Ritrovato un secondo corpo nel Po: è anche lui delle Bahamas… il mistero si infittisce!

Un doppio mistero avvolge la morte di un giovane collaboratore del ministero delle Bahamas e di uno studente, sempre dell’isola caraibica. A meno di 24 ore dal ritrovamento del primo cadavere, ne affiora un altro. La zona è ora isolata per eseguire tutti gli accertamenti dovuti.

Il primo è Alrae Keiorn Ramsey di 29 anni, il cui corpo è stato ripescato nel fiume Po all’altezza del Ponte Isabella. A poche ore di distanza, appena ieri mattina, è stato ritrovato il secondo corpo: Blair Rashad Randy John, sempre nel fiume all’altezza di Lungopo Antonelli. Lo studente era iscritto all’Augustines College di New Providence e risedeva in Canada anche se era originario delle Bahamas.

I due giovani delle Bahamas deceduti

Il primo ritrovamento è stato il corpo di Ramsey, che studiava in Austria alla scuola per diventare un diplomatico. Si trovava in Italia con il permesso di soggiorno austriaco per motivi diplomatici. Il secondo corpo è di Blair, cittadino canadese, ma originario delle Bahamas. Attualmente stava a Londra per motivi di studio. Il consolato delle Bahamas sta, ovviamente, seguendo la vicenda e un delegato è già arrivato in città.

Il ritrovamento nel Po

La salma di Ramsey è stata avvistata nel primo pomeriggio di martedì, il quale ha avvisato i vigili del fuoco. L’unità di sommozzatori ha recuperato il corpo notando subito una ferita sulla testa. Da una prima e sommaria analisi si potrebbe pensare a una caduta, ma si attende il referto del medico legale che sta concludendo l’autopsia.

Le indagini delle forze di polizia

Sul secondo corpo nessun segno evidente di violente, infittendo ancora di più il mistero. Gli agenti attendo nel conclusioni dell’esame autoptico. I corpi erano in acqua circa dalle 24 alle 72 ore, ma nessuno aveva più avuto notizie già da giovedì sera. I due sembrerebbero amici di vecchia data ed erano a Torino per seguire una conferenza. L’ultima volta sono stati visti a un Bed & Breakfast di Torino e poi più nulla. Si sta già lavorando per raccogliere le testimonianze, ma anche ricostruire i movimenti tramite estratti conto e telefonate.

Tra le prime persone informate sentite dagli inquirenti c’è stato il titolare del B&B che è stato interrogato per far chiarezza sull’accaduto che resta ancora un mistero.

La ferita alla testa del diplomatico potrebbe esser un primo indizio: forse una lite tra i due, caduti entrambi in acqua durante una lotta?

La ricostruzione dell’accaduto, o almeno parte di essa, sarà possibile anche grazie ad alcune telecamere di sicurezza lungo il Po che potrebbero aver ripreso i due passare. Il vaglio dei filmati richiede però molte ore dato che non si sa esattamente quando sia avvenuto il decesso. Per ora, tutte le ipotesi restano aperte e gli inquirenti non escludono nessuna pista.

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