Le composizioni per i funerali: quali sono

Quando si parla della realizzazione di un funerale, bisogna prestare grande attenzione a quanto riguarda la scelta dei fiori. Questi rappresentano un ruolo importante che non bisogna sottovalutare per dare degna sepoltura a un proprio caro venuto a mancare. Nel delicato momento del lutto È importante ricordarsi che tutto quello che serve per organizzare il funerale viene predisposto con l’aiuto dell’agenzia di onoranze funebri che ha proprio il compito di accompagnare i familiari in questo delicato momento dove bisogna affrontare diverse incombenze. In questo breve approfondimento, è possibile scoprire quali sono le E composizioni più utilizzata per i funerali e altri dettagli importanti che magari chi non c’è mai passato prima non conosce affatto.

Il cuscinetto

Prende il nome di cuscinetto la composizione floreale che viene solitamente sistemata sopra alla bara in legno. Può essere composta di fiori diversi, scelti tra quelli si usano normalmente per i funerali come i gigli di colore bianco, simbolo per eccellenza della purezza d’animo. Tuttavia, si usa anche il giallo per un uomo o anche rosa per le donne. Si può utilizzare molto anche il colore verde perché quello proprio della natura a simboleggiare il ciclo della vita.

Insieme, il cuscinetto di fiori è ordinato tramite le pompe funebri dalla famigliare più stretto deleghe. Come il coniuge oppure i figli.

Le corone

Nel momento in cui viene celebrato un funerale, ci sono diverse persone che vogliono partecipare e esprimere la loro vicinanza E cordoglio. Per farlo è possibile regalare delle corone di fiori E Che vengono portate direttamente in chiesa, O presso qualsiasi altro luogo si svolga la cerimonia. Di seguito, vengono spostate presso il camposanto Dagli addetti delle pompe funebri. In genere, le corone di fiori portano un nastro che indica chi le ha regalate.

I mazzi di fiori e piante in vaso

Altresì possibile regalare ai famigliari del defunto anche maxi di fiori e piante in vaso. In questo caso il galateo vuole che vengano recapitate direttamente in chiesa e non all’indirizzo di residenza.

Se desideri avere ulteriori approfondimenti, vai su www.onoranzefunebriroma.info

Giochi di carte con le matte

Tra i giochi con le matte  più noti ed apprezzati, si possono elencare: Il burraco,  il 7 mezzo e la Canasta (Leggi anche: Un Gioco con le matte)

Il burraco

Il Burraco, gioco di carte francesi, è di certo uno dei giochi più gettonati del momento. Per giocare a burraco, basta per prima cosa stabilire a sorte un mazziere che ha il compito di mescolare,  dare le carte e preparare due mazzetti di carte o pozzetti che vanno posti sul tavolo di gioco. In questo coinvolgente gioco si individuano essenzialmente tre momenti: un primo momento in cui il giocatore deve pescare la carta dal mazzo, il momento in cui si devono aprire dei giochi, calando combinazioni e sequenze di gioco,  ed infine il momento  in cui si deve scartare una carta e cedere il turno al giocatore seguente.

Per fare burraco, occorre realizzare una scala di sette carte. I jolly o matte, possono sostituire qualsiasi altra carta del mazzo, ma la matta non può essere tolta da nessuna combinazione o frequenza. Il regolamento prevede che per chiudere a burraco bisogna rimanere senza carte in mano, mentre per vincere la partita occorre raggiungere il punteggio stabilito. Una bella novità, grazie alla tecnologia è infine la possibilità di giocare anche a questo gioco in  modo virtuale: Leggi come giocare a Burraco online gratis

Il 7 e mezzo

Il gioco del 7 e mezzo, prevede un minimo di 2 fino ad un massimo di 10 giocatori. Per giocare a questo tradizionale gioco di carte, serve un mazzo di 40 carte regionali italiane. Per quanto riguarda le regole del 7 e mezzo, occorre dire che per vincere bisogna totalizzare 7 e 1/2 o superare il punteggio del banco, inoltre non si deve sballare ossia superare tale punteggio.

La prima cosa da fare è scegliere un mazziere che deve dare la prima mano di carte coperte. A questo punto ciascun giocatore dopo aver visto la sua carta , in base al suo valore deve decidere se puntare un importo sul tavolo di gioco oppure chiamare una carta, che va sommata a quella coperta in modo da avvicinarsi al 7 e mezzo senza superarlo e sballare.

Se si raggiunge il 7 e mezzo va dichiarato apertamente, così come se si sballa, altrimenti occorre attendere la fine del giro  per scoprire il proprio punteggio. Dopo che ogni giocatore ha fatta la propria giocata, tocca al mazziere giocare e  nel caso in cui chiama e sballa dovrà pagare tutti i giocatori. Nel 7 e mezzo il valore delle carte è il seguente: le carte valgono in base al loro valore numerico, le figure valgono mezzo punto e il re con funzione di jolly assume il punteggio delle carta che sostituisce.

La Canasta

La Canasta, è  un gioco di carte sorto in sud America, oggi diffuso ovunque, che si gioca principalmente in quattro giocatori. Le regole della Canasta, formalizzate negli anni cinquanta, prevedono l’uso di tre mazzi di  52 carte, per un totale di ben 108 carte compresi i 6 jolly.

La particolarità di questo gioco è che i due, i tre e i jolly, sono considerate delle carte  con funzioni speciali. Nello specifico,  i due ed i jolly sono le cosiddette “carte matte”, che possono essere utilizzate per sostituire le altre carte dette naturali. Il fine della Canasta è quello di raggiungere il punteggio più alto, realizzando combinazioni con il giocatore con cui si gioca in coppia. Per fare una canasta occorrono sette carte, inoltre se le sette carte sono tutte naturali si dice canasta naturale,  pura o pulita. Nel caso in cui si fa canasta con sette carte che includono una o più carte matte allora si dice canasta impura o sporca. La mano si considera finita nel momento in cui un giocatore chiude tutte le combinazioni di carte e realizza almeno una canasta.

Secondo il regolamento vince la partita di Canasta, la coppia di giocatori che raggiunge prima  i  15.000 punti. In merito ai punteggi, va detto che il jolly vale 50 punti, l’asso e il due valgono 20 punti, mentre le carte che vanno dall’otto alle figure valgono 10 punti ciascuna mentre il il 4,5,6,7 valgono 5 punti.

 

 

 

 

 

 

Itinerario nella Sardegna del Sud: idee di viaggio

Chi ama il mare e le spiagge paradisiache, non può che visitare la Sardegna. Abbiamo preparato un itinerario nella zona sud dell’isola nei dintorni di Cagliari per toccare alcune delle destinazioni più affascinanti. Anche con appena una settimana di tempo a disposizione, è possibile studiare un itinerario che regala degli scorci indimenticabili.

Partenza da Cagliari

Di solito, il punto di arrivo in Sardegna è il porto o l’aeroporto di Cagliari per cui il nostro giro parte proprio da qui, una grande città realizzata su sette colli di calcare bianco che si affaccia sul Golfo di Angeli. C’è molto da vedere in città come l’anfiteatro romano del II secolo d.C., il palazzo Vincenzo, il duomo e la piazza Carlo Alberto, senza contare il piacere di perdersi nelle sue stradine e nei passaggi sotterranei scavati dai Fenici.

Per quanto riguarda le escursioni nelle vicinanze, una menzione meritano le aree protette come la laguna di Santa Gilla e lo stagno di Molentergius dove ammirare i fenicotteri rosa. Relax assicurato sul lungomare Poetto dove prendiamo un aperitivo al tramonto. Gli stupendi villaggi turistici in Sardegna ci offrono un punto d’appoggio per i nostri giri.

A est verso Villasimus e Costa Rei

Dopo i primi due giorni a Cagliari, il nostro itinerario nel sud della Sardegna prosegue verso est in zona Villasimus con le sue spiagge bianche e acque cristalline come quelle di Piscadeddus, Campus, Campulongu, Cuccureddus, Spiaggia del porticciolo, Santo Stefano, Cala Caterina, La Fortezza, Cava Usai, Simius, Porto Luna, Is Traias, Giuanni Andria, Punta Molentis e Procceddus.

Da non perdere è anche la zona di costa Rei percorrendo una strada vista Mediterraneo che regala scorci mozzafiato, tanto da fermarci ogni 50 m per scatti fotografici e selfie! Impossibile non trovare un angolo di spiaggia meraviglioso in questa zona.

A ovest verso Pula

Tornando a Cagliari, ci dirigiamo questa volta verso ovest a Pula che dista circa 30 minuti per visitare le rovine di Nora, un’antica città romana. Il posto è davvero incantevole perché separato dalla terraferma da un istmo. Per concedersi un po’ di svago e di spiaggia, proseguiamo verso Santa Margherita di Pula percorrendo la strada panoramica della costa del sud.

La zona di Chia e Teulada

Proseguendo in direzione ovest, ci dirigiamo verso Chia, una località incredibile godere di spiagge con sabbia bianca frequentata anche dai surfisti. La spiaggia Sa Colonia è immersa nella natura e caratterizzata da dune di sabbia. Su Giudeu è una piccola isoletta che si può raggiungere a nuoto attraversando fondali ricchi di flora e fauna marina.

Raggiungibile solo a piedi, arriviamo alla suggestiva cala del morto. Tra le spiagge più celebri della zona di Chia c’è anche cala cipolla. Nel giro di 20 minuti raggiungiamo località capo Spartivento dove svetta un vecchio faro.

La penisola di Sulcis

Ultima tappa del nostro viaggio ancora più a ovest, è la penisola del Sulcis, tranquilla e con tanti piccoli isolotti dove predominano il silenzio e la macchia mediterranea, perciò perfetta se siamo alla ricerca di baie deserte.

Come fare un trasloco completo, alcuni suggerimenti utili

Un trasloco non è uguale a un altro. C’è chi deve per esempio traslocare in una nuova casa in affitto, dove è già presente tutto il necessario per vivere. E c’è il trasloco da una casa a un’alta, dove c’è bisogno di trasportare tutti i propri mobili. Oggi parliamo di questa seconda evenienza.

Ecco alcuni suggerimenti per affrontarla al meglio, con meno stress possibile:

  1. Valutate qual è per voi la miglior ditta traslochi. Quando si parla di traslochi completi che includono tutti quanti i mobili di casa oltre che gli oggetti personali, occorre appunto affidarsi a una ditta seria e professionale. Altrimenti non è possibile per esempio trasportare i grandi oggetti in nessuna maniera. Per valutare la giusta ditta di traslochi ricordatevi sempre di leggere le recensioni dei clienti che si sono affidati a loro prima di voi. Non è il prezzo più basso infatti a fare la differenza, quanto piuttosto la professionalità, perché è quest’ultima a garantirvi che i vostri oggetti arriveranno sani e salvi a destinazione.
  2. Noleggiate uno spazio per il deposito dei mobili. Probabilmente dovete affrontare una situazione comune a molti. Lasciare la casa vecchia prima che la nuova sia libera. I mobili potete lasciarli quindi presso le aziende che mettono a disposizione appunto magazzini o garage personali per questo scopo specifico.
  3. Scegliete bene cosa portare con voi. Traslocate solo le cose che vi servono, buttando, regalando o vendendo quelle che invece non vi servono più. Non comprate invece cose nuove fino a che non entrate nella nuova casa, altrimenti vi trovate solo con scatoloni in più da trasportare.
  4. Preparatevi gli scatoloni in anticipo, con gli oggetti che non sono di uso quotidiano o fuori stagione. Gli oggetti fragili imballateli in modo adeguato, scrivendo sullo scatolone FRAGILE. Un altro consiglio è quello di scrivere su ogni scatola il contenuto, o almeno la stanza a cui è destinato. Più dettagli inserite e meglio è per voi, così quando andate a posizionare le vostre cose nella nuova casa, potete farlo stanza per stanza. E’ un dettaglio che vi permette quando siete nella nuova casa di velocizzare i tempi. Non solo vi aiuta anche a evitarne lo smarrimento. Numerate ogni scatolone e su un file del computer o il vecchio foglio di carta, appuntate i numeri con i relativi oggetti che vi sono dentro.
  5. Non dimenticatevi degli altri ambienti da sgombrare. Se avete per esempio cantine, box o solai che dovete traslocare, non dimenticatevi di farlo per tempo. Anche qui vale il discorso fatto prima, la prima cosa da fare è valutare oggetto per oggetto per vedere quali sono le cose da buttare, quelle da vendere o da regalare. Così riducete il carico di oggetti da traslocare. Potete affidarvi per comodità anche alle aziende che si occupano appunto dello sgombro di questi ambienti e saranno loro a vendere tutto ciò che non volete, devolvendovi poi i soldi, trattenendosi la percentuale relativa al loro lavoro.
L’Avvocato Davide Cornalba di Lodi su danni da sinistro stradale

Spesso, in caso di sinistri stradali, è difficile avere piena giustizia, ottenere che le colpe siano riconosciute e risarcite in caso di danni. Si tratta di un ambito la cui legislazione è sempre più in evoluzione, per non pensare all’estrema delicatezza che lo caratterizza e quindi la grande professionalità di cui si ha bisogno in eventi difficili come questo.

Trovare un avvocato onesto e competente nell’ambito dei sinistri stradali e del risarcimento danni in più casi, non è semplice: per fortuna, esistono avvocati onesti e competenti in questi ambiti, come l’ Avv Davide Cornalba, professionista nato a Lodi che vanta una lunga tradizione familiare, da lui brillantemente proseguita, nell’ambito della giurisprudenza con indirizzo forense e non solo: la sua specializzazione riguarda infatti proprio la responsabilità civile, ambito in cui ha sempre lavorato sia in modalità contrattuale che extra contrattuale.

Tra i suoi altri ambiti di specializzazione, quello per noi ora più interessante è quello del risarcimento da sinistro stradale (e da fatto illecito in generale), ambito in cui si specializza e lavora per anni, fino a diventare stretto collaboratore e consulente legali di molti consolati.

 

Sul suo blog, leggiamo anche molti consigli utili riguardo i diversi ambiti di cui si occupa: particolarmente interessante sono ad esempio i consigli che egli fornisce riguardo la richiesta di rimborso per danni fisici in un sinistro stradale.

Innanzitutto, per danni fisici si intendono danni non patrimoniali che una persona subisce e per cui può chiedere rimborso, ad eccezione del caso in cui egli sia l’unico responsabile del sinistro e non abbia una copertura casco prevista dalla sua assicurazione.

In tutti gli altri casi è possibile procedere con un rimborso: data la sua grande esperienza e competenza nell’ambito, l’avvocato Davide Cornalba fornisce nel suo blog 3 utili consigli per procedere correttamente con un rimborso da sinistro stradale, ambito in cui sono presenti non poche controversie e quindi sono molto utili le indicazioni di un esperto.

Innanzitutto, il primo elemento necessario è la denuncia del sinistro, da fare entro tre giorni dall’avvenimento dell’incidente. Deve essere una descrizione molto dettagliata del luogo, l’ora, danni, dinamiche ed eventuali testimoni. Se entrambe le parti concordano su queste dinamiche e firmano, la dinamica si concluderà in 30 giorni, se invece firma una sola delle due parti in 60 giorni.

In caso di danni fisici, è necessaria una documentazione dal Pronto Soccorso o, in casi più danni permanenti, di una perizia medico-legale, che attesta in percentuale il danno biologico che è stato arrecato all’integrità psico-fisica: a seconda di questa percentuale di gravità, verrà influenzata e modificata l’entità del risarcimento.

Il secondo prezioso consiglio che fornisce l’avvocato Cornalba riguarda la seconda variabile che influenza l’entità del risarcimento, ovvero l’eà della persona danneggiata: quanto più sarà una persona giovane, tanto più tempo dovrà convivere con quel danno biologico più o meno grave e quindi tanto più alto sarà il suo rimborso. Saranno inoltre rimborsati i danni aggiuntivi causati da questo sinistro (quello che una volta era il danno morale) e gli eventuali giorni di inabilità temporanea.

Infine, il terzo e ultimo consiglio fornito dall’avvocato Cornalba riguarda la possibilità, da parte della persona danneggiata, di ricorrere ad una pratica risarcitoria completamente stragiudiziale: in questo caso, invece che all’iter prestabilito dalla compagnia assicurativa, ci si può rivolgere personalmente ad un avvocato esperto in materia risarcitoria. Se hai bisogno di un professionista del settore, ti consiglio di contattare l’avvocato Davide Cornalba tramite questo link, dove troverai tutti i suoi contatti e potrai davvero affidarti ad una persona competente.