Chi si porta il panino da casa, deve anche pulire: come funziona la pausa pranzo alle elementari Manzoni
Mense scolastiche ancora in mezzo alla bufera di polemiche. Chi non vuole usufruire del servizio mensa, oggi può benissimo organizzarsi diversamente. È infatti permesso pressoché in ogni istituto scolastico che i bambini si portino qualcosa da casa. Spesso si tratta del classico panino, ma i genitori possono preparare un pasto a loro piacimento, soprattutto per tener conto dei gusti del bimbo e anche delle sue eventuali allergie e intolleranze.
Che cosa succede alle elementari Manzoni
Alle scuole elementari Manzoni dell’istituto comprensivo Pacinotti del quartiere di Borgo Campidoglio a Torino, i bambini che arrivano con il panino da casa, mangiano e poi puliscono il banco. Certa è la prassi in uso. Questa soluzione, come si potrebbe pensare, non è stata escogitata dalla scuola, bensì è un’idea dei genitori che ai figli non danno solo il pianino, ma anche salviettine per pulire il banco dopo aver mangiato. Dopo aver dato l’ultimo boccone, infatti, per motivi igienici i genitori hanno pensato di dare il compito della pulizia dalle briciole direttamente ai bambini. In questo modo, il banco usato per consumare il pranzo da casa non è sporco e il bambino cui appartiene non avrà briciole e altri residui. Spesso capita che i bambini che non usufruiscono del servizio mensa della scuola, vengono raccolti un gruppo unico e sistemati a pranzare in un’aula qualsiasi a turni. Molti bimbi sono quindi seduti in un posto che non è il loro e una pulita è necessaria.
Il problema riguarda il fatto che non c’è ancora uno spazio dedicato a chi porta il pranzo da casa. Il servizio di pulizia riguarda solo ed esclusivamente gli spazi adibiti a mensa dove gli alunni con il pranzo da casa non accedono. Il servizio di ristorazione si occupa della pulizia, ma solo negli spazi dove effettivamente è erogato il servizio. I bambini “con il panino” devono arrangiarsi in uno spazio separato che non rientra negli accordi di pulizia con il servizio di ristorazione.
Dato che l’area scelta per consumare la “schiscetta” portata da casa viene usata da più bambini e poi dagli alunni che utilizzano l’aula, le mamme hanno pensato di armare i propri figli anche di senso civico per occuparsi della pulizia dello spazio. per ora il personale Ata e i collaboratori scolastici, non sono sufficienti per occuparsi anche della pulizia di tali spazi. La pulizia di uno spazio così richiederebbe un lavoro continuo che ha mandato in tilt l’organizzazione scolastica e quindi i genitori hanno pensato di risolvere il problema con l’autorganizzazione.
L’autorganizzazione dei genitori via chat
Un problema di spazi e di personale dunque, che delinea un’altra volta la situazione di costante penuria di risorse in cui verte la scuola italiana. Dopo le numerose riunioni a scuola per il panino portato da casa, dove consumarlo e come tenere puliti gli spazi, i genitori hanno dato inizio a un rapido tam-tam nelle carie chat decidendo di risolvere con salviettine igienizzanti e tovaglioli per aiutare a tener pulito. In molti sono però ancora sul piede di guerra in quanto non è compito dei bambini pulire, discriminandoli rispetto a chi invece va in mensae ha questo servizio incluso.
Potrebbe interessarti anche:
Appalti per le mense scolastiche a Torino: vince il piatto a 4 euro