social alle chat automatizzate: come vendere online senza aprire un e-commerce

Quello che gli addetti ai lavori chiamano social commerce, per esempio, è un buon compromesso per chi non voglia rinunciare a vendere anche online ma, allo stesso tempo, non vuole investire in un negozio digitale. La maggior parte delle piattaforme hanno ormai degli strumenti ad hoc per i merchant: tra i più comuni e semplici da utilizzare, per esempio, Facebook mette a disposizione delle Pagine commerciali, oltre al Marketplace, delle vetrine fissate in alto; Instagram, invece, permette di taggare i prodotti nei post e, in entrambi i casi, si può impostare un percorso che porti l’utente a concludere direttamente l’acquisto. Va da sé che per chi decide di vendere online senza aprire un e-commerce e sfruttando i social è fondamentale organizzarsi adeguatamente per i pagamenti. Le soluzioni per i pagamenti digitali più moderne, tra cui molti POS mobili soprattutto, offrono per esempio servizi come il pay by link e, cioè, permettono di organizzare i pagamenti semplicemente inviando un link al cliente: la comodità è doppia, per il venditore che non ha bisogno di affidarsi ad altri servizi aggiuntivi e per il cliente che può pagare comodamente con la propria carta di credito e in pochissimi click.

Anche piattaforme come eBay o Amazon sono delle ottime soluzioni per vendere online senza aprire un e-commerce proprietario. Per mettere in vendita i propri prodotti su questi marketplace basta, semplificando molto, aprire un profilo venditore e creare per ciascuno dei prodotti che si intende vendere una sorta di scheda descrittiva. Su Amazon soprattutto, molti degli step di vendita possono essere automatizzati e gestititi grazie ai tool appositi messi a disposizione dalla piattaforma. Sempre più spesso, di recente, qualcuno prova a vendere online sfruttando le chat, sì, ma utilizzando i chatbot: sono una maniera originale per strutturare gli acquisti digitali e hanno dalla loro parte soprattutto la capacità di non interrompere l’esperienza utente (su Facebook, eccetera). Creare un chatbot che funzioni e funzioni in maniera ottimale, però, richiede conoscenze tecniche e potrebbe non essere né più semplice, né più immediato di aprire un e-commerce.