Olimpiadi 2026: la sindaca Appendino dice stop ed è caos

Si è parlato molto delle Olimpiadi Invernali previste per il 2026 e della candidatura italiana, che è stata un vero e proprio dilemma sin dall’inizio. La sindaca Appendino ha fin dal principio manifestato le proprie perplessità e diciamola tutta: era piuttosto chiaro che alla prima difficoltà si sarebbe tirata indietro. La questione delle Olimpiadi è andata avanti per diverso tempo, fino alla fine di luglio, quando la sindaca Appendino ha dichiarato ufficialmente di aver inviato tutta la documentazione al Coni. 

Da quel momento, però, le cose sono andate avanti e hanno preso una piega sempre più complicata. Le spaccature interne alla giunta non erano le uniche difficoltà che la sindaca si trovava ad affrontare: anche all’interno della popolazione torinese c’erano dissensi e contrasti tanto che è stato addirittura istituito il Coordinamento No Olimpiadi 2026. La situazione di Torino è stata quindi incerta e complessa sin dall’inizio, ma adesso le cose sono precipitate e sembra proprio che non si possano intravedere dei risvolti positivi.

La sindaca Appendino lo ha dichiarato infatti ufficialmente: Torino si tira fuori dalla questione e da quel tridente che sembrava poter funzionare solamente per pochi. E’ chiaro però che questa decisione compromette la candidatura di tutta la nazione: Milano e Cortina probabilmente rimarranno in corsa ma il tridente sarebbe stato decisamente più forte.

Milano e Cortina insieme senza Torino

Adesso che la sindaca Appendino si è pronunciata in via ufficiale rimane poco da fare: Milano e Cortina dovranno provare a proporsi insieme senza Torino. Il tridente quindi perde un componente che poteva essere fondamentale per una vittoria a Losanna. Oggi il Coni consegnerà al Cio la bozza definitiva e ad ottobre la sessione di Buenos Aires ufficializzerà le candidature per le Olimpiadi Invernali 2026.

Sicuramente le chance dell’Italia si riducono con l’esclusione di Torino dalla candidatura a tre e questo è un dato di fatto. La sindaca Appendino però continua a portare avanti la sua tesi: l’ipotesi di una candidatura a 3 era sbagliata e non le è mai andata a genio. Inutile quindi trovare scuse: sembra proprio che la sindaca di Torino non gradisse la partecipazione congiunta con Milano e Cortina, che adesso dovranno proporsi da sole.

Cosa abbia spinto la Appendino a questa decisione non è ancora chiaro. La sindaca ha affermato ufficialmente di aver chiesto maggiore chiarezza e di non aver ricevuto alcuna delucidazione: sarebbe questo il motivo che l’avrebbe spinta ad escludere Torino dalle Olimpiadi. Sappiamo però benissimo quali fossero le opinioni della giunta torinese in merito alla questione e quanto la stessa popolazione si opponesse duramente alle Olimpiadi Invernali 2026. Resta quindi un grande dubbio, che probabilmente rimarrà tale e passerà nel dimenticatoio molto presto: perchè la Appennino ha preso questo decisione risolutiva? Per mancanza di chiarezza o per sedare gli animi, decisamente sempre più accesi, di coloro che non ne volevano proprio sapere della partecipazione di Torino alle Olimpiadi?

Una cosa ormai è certa: le chance dell’Italia di poter essere sede delle Olimpiadi Invernali del 2026 si sono ridotte al minimo e ormai non c’è più molto in cui sperare.