I pavimenti più belli per il bagno ristrutturato

Se hai intenzione di rifare il tuo bagno, ecco quali sono le pavimentazioni che sono più adatte per pavimentare, ma anche per rivestire i muri. Un intervento che ti permette di trasformare lo spazio è trasformare vasca in doccia Torino così hai anche una soluzione più pratica per la vita di tutti i giorni.

Le classiche piastrelle, ma di forma nuove e materiali nuovi

Il must per il bagno sono ovviamente le piastrelle. Oggi però non si utilizzano più quelle piccoline quadrate con il lato di 0 cm, bombate e lucide, ma a piastrelle molo più grandi con lato anche 60 o 80 cm. Non si usano solo piastrelle quadrate ma ci sono anche quelle rettangolari, grandi o molto piccole, quelle esagonali o anche il mosaico. Non solo nuove forme, ma le piastrelle oggi sono rinnovate anche nei materiali. Non si usa più la ceramica, ma il gres porcellanato. Si tratta di un mix di argille e ceramiche cotte ad alte temperature che rende la piastrella più resistente. Ne esistono davvero di ogni tipo così dai il tuo tocco personale al bagno.

Il legno anche in bagno

Impossibile mettere il legno in bagno. Questo era vero in passato, mentre oggi è una soluzione possibile. Non devi temere l’azione dell’acqua e dell’umidità su delle pavimentazioni che sono state pensate proprio per rendere possibile l’effetto legno in bagno, esistono le piastrelle in gres porcellanato effetto legno, ma anche i listelli in pvc o anche il laminato.

I pavimenti in uno strato unico: resiani o cemento

Se vuoi un bagno moderno e molto contemporaneo, oltre a trasformare vasca in doccia Torino, dovresti pensare a una pavimentazione in uno strato unico. Puoi usare il pavimentano in resina che è davvero molto bello. In alternativa puoi adottare una vera novità del settore: il pavimento in cemento. Invece di usarlo solo e unicamente per le opere di costruzione, puoi usarlo come finitura. Il suo colore è perfetto per un ambiente iper moderno, pulito ed essenziale.

turismo torino piemonte
Crescono i turisti in Piemonte ma Torino perde attrattività

L’assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, Antonella Parigi commenta gli ultimi dati del turismo elaborati dall’Osservatorio turistico regionale. Per la prima volta, la regione Piemonte supera i 15 mila visitatori nel 2018, ma ci sono dei punti su cui occorre ancora lavorare e molto, soprattutto in città a Torino.

La situazione turistica della regione Piemonte

Rispetto all’anno precedente, si registra un incremento di presenza in regione pari a 1,35%. Gli arrivi registrati sono oltre 5 milioni e 200 mila, che equivalgono a un più 1,86%. Sono in aumento soprattutto gli stranieri, con una crescita pari a 3,63% per quanto riguarda gli arrivi e 4,48 per le presenze. I mesi che hanno visto maggiore crescita turistica su base annua sono marzo e novembre 2018, complici le vacanze di Pasqua e il ponte di Ognissanti.

Il trend positivo di crescita turistica è da dieci anni che prosegue: dal 2009 si registra un aumento del 36% di arrivi e del 30,2% delle presenze. Anche i mesi estivi rivestono un ruolo chiave per il turismo piemontese. Infatti, il 60% dei flussi è registrato nei 3 mesi estivi. Il 56% dei turisti è italiano e il restante, il 44%, dell’estero. Tra gli stranieri, i più numerosi sono tedeschi (22%) seguita da quelli provenienti dal Benelux (13%) e Francia (14%). Rispetto al 2017, crescono soprattutto i turisti dal Nord Europa, Dal Regni Unito , dalla Cina, dalla Russia e dagli USA.  In merito ai turisti regionali, arrivano più liguri e veneti, ma anche chi arriva dall’Emilia Romagna e dalla Puglia.

I dati del turismo a Torino

Bene il turismo a Torino città con oltre 3,8 milioni di presenza, facendo registrare un  +2,2 %.  Gli arrivi registrati nell’anno 2018 sono 1,3 milioni con un incremento del 2,1%. Sono soprattutto gli stranieri a rendere possibile questo incremento. Infatti, le presenza e gli arrivi dei turisti stranieri sono, rispettivamente, del 7,40% e 7,65%. Anche Airbnb, il famoso portale per prenotare stanze e B&B online, registra un aumento di arrivi per quanto riguarda Torino e il Piemonte: nel 2018 del 15,97%, apri a 167 mila turisti.

Nonostante i numeri tutti positivi, l’assessore al Turismo Parigi evidenzia una certa preoccupazione. La città Torino starebbe perdendo il suo “appeal”. Purtroppo i dati parlano chiaro: la Piemonte Card segna -11,5%. Sono quindi sempre meno i turisti che scelgono di fare una biglietto unico cumulativo per visitare tutti i punti di interesse della capitale sabauda anche alla Venaria le presenze sono in calo. La città di Torino deve lavorare per confermarsi il centro del Piemonte sotto ogni aspetto, anche turistico.

Bene il settore enogastronomico, come al solito, che si conferma come trainante, ma non basta per un’offerta valida. Investimenti in cultura sono necessari perché la città non perda la sua attrattività agli occhi dei turisti.

nuvole meteo torino
Il meteo quasi estivo ha le ore contate: in arrivo una perturbazione da nord

Il bel tempo del weekend appena trascorso lascerà presto spazio a una perturbazione da nord che porterà anche neve.

Un weekend estivo

Torino ha visto un weekend soleggiato e con temperatura ben al di sopra della media stagionale del periodo. Un primo weekend di primaverile che sembrava additerà estivo. Non pochi hanno azzardato pantaloncini corti e tutti hanno lasciato il cappotto a casa. Caldo e sole hanno fatto registrare il boom di presenze nei tanti luoghi aperti in occasione delle Giornate di Primavera del Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano. È però arrivato il momento di saltuarie il bel tempo perché è in arrivo una perturbazione.

La perturbazione in arrivo

Le condizioni meteo nella giornata di oggi, lunedì, sono destinate a peggiorare. I primi ad essere interessati da una perturbazione proveniente dal Nord Europa saranno i settori nord orientali. Tornerà anche la neve sull’arco alpino con precipitazioni a carattere nevoso a partire dai 400 – 500 m..

Le temperatura che sono state così gradevoli durante il weekend subiranno un brusco calo, con medie al di sotto dei dati storici. Freddo, soprattutto al mattino in tutte le regioni del centro nord. L’aria polare intensificherà la usa influenza su Torino da martedì, arrivando a creare condizioni di bassa pressione a fino al Tirreno.

I forti venti da nord colpiranno anche le regioni adriatiche. Sono previsti rovesci su tutta la penisola, alcuni anche a carattere temporalesco. Ancora neve sui rilievi, compresi quelli appenninici. Le trombe d’aria si aspettano lungo le coste più esposte al maltempo.

Per fortuna, la perturbazione dovrebbe abbandonare Torino e il Piemonte già da mercoledì, facendo torearne il cielo terso e senza nuvole. Il problema è il contrasto tra giornate molto calde e poi freddo polare che potrebbe causare nubifragi, forti temporali e condizioni meteo estreme.

Si spera comunque nella pioggia a causa della situazione drammatica del Po e degli altri fiumi d’Italia che sono in secca come fosse agosto inoltrato. Da giovedì torna il bel tempo e il meteo sarà più stabile soleggiato su tutto il territorio nazionale, isole comprese. Venerdì e il fine settimana si prospettano di nuovo come quello appena trascorso con valori della temperatura in linea con quelli del periodo.

L’allerta della Protezione Civile

La Protezione Civile ha già lanciato un’allerta al fine di non farsi trovare imperati nel caso in cui la perturbazione aumenti di intensità. Su tutto il Piemonte e la Lombardia anche sono previsti forti venti o burrasca. Da qui , poi i venti freddi che porteranno maltempo si allargheranno anche nelle altre regioni, come detto prima. Da mossi a molto mossi i mari lungo le coste interessate da questo fronte di maltempo.

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Giornate FAI di Primavera a Torino: tutti i siti aperti per l’occasione

Arrivano anche a Torino, come in tutta Italia, le Giornate FAI di Primavera: il 23 ed il 24 marzo 2019 saranno dedicati interamente alla riscoperta del patrimonio artistico e storico italiano e in tutte le città si potranno ammirare i tesori spesso inaccessibili al pubblico. Un intero weekend quindi per scoprire quei siti storici e culturali che fanno parte del meraviglioso patrimonio artistico del nostro Paese: luoghi spesso sconosciuti perchè chiusi al pubblico e che per l’occasione saranno visitabili attraverso visite guidate. Ad accompagnarci saranno proprio i volontari del FAI, ma anche gli “Apprendisti Ciceroni” delle scuole. Un’occasione da non perdere: due giorni in cui il patromonio storico-culturale di ogni città apre le porte a tutti. Leggi tutto

Quali sono i migliori televisori 4K

Oggi ti parlo di quali sono i migliori televisori 4K. Prima però, approfondiamo un attimo il termine “televisori 4K” e cerchiamo di capire di cosa si tratta. In pratica sono delle tv con una risoluzione orizzontale di 4000 px. Ciò significa per l’esperienza dell’utente una pellicola di altissima qualità, con colori e dettagli nitidi. Solo i proiettori professionali prima possedevano tale caratteristica ma adesso, puoi portarla direttamente a casa tua.

Attenzione però, per godersi veramente una pellicola di qualità occorre che non sia solo il televisore in risoluzione 4K ma anche che il film sia girato in 4k. Il risultato è un’immagine molto più nitida e dettagliata in quanto oltre ad avere più pixel essi possiedono anche una migliore qualità. Garantiscono una gamma cromatica più ampia rispetto ai televisori in HD e pure il nero alla fine risulta migliore per via della retroilluminazione.

Un altra caratteristica di un televisore 4K per offrire immagini nitide e colori belli è quella di essere almeno di 40 pollici a livello di dimensioni.

I migliori televisori 4K, alcuni consigli

La lista completa dei migliori televisori 4K la trovate su s-m-webblog.com. Tuttavia qui sotto trovi i primi suggerimenti sulle migliori tv 4K.

  • LG 49UK6200 4K da 49’’: esteticamente parlando questa televisione è piuttosto tradizionale. La cornice è un po’ spessa e ha una base ricurva ma questa la togli se desideri mettere la tua televisore al muro sorretta da una staffa. Dispone di 3 attacchi HDMI, un attacco audio, uno video e una porta LAN. Gli altoparlanti sono da 20W e non offrono un audio ottimale ma comunque buona. Sicuramente il punto forte è la qualità dell’immagine che è ottima, da qualsiasi angolo di visione. I colori risultano realistici, ottima luminosità e contrasto. Trovi già installate alcune app come Amazon Prime, Netflix, Youtube etc.
  • Samsung UE55NU7172 55’’ 4K: secondo me si tratta di uno dei migliori modelli di televisione 4k. Garantisce un campo di visione molto ampio visto da qualsiasi distanza. Ha un design semplice ed elegante. Le linee invece sono sinuose, perciò se cerci qualcosa di esteticamente bello questo televisore può fare davvero a caso tuo. L’esperienza che offre è simile a quella di un cinema. Dotato di HDR bilancia e ottimizza la luminosità e i contrasti e in questo modo possono essere colti anche i dettagli più piccoli pure nelle scene buie. Ha un ottimo audio, pulito e molto realistico. Sfrutta il processore Quad Core e ha diverse app già installate. Inoltre puoi trasferire sulla TV immagini, musica e video senza l’uso dei cavi.
  • Philips 55PUS7503 Smart TV UHS 4K, da 55’’: un’altra televisione da 55 pollici, questa volta però della Philips. Un marchio che da sempre rappresenta anche una garanzia. Ha una qualità delle immagini elevata ottimizzata da una tecnologia che migliora i contrasti. Per quanto riguarda la connettività invece viene offerta quella basica. E’ presente anche la funzione Smart TV molto semplice da utilizzare. Nel menù poi trovate installate le app base come Netflix ma potete scaricarne altre.
Come scegliere un orologio, il modello perfetto per te!

L’orologio è un accessorio importante. Parla della tua personalità, dei tuoi gusti e del tuo stile. Nonostante gli smartphone hanno invaso il mercato odierno, il fascino dell’orologio digitale non è mai passato. Si perché non solo una questione di guardare l’ora. Si tratta proprio di immagine, gusto e personalità.

La funzione principale di un orologio è quella di misurare il tempo. Però va oltre all’uso effettivo. E’ un accessorio molto ricercato sia dagli uomini sia dalle donne proprio per una questione estetica. Non sono poche le persone che non riescono a farne a meno.

Se ti trovi a scegliere un orologio nuovo o magari è la prima volta che lo fai e non ci capisci molto, questa guida può venire in tuo soccorso perché ti aiuta a prendere in esame una serie di caratteristiche importanti.

La prima cosa che devi fare è porti la domanda: voglio un orologio analogico o digitale? No, non è così scontato credimi. Il problema è che spesso le persone cadono in un errore banale ma dovuto alla cattiva informazione.

Non pensate che tutti gli orologi con le lancette sono analogici! Ebbe, anche gli orologi digitali come quelli di market-watch.it possono avere le lancette. In pratica gli orologi analogici non sono tutti meccanici. E gli orologi digitali non sono tutti elettrici.

Un orologio analogico perciò è un orologio che vede muoversi in modo continuato le lancette. Secondi, minuti e ore sono segnate senza mai un arresto. L’orologio digitale invece  ha il classico movimento “a salti”. Visualizza quindi ore, minuti e secondi in delle sequenze esatte.

Il meccanismo analogico comunque è quello che esercita un maggiore fascino tra gli appassionati. Sono orologi di classe e molto eleganti. Gli orologi con meccanismi digitali invece sono particolarmente amati perché sono molto precisi e robusti nei meccanismi,

La seconda cosa che dovete valutare poi è l’uso che ne fate. Se cercate un orologio da indossare tutti i giorni allora vi suggerisco caldamente di optare per un bel modello leggero che sia comunque sia robusto. In questo caso potete prendere in considerazione un cinturino in acciaio o in gomma e un quadrante ampio, che consente una lettura chiara.

Un bel quadrante comunque gioca sempre un ruolo molto importante e soprattutto se cerchi un orologio per un occasione speciale non puoi ignorare questo aspetto. Un quadrante raffinato gioca un ruolo decisivo e supera in questa circostanza anche la comodità di lettura così come la leggerezza. Puoi valutare per esempio un cinturino in oro, pelle o argento.

Devi infine valutare anche la cassa, che è poi l’involucro che protegge i meccanismi dell’orologio. Occorre un materiale resistente. Il materiale più richiesto e apprezzato è l’acciaio inox, tutto sommato economico, anti corrosione e resistente a urti e graffi. Altrimenti potete optare per la cassa in oro oppure quella in titanio.

Per il resto invece dovete basarvi sul vostro gusto personale, il modello che più vi piace e si adatta al vostro stile!

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Protesta dei commercianti contro la Ztl: la sindaca Appendino usa il pugno duro

La sindaca Appendino non si è certo fatta intimorire dalla protesta dei commercianti tenutasi ieri sera a Torino. Il motivo della manifestazione era quello di opporsi al progetto comunale che prevede il prolungamento della Ztl centrale fino alle 19.30. Secondo i commercianti, si tratterebbe di un provvedimento del tutto inutile, che naturalmente provocherà non pochi danni alle loro attività. I protestanti hanno iniziato a radunarsi sotto al Comune, capitanati da ASCOM e Confesercenti ed i toni si sono accesi sin dai primi momenti. La sindaca però non si è lasciata troppo intimorire: si è infatti presentata in piazza alla ricerca di un confronto ma con esiti deludenti. Leggi tutto

Pregi e difetti della copertura per tetti in legno lamellare

Ci sono diverse possibilità quando si deve realizzare una copertura per il tetto. Una dei queste prevede l’impiego del legno lamellare. Vediamo di capire quali sono i pregi e difetti ti tale soluzione molto utilizzata.

I pregi dei tetti in legno lamellare

Per realizzare la copertura in lamellare, sostanzialmente si incollano insieme delle lamelle di legno. È una soluzione naturale di pregio che garantisce anche una certa estetica. Questo tipo di legno è meno soggetto a problemi di incurvatura perché è formato da più lamelle e non da un pezzo unico. I tetti cin travi lamellari a vista presentano tanti vantaggi sotto diversi punti di vista: ecologico, strutturale, tecnico e anche estetico. Le travi lamellari sopportano bene il peso e durano a lungo senza grossi problemi. Questa estetica è spesso ricercata in diversi ambienti domestici.

La resistenza delle travi è davvero ottima e rispondo bene anche alle scosse di terremoto quindi rientrano nelle soluzioni antisismiche. L’isolamento, sia termico che acustico, incrementa se si posa una copertura in legno le Mallare. Il legno assorbe i suoni e i rumori forti, infatti. La posa delle travi deve esser tale ad avere un cosiddetto tetto ventilato che impedisce la formazione di condensa che provocherebbe muffe. Il tetto ventilato aiuta a consumare meno per riscaldare l’ambiente

I difetti dei tetti in legno lamellare

La lista dei difetti dei tetti in legno lamellare è molto breve. Le travi realizzate con più lamelle di legno devono solo esser protette da un eventuale incendio. Il legno è un noto combustibile, perciò va trattato con vernici e smalti protettivi appositi che lo rendano più ignifugo possibile. Alcune travi potrebbero presentare, con il passare del tempo, delle fratture che possono esser dovute a un cambio repentino della temperatura caldo e freddo. Se la fattura è superficiale non c’è alcun problema, ma se sono più grandi il problema diventa strutturale e si richiede una sostituzione che può esser complicata e lunga.

Se desideri avere ulteriori approfondimenti, vai su www.coperturatetti.info

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Chiamparino scrive a Salvini per il referendum sulla Tav, ma il premier Conte ribatte “non è previsto”

Tocca ora al presidente della regione Sergio Chiamparino a dire la sua in merito alla ultime novità sul cantiere dell’alta velocità Torino – Lione. Da sempre favorevole alla Tav, Chiamparino raccoglie il grande dissenso che l’opera scatena nella popolazione e scrive una lettera dl ministro degli Interni Matteo Salvini. La richiesta è quella di accorpare alle elezioni europee previste per il 25 e 26 maggio 2019 anche una consultazione popolare sulla linea Torino Lione.

Secondo il governatore del Piemonte, l’election day permetterebbe di ottenere una garanzia di regolarità delle votazione e anche di avere un grande risparmio di risorse. Chiamparino scrive così a Salvini, il cui ministero ha il compito di organizzare le votazioni in tutto il Paese e quindi ha facoltà di decidere in merito al referendum. Il via libera a Chiamparino per procedere in questo senso invece risale al 26 febbraio quando è stato approvato il via libera alla consultazione popolare in consiglio regionale. Il presidente delle regione Piemonte è convinto che la votazione di consultazione popolare sia il metodo migliore per garantire un voto certo e trasparente.

Il testo del referendum

La missiva indirizzata a Salvini contiene anche il testo della votazione di consultazione popolare che verrà sottoposto ai cittadini aventi più di 16 anni d’età. La richiesta sarà se la regione debba “attivarsi in tutte le sedi per rimuovere degli elementi di impropria protrazione delle attività di realizzazione dell’opera Tav e degli effetti negativi sia sul territorio, per la mancata attivazione dei cantieri di lavori, sia prospettici, conseguenti all’isolamento del territorio delle vie di collegamento del trasporto europeo”.

Dopo l’invio della lettera, Chiamparino ai giornalisti dice di esser contento per l’avvio dei bandi, ma che si tratta di poca cosa dato che si può bloccare ancora tutto quanto. La preoccupazione del presidente della regione è che con il cambio dell’assetto parlamentare europeo le posizioni si possano modificate e quindi serve un chiaro diktat dalla popolazione e l’occasione dell’election day è la migliore.

La replica dei 5 Stelle piemontesi

I pentastellati piemontesi intanto vano all’attacco: la richiesta di consultazione popolare, secondo loro, è una farsa. Chiamparino è favorevole alla consultazione popolare solo quando gli fa comodo e quando scade il suo mandato perché ha paura delle elezioni regionali, previste sempre per quella data. Questo il commento di Bertola, candidato 5 Stelle alla presidenza delle regione Piemonte.

Le dichiarazioni di Conte

Non si fa attendere però la replica del presidente del consiglio Conte che, dal canto suo, esclude categoricamente il referendum sulla Tav. Il referendum non è previsto nel contratto di governo. Inoltre, Chiamparino non ha nemmeno telefonato a Conte per avvisarlo della decisione persa dal consiglio regionale del Piemonte. Conte dice di aver scritto a Chiamparino ancora il 29 settembre scorso ma la missiva non ha prodotto alcun risultato.

Intervistato alla radio, il premier smentisce anche di aver parlato di “mini tav” in quanto non tecnico e nessun tecnico ha portato sul sua scrivania una proposta di questo genere. È solo l’ennesima fandonia nei miei confronti, dice il premier.

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Il cda di Telt dà il via libera ai bandi di gara per la Tav nonostante la lettera del premier Conte

È indirizzata a Telt,  la società italo-francese incaricata di realizzare la Tav, la lettera del premier Giuseppe Conte, il quale invita ad astenersi da qualsiasi ulteriore attività che possa produrre vincoli giuridici ed economici per l’Italia. L’intero testo della missiva si trova pubblicato sul profilo Facebook del capo dei ministri. Dalla lettera si scopre che l’intenzione è quella di ridiscutere l’opera con la Francia e anche con la commissione europea. Il testo continua e dice che non c’è intenzione di perdere i contributi europei già stanziati.

Telt, dopo aver ricevuto questa missiva davvero poco chiarificatoria, dice che oggi, lunedì 11 marzo, sarà avviato l’iter per i bandi di gara. Questi riguarderanno solo i lotti in Francia. Senza che vi siano atti giuridici rilevanti che indichino di bloccare il progetto, la direzione di oggi autorizzerà gli ‘avis de marchés’ cioè  inviti a presentare candidatura. Nell’ordinamento francese ciò corrisponde ai bandi per terminare la parte francese dell’opera entro il termine del 31 marzo. Questo è il vincolo per ottenere il finanziamento europeo per l’anno 2019, quello che l’Italia rischia seriamente di perdere.

Secondo il premier Conte però, questi inviti non sono vincolati per il governo italiano poiché i capitolati di gara non possono partire senza l’avallo del governo italiano, oltre che francese. Si tratterà quindi di operazioni preliminari senza impegni per l’Italia. Il capo del governo lega – 5 stelle fa riferimento alla clausola di dissolvenza che consente di bloccare l’opera prima dei capitolati.

Secondo molti questo è solo un escamotage che il governo ha elaborato per svincolarsi dall’impasse in cui si trova. Il premiere fa al sua mossa per aiutare Di Maio a evitare la crisi di governo. Conte si mostra molto titubante: analisi come la costi – benefici hanno evidenziato questa necessità. La corrispondenza tra le realizzazione del tunnel per la linea ad alta velocità Torino – Lione e l’interesse pubblico non è così scontata come potrebbe sembrare. La svolta sul caso apre arriverà solo dopo gli incontri con Macron e Juncker.

Le reazioni di Di Maio e Salvini

L’annuncio dell’ennesima svolta sul caso non fa ormai più notizia. È un po’ come la storia di “Al lupo, al lupo!”; a questo punto non si vede più la fine di questa storia. La crisi di governo, per intanto, è stata scampata. Per Di Maio le tasse degli italiani così non finiscono in un’opera dalla dubbia utilità. Salvini ci tiene a indicare che non ha vinto né perso nessuno, dato che in effetti l’iter per l’assegnazione dei bandi parte.

Inizia oggi il cda di Telt

La riunione del cda di Telt è iniziata stamattina in video conferenza tar Roma e Parigi. Lo scopo è di dare il via libera alle procedure per i bandi del tunnel dell’alta velocità sul versante francese. Il costo per la realizzazione di due canne della galleria tra l’imbocco di Saint Jean de Maurienne e il confine italiano ammonta a 2,3 miliardi per circa 45 km di tratto.